Domenica
28 marzo torna l’
ora legale, forse per l’ultima volta. Le lancette degli orologi si sposteranno di
un’ora in avanti. Il nuovo orario proseguirà per i prossimi sette mesi, fino a domenica
31 ottobre, quando è previsto il ripristino dell’
ora solare, riportando le lancette
indietro di un’ora.
Nel 2018, il
Parlamento Europeo aveva approvato una risoluzione che prevede l’
abolizione dell’obbligo per i Paesi membri di passare dall’ora solare a quella legale e viceversa due volte all’anno. Ora la palla passa ai
27 Stati membri dell’Unione Europea. Ognuno dei quali ha tempo fino a fine aprile di quest’anno per
decidere se abolire per sempre l’ora legale o quella solare.
Nel frattempo
Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione elettrica nazionale, ha calcolato gli
impatti positivi dell’ora legale per il sistema energetico italiano dal punto di vista
elettrico, ambientale ed economico negli ultimi 16 anni.
Il risparmio del 2020
Terna ha rilevato che
nel 2020 i benefici dell’ora legale hanno determinato un
risparmio pari a 400 milioni di kWh. Tanto quanto il consumo medio annuo di elettricità di circa 150 mila famiglie. Inoltre, è stato registrato un
calo di emissioni di CO2 in atmosfera per 205 mila tonnellate. Il tutto avrebbe consentito un
risparmio economico pari a circa 66 milioni di euro.
L’operatore della Rete Elettrica Nazionale sottolinea anche che i valori rilevati l’anno scorso sono stati fortemente influenzati dalla
complessiva riduzione dei consumi energetici dovuta alla chiusura delle attività per effetto dell’
emergenza sanitaria da Covid-19.
Il risparmio dal 2004 al 2020
Per quanto riguarda, invece, il periodo che va
dal 2004 al 2020, Terna ha rilevato che il
minor consumo di elettricità per l’Italia dovuto all’ora legale è stato di
circa 10 miliardi di kilowattora. Questo ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di
un miliardo e 720 milioni di euro negli ultimi 16 anni.
In particolare, nel periodo di utilizzo dell’ora legale, i
mesi che segnano il maggior risparmio energetico sono aprile e ottobre. Spostando in avanti le lancette di un’ora, infatti,
si ritarda l’uso della luce artificiale in un momento in cui le
attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento.
Nei mesi estivi, invece, l’effetto “ritardo” nell’accensione delle lampadine si colloca nelle ore serali, quando le attività lavorative sono per lo più terminate. Quindi lo spostamento in avanti delle lancette fa registrare
valori meno evidenti in termini di risparmio elettrico nei mesi centrali.
Le previsioni per il 2021
Il gestore energetico ipotizza una stima anche per il
2021. Quest’anno, spiega Terna in una nota, pur permanendo una situazione di
incertezza legata alla pandemia, secondo i dati attualmente disponibili si attende un
parziale recupero del fabbisogno energetico. E di conseguenza, l’operatore prevede
valori di benefici elettrici, ambientali ed economici più simili a quelli degli anni precedenti il 2020.
Per avere dati più precisi, Terna rimanda alla
homepage del proprio sito (www.terna.it). Dove è possibile consultare la “
curva di carico”, che rappresenta l’
andamento del consumo di energia elettrica in Italia in tempo reale. Inoltre, tutti i dati sull’esercizio del sistema elettrico nazionale sono consultabili sull’
app di Terna, disponibile sui principali store.