Rinnovabili: arriva il via libera al Testo Unico
Semplificare le procedure di autorizzazione: con questo intento il Governo ha approvato nell’ultimo Consiglio dei Ministri prima della pausa estiva il Testo Unico Rinnovabili (approvato dal Consiglio dei Ministri 104 del 25 novembre 2024, qui l’articolo aggiornato). Il provvedimento mira a semplificare le procedure di autorizzazione per la realizzazione degli impianti di energia rinnovabile.
Questo intervento segue il decreto “Aree Idonee” e il decreto “Agricoltura” proponendosi di accelerare le nuove installazioni, benché alcuni ritengano che introduca nuovi ostacoli e allunghi i tempi dei permessi.
Il Ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto, ha definito il nuovo testo una “mediazione” tra le esigenze di flessibilità nell’installazione degli impianti e il rispetto dei vincoli paesaggistici. Il provvedimento porta anche le firme dei Ministri per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, e per le Riforme Istituzionali, Maria Elisabetta Alberti Casellati.
Le novità contenute nel decreto legislativo
Il testo approvato in via preliminare è uno schema di decreto legislativo che unifica e consolida le norme relative alla realizzazione delle fonti energetiche rinnovabili (Fer). Lo schema individua i regimi amministrativi per la costruzione e l’esercizio degli impianti di produzione, dei sistemi di accumulo, delle opere connesse e delle infrastrutture necessarie.
Il provvedimento riduce le tipologie di autorizzazioni da cinque a tre, basandosi sulla dimensione e sulla localizzazione degli impianti:
- Attività libera: Non richiede atti di assenso o dichiarazioni, eccetto in caso di vincoli paesaggistici. In tali casi, l’autorità competente deve esprimersi entro trenta giorni, rispetto ai quarantacinque previsti attualmente.
- Procedura Abilitativa Semplificata (PAS): Si applica a progetti che non necessitano di permitting né di valutazioni ambientali. La durata della procedura varia da 30 a 75 giorni, in base alla complessità e al numero di amministrazioni coinvolte. Attualmente, il termine può essere sospeso senza limiti, causando ritardi anche di due anni.
- Autorizzazione unica: Necessaria per impianti con potenza inferiore a 300 megawatt da presentare alla Regione, e per quelli superiori al MASE, includendo gli impianti off-shore. La durata del procedimento varia da 175 a 420 giorni, a seconda della complessità del progetto e della necessità di valutazioni ambientali.
Impatti della nuova normativa
L’obiettivo del Testo Unico Rinnovabili è di ridurre i tempi di autorizzazione e semplificare le procedure burocratiche, incentivando così la realizzazione di impianti di energia rinnovabile. Tuttavia, la reale efficacia del provvedimento sarà verificabile solo con la sua applicazione pratica, dato che alcuni critici ritengono che possa introdurre nuovi ostacoli procedurali.
Il Testo Unico Rinnovabili rappresenta un tentativo significativo da parte del Governo di armonizzare e semplificare le normative nel settore delle energie rinnovabili. La sfida sarà bilanciare le esigenze di rapidità e flessibilità con quelle di tutela ambientale e paesaggistica, garantendo allo stesso tempo l’efficacia delle nuove disposizioni legislative.
Le prime critiche al Testo Unico delle Rinnovabili
Il Coordinamento Free ha espresso insoddisfazione per la bozza del Testo Unico delle Rinnovabili,. Il presidente del Coordinamento, Attilio Piattelli, ha evidenziato che il testo, invece di semplificare le procedure autorizzative per gli impianti a fonti rinnovabili, introduce ulteriori complicazioni.
Tra le criticità segnalate vi è la necessità di acquisire un idoneo titolo edilizio per interventi che dovrebbero essere realizzati in edilizia libera e la richiesta di pareri paesaggistici per il rifacimento e potenziamento degli impianti in aree tutelate.
Articolo aggiornato il 26 novembre 2024

