Fonti rinnovabili ed edilizia green hanno un ruolo cardine nella transizione energetica italiana
La transizione energetica è un percorso complesso e urgente che coinvolge non solo il potenziamento dell’energia da fonti rinnovabili, ma anche la riqualificazione del patrimonio immobiliare verso standard energetici elevati grazie a un massiccio ricorso all’edilizia green. Con oltre il 29% dell’energia globale proveniente da fonti rinnovabili e ambiziosi progetti di efficientamento, l’Italia ha l’opportunità di guidare un cambiamento decisivo. Dalle rinnovabili all’efficienza degli edifici, l’obiettivo è chiaro:
- ridurre le emissioni;
- creare un’economia resiliente e sostenibile;
- contribuire agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
Tra dati promettenti e sfide finanziarie, il settore bancario e le politiche governative giocano un ruolo cruciale per trasformare questa visione in realtà.
Tra fonti rinnovabili ed edilizia green: la transizione energetica è un imperativo
La transizione energetica rappresenta oggi uno degli obiettivi più rilevanti per l’Italia (e il mondo intero…).
Per gestire il passaggio da un mix energetico centrato sui combustibili fossili a basse o a zero emissioni di carbonio, è imprescindibile non solo potenziare (molto) le energie rinnovabili, ma anche riqualificare il patrimonio immobiliare italiano verso standard energetici più elevati: l’obiettivo è quello di contribuire a creare un futuro sostenibile e a stimolare un’economia più resiliente.
Con oltre il 29% dell’energia globale ora proveniente da fonti rinnovabili e con ambiziosi progetti di efficientamento energetico, i prossimi anni saranno decisivi per il nostro paese e per il Pianeta.
Un recente report di IRENA (International Renewables Energy Agency), intitolato “Renewable energy statistics 2024”, ha messo in fila i più importanti dati relativi allo sviluppo diacronico delle rinnovabili.
La crescita delle energie rinnovabili: dati e sfide
Nel 2022, le fonti di energia rinnovabile hanno coperto il 29,1% della produzione globale di elettricità, pari a 8.440 TWh.
Alla fine del 2023, la capacità globale di energia rinnovabile ha raggiunto i 3,9 TW, coprendo circa il 43% della capacità energetica mondiale complessiva.
La crescita delle rinnovabili è stata trainata principalmente dal solare e dall’eolico (oltre che dal più consolidato idroelettrico), mentre altre fonti come la bioenergia e il geotermico hanno contribuito in misura minore.
Questo trend ha visto una forte diversificazione regionale, con l’Asia, il Nord America e l’Europa che hanno consolidato la loro leadership nella generazione di elettricità da fonti rinnovabili.
La generazione totale di elettricità è aumentata del 2,4% all’anno dal 2011: le rinnovabili hanno contribuito con un tasso di crescita del 6,1%, mentre le fonti non rinnovabili hanno mostrato un tasso di crescita dell’1,3%.
Solo nel 2022, l’elettricità da fonti rinnovabili è cresciuta del 7,2% rispetto al 2021.
| Fonte rinnovabile | Area di sviluppo maggiore | Caratteristiche |
| Energia idroelettrica | L’idroelettrico rimane la principale fonte di generazione di elettricità rinnovabile, con una crescita stabile in tutto il mondo. L’Asia, l’Europa e il Sud America sono i principali contributori, anche se le nuove installazioni sono limitate rispetto al solare e all’eolico. | L’idroelettrico rappresenta la fonte rinnovabile più grande, ma cresce a un ritmo più lento rispetto ad altre fonti. |
| Energia eolica | L’energia eolica ha conosciuto una notevole espansione, soprattutto con installazioni onshore e offshore in Nord America, Europa e Asia. Le installazioni offshore sono in aumento, poiché i paesi diversificano le fonti rinnovabili per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili. | Onshore vs. Offshore: l’eolico on-shore domina, ma le installazioni offshore sono in espansione. |
| Energia solare | L’energia solare, in particolare i sistemi fotovoltaici, ha registrato la crescita più rapida tra le rinnovabili. Ciò riflette la riduzione dei costi dei pannelli solari e gli elevati tassi di investimento, specialmente in Asia e Nord America. | Domina il fotovoltaico, il principale motore della crescita nel settore delle rinnovabili. |
| Bioenergia | La bioenergia, che comprende biomassa, biogas e biocarburanti liquidi, rimane una componente cruciale, soprattutto per la generazione di calore. L’Europa è leader grazie a infrastrutture avanzate e politiche di sostegno. | Biomassa solida e biogas sono significativi, mentre i biocarburanti liquidi hanno specifiche applicazioni nel settore dei trasporti.
Uso prevalente: principalmente per riscaldamento e generazione di elettricità in Europa e Nord America. |
| Energia geotermica | L’energia geotermica presenta una crescita limitata ma stabile, concentrata in regioni con condizioni geotermiche favorevoli come Stati Uniti, Filippine e Indonesia. | Limitazioni alla crescita: gli alti costi di installazione ne limitano l’espansione. |
| Energia rinnovabile off-grid | Le rinnovabili off-grid forniscono accesso all’elettricità in aree remote e rurali, con il solare PV come tecnologia principale.
Le case off-grid dipendono completamente dalle proprie fonti di energia, che spesso possono essere fonti di energia rinnovabile come il sole e il vento. |
Questi impianti sono fondamentali per migliorare l’accesso all’energia nei paesi in via di sviluppo.
Preferenza tecnologica: il solare fotovoltaico domina le soluzioni off-grid. |
Le energie rinnovabili e gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG)
Le energie rinnovabili sono strettamente legate al raggiungimento di vari SDGs (obiettivi di svilippo sostenibile):
- l’SDG 7, ad esempio, che promuove l’accesso all’energia pulita e a basso costo;
- l’SDG 1, per la lotta alla povertà;
- l’SDG 11 (creazione di città sostenibili);
- l’SDG 13, volto alla mitigazione del cambiamento climatico.
Produrre – e consumare – una quantità sempre maggiore di energia rinnovabile, tuttavia, non è soltanto una (mera) questione tecnico-tecnologica e politica, ma implica anche (e, forse, direi soprattutto) un cambio di paradigma nel modo in cui le società globali si relazionano con l’energia: la creazione di un sistema energetico sostenibile è strettamente connessa alla costruzione di un’economia più resiliente, capace di adattarsi a un mondo in rapido cambiamento.
Per realizzare questi obiettivi sarà essenziale un costante flusso di investimenti pubblici e privati, accompagnato da politiche di supporto che favoriscano la ricerca e lo sviluppo tecnologico.
I flussi finanziari: la spinta necessaria per far decollare le rinnovabili
Il finanziamento pubblico e privato è un elemento cruciale per accelerare la diffusione delle energie rinnovabili, soprattutto nelle economie emergenti.
Nel 2022, i principali Paesi del G20 e diverse istituzioni internazionali hanno destinato significative risorse a progetti green: la sfida principale è quella di aumentare l’accessibilità e la rapidità di implementazione delle nuove tecnologie, spingendo verso soluzioni innovative che possano fare la differenza entro il 2030.
Per rispettare l’obiettivo globale di triplicare la capacità rinnovabile, sarà necessario un aumento annuale degli investimenti del 16,4% nei prossimi anni.
Fonti rinnovabili ed edilizia green: la riqualificazione del patrimonio immobiliare
Oltre alle fonti rinnovabili, la transizione energetica ha bisogno anche di un massiccio intervento sul patrimonio edilizio esistente: l’Italia si sta muovendo attivamente verso la riqualificazione del proprio patrimonio immobiliare, attraverso il suo efficientamento energetico con un importante ricorso all’edilizia green.
Nel 2023 il 40% delle ristrutturazioni hanno portato gli immobili alla classe energetica A, e oltre il 90% delle nuove costruzioni allineate agli standard più elevati: sono i dati che emergono nell’ambito dell’ESG Outlook (osservatorio sulla sostenibilità di imprese, individui e immobili) di CRIF (Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria), che ha analizzato il processo di efficientamento energetico degli immobili italiani già in atto e gli scenari di sviluppo possibili in base a diversi fattori. “In questo percorso – sottolinea i report – gli incentivi governativi e la politica monetaria faranno la differenza nel raggiungimento degli obiettivi green posti dall’Unione Europea. Inoltre, sarà importante il ruolo del settore bancario nell’indirizzare maggiormente i flussi di credito verso progetti e investimenti sostenibili”.
Secondo le previsioni del CRIF, gli incentivi governativi e la finanza verde saranno determinanti per aumentare la quota di edifici in classe A al 14% entro il 2030 e fino al 37% entro il 2050.
Obiettivo, peraltro, sostenuto anche dalla recente “Direttiva Case Green” dell’UE, che impone un programma progressivo di riqualificazione con scadenze precise per la riduzione del consumo energetico degli immobili.
| I tre scenari per l’efficientamento degli edifici italiani di CRIF |
| Scenario avverso: modesti miglioramenti, con una riduzione limitata degli edifici in classe G (34% nel 2030, 29% nel 2050) e un aumento lento della classe A (14% nel 2050). |
| Scenario intermedio: un miglioramento graduale che porterebbe la classe G al 13% e la classe A al 31% entro il 2050. |
| Scenario ottimistico: progressi significativi, con la classe G al 7% e la classe A che copre il 37% degli edifici. |
L’acqua sotto il ponte e le decisioni da prendere
“Dalle evidenze contenute nel nostro studio – sottolineano dal CRIF – emerge che un processo di efficientamento degli immobili è già in atto in Italia, ma tanto si può e si deve ancora fare”.
Non siamo che all’inizio.
Il ruolo delle banche, naturalmente, è e sarà sempre di più fondamentale per “incanalare i flussi finanziari verso progetti e immobili sostenibili e la riqualificazione energetica”.
Ma occorrerà, a monte, una svolta a livello politico: occorreranno, detto in altri termini, politiche e incentivi mirati, in grado di innestarsi in modo sinergico con il sistema bancario, al fine di poter raggiungere gli obiettivi tracciati dall’Unione Europea nella citata direttiva Case Green.
Per dirla in termini ancora più semplici: occorrerà prendere delle decisioni, condensarle in una pianificazione da implementare al più presto.
Quello che non è mai stato fatto finora, in modo serio, per lo meno…

