Efficienza energetica

Efficientamento energetico, il MiSE firma 7 protocolli per le isole minori

I progetti rientrano nel Programma Operativo Complementare (POC) Energia e Sviluppo dei Territori e coinvolgono le isole Tremiti, Capri, Pantelleria, Ustica, Lampedusa e Salina
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Efficientamento energetico, il MiSE firma 7 protocolli per le isole minori
Ben 7 protocolli per promuovere interventi di efficientamento energetico negli edifici e nelle infrastrutture pubbliche. È quanto hanno sottoscritto il Ministero dello Sviluppo Economico e i Comuni delle Isole Minori del Mezzogiorno, non interconnesse o in via di interconnessione con la rete elettrica nazionale. Si tratta di interventi previsti nell’ambito del Programma Operativo Complementare (POC) Energia e Sviluppo dei Territori. In particolare, sono stati selezionati 15 progetti da realizzare nelle isole Tremiti, Capri, Pantelleria, Ustica, Lampedusa e Salina. Gli interventi riguarderanno scuole, case comunali e altri edifici di interesse per la collettività, nonché per l’ammodernamento dei sistemi di illuminazione stradale. La realizzazione dei progetti sarà finanziata con oltre 12 milioni di euro. Il MiSE sta già lavorando a una seconda edizione della misura. Intanto, ecco le modalità e le principali caratteristiche delle misure previsti.

La storia del POC

Il Programma operativo complementare (POC) Energia e Sviluppo dei territori 2014-2020 è finanziato dal Fondo di rotazione (legge n. 183 del 1987) per un totale di 120.372.320,28 euro. È stato approvato con delibera CIPE n. 54 del 10 luglio 2017, successivamente implementato con delibera n. 20 del 28 febbraio 2018 e modificato con approvazione del Dipartimento per le politiche di coesione a giugno 2020. Tra gli interventi previsti dalla recente modifica, anche se in misura non prevalente, anche i sistemi e gli impianti di illuminazione pubblica. Il POC Energia e Sviluppo dei Territori opera in maniera parallela e complementare al PON Imprese e Competitività. L’obiettivo è “modificare il sistema energetico delle piccole isole non interconnesse delle Regioni meno sviluppate”. Sostituendo l’utilizzo dei combustibili fossili per la produzione di energia con le energie rinnovabili.

Le Assi del POC

Il POC articolato in 2 Assi: Energia e Assistenza Tecnica. L’Asse Energia prevede la realizzazione di due diverse linee di azione. La prima concerne la promozione dell’eco-efficienza e la riduzione di consumi di energia primaria negli edifici e strutture pubbliche, compresa l’illuminazione pubblica. Tra gli interventi, la ristrutturazione di singoli o complessi di edifici, l’efficientamento dei sistemi di illuminazione pubblica, l’installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo. E ancora: regolazione, gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici (smart buildings) e delle emissioni inquinanti anche attraverso l’utilizzo di mix tecnologici. In questi casi, gli ambiti di intervento geografici sono focalizzati sulle Isole minori non interconnesse o in via di interconnessione. A beneficiarne, le Amministrazioni Pubbliche e i soggetti gestori di strutture pubbliche o ad uso pubblico. Le risorse a disposizione sono pari a 16 milioni di euro.

Le reti intelligenti

La seconda linea di azione dell’Asse Energia è dedicata alle reti intelligenti di distribuzione dell’energia (smart grids). Coinvolti anche gli interventi sulle reti di trasmissione strettamente complementari, volti a incrementare la distribuzione di energia prodotta da fonti rinnovabili. Le misure sono dedicate alle regioni meno sviluppate del Mezzogiorno. I beneficiari sono: concessionari del pubblico servizio di distribuzione dell’energia elettrica nelle aree interessate. Oltre al concessionario del pubblico servizio di trasmissione e dispacciamento dell’energia elettrica sull’intero territorio nazionale. Le risorse sono pari a 100 milioni di euro. Per quanto concerne l’Assistenza Tecnica, infine, il programma mette a disposizione 4.372.320,28 euro.

I territori coinvolti

Come spiegato, il POC Energia e Sviluppo dei territori è destinato alle Isole Minori non interconnesse in via di interconnessione situate nelle Regioni meno sviluppate del Mezzogiorno. Queste sono la Basilicata, la Calabria, la Campania, la Puglia e la Sicilia. Coinvolti anche i Comuni delle isole: Tremiti, Favignana, Levanzo, Marettimo, Pantelleria, Ustica, Alicudi, Filicudi, Lipari, Panarea, Salina, Stromboli, Vulcano, Lampedusa, Linosa, Capri.
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