Dall’Enea 12 semplici consigli per l’utilizzo efficiente dei condizionatori
                                La stagione estiva è agli inizi e per alcune are d’Italia già bollente. Ma senza condizionatori efficienti si rischia di generare danni all’ambiente e alle proprie bollette. Enea propone una guida con indicazioni pratiche sul corretto raffrescamento delle abitazioni e sull’utilizzo ottimale dei climatizzatori. Gli obiettivi sono:
- incentivare pratiche efficienti,
 - migliorare il comfort abitativo,
 - portare a risparmi in bolletta e salvaguardare l’ambiente.
 
Il condizionatore è tra gli elettrodomestici che incidono maggiormente sulla bolletta, per questo è fondamentale verificarne l’efficienza, controllando che i filtri siano in perfette condizioni d’uso. Oltre a batteri, muffe e pollini, nei filtri si accumulano polveri che, ostruendo il flusso dell’aria, rendono più difficoltoso raggiungere la temperatura richiesta.
Enea, consigli per condizionatori efficienti
Di seguito l’elenco completo degli accorgimenti da adottare per ottenere benefici ambientali e risparmi fino al 7% sul totale della bolletta elettrica:
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- Corretta manutenzione. La normativa italiana prevede l’obbligo del libretto impianto e di controlli periodici per gli impianti con una potenza superiore a 10 kW per quelli invernali e a 12 kW per quelli estivi. Oltre all’aspetto energetico, Enea sottolinea che nei filtri dell’aria e nelle ventole di frequente si annidano muffe e batteri dannosi per la salute, tra i quali il batterio della legionella che può essere mortale.
 - Classe energetica. Indipendentemente dalla tecnologia, sono da preferire i modelli in classe energetica superiore alla A, in quanto, oltre a una riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera, consumano molto meno. Un modello in classe A+++ consumerà fino al 40% in meno rispetto a uno di classe B.
 - Tecnologia inverter. I modelli a inverter costano di più rispetto a quelli dotati di tecnologia on-off ma il consumo energetico e la rumorosità sono minori, a fronte di un maggior comfort.
 - Incentivi. Per gli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2023, il “bonus condizionatore” permette di beneficiare di una detrazione fiscale del 50% oppure del 65%, a seconda dell’intervento realizzato e della tipologia di apparecchiatura acquistata.
 - Posizione. Importante collocare il climatizzatore nella parte alta della parete: l’aria fredda tende a scendere e si mescola così più facilmente con quella calda che invece tende a salire.
 - Oscuranti. Chiudere le persiane, abbassare le tapparelle o comunque schermare i serramenti nelle ore centrali delle giornate estive.
 - Ambiente e umidità. La normativa prevede che durante la stagione estiva la temperatura interna non debba scendere sotto i 24-26 gradi centigradi ma, il più delle volte, due o tre gradi in meno rispetto alla temperatura esterna sono sufficienti. Per rimuovere la sensazione di caldo torrido è talvolta sufficiente attivare la sola “deumidificazione” del climatizzatore.
 - Uno per stanza. Installare un condizionatore potente in corridoio sperando che rinfreschi l’intera abitazione è inutile: serve una macchina per stanza per un raffrescamento ottimale.
 - Porte e finestre. Vanno tenute chiuse mentre i condizionatori sono all’opera: l’ingresso nella stanza di nuova aria calda obbliga l’apparecchiatura a compiere un lavoro supplementare per riportare la temperatura e l’umidità ai livelli richiesti, con conseguente dispendio di energia.
 - Tubi e circuito refrigerante. Per evitare inutili dispersioni è necessario isolare termicamente i tubi del circuito refrigerante presenti all’esterno dell’abitazione.
 - Timer. Grazie a queste funzioni è possibile ridurre al minimo il tempo di accensione dell’apparecchio e aumentare il comfort.
 - Isolamento dell’abitazione. Chiedere a un tecnico di effettuare una diagnosi energetica dell’edificio, per valutare lo stato dell’isolamento termico di pareti e finestre e l’efficienza degli impianti di climatizzazione.
 
“Senza la giusta manutenzione tutti i climatizzatori tendono a lavorare sotto sforzo, consumando fino al 30% in più di energia elettrica rispetto ai parametri di fabbrica. Oltre ai consumi più alti, il climatizzatore non manutenuto subisce un’usura maggiore, con un rischio più elevato di danneggiamento e necessità di ricorrere a interventi di manutenzione straordinaria”, chiosa Nicolandrea Calabrese, responsabile Laboratorio ENEA di Efficienza energetica negli edifici e sviluppo urbano.
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