La crescita record del mercato degli edifici connessi, guidata dall’efficienza energetica

Continua la crescita degli edifici connessi sul mercato internazionale. Secondo i dati presentati nel recente report di ResearchAndMarkets, “Connected Building Market Report 2025”, l’incremento sarà dai 79,63 miliardi di dollari nel 2024 a 87,65 miliardi di dollari nel 2025. Con un tasso di crescita annuo composto (CAGR) del 10,1%.

Un trend positivo guidato essenzialmente dalle richieste sempre più spinte di efficienza e risparmio energetico degli immobili. Esigenze legate alla crescente domanda di smart cities, all’aumento dell’urbanizzazione, all’espansione del 5G e dell’edge computing. A guidare il mercato, l’exploit del Nord America, in particolare gli Stai Uniti, anche se l’Asia Pacifica – in particolare Cina, Corea del Sud e Giappone – sta crescendo in maniera esponenziale.

Ecco i dati principali che emergono dal rapporto.

Il mercato degli edifici connessi e la sua crescita

La visione va anche oltre l’orizzonte temporale dell’anno in corso. Il mercato degli edifici connessi raggiungerà i 129,5 miliardi di dollari nel 2029, con un tasso di crescita annuo del 10,3%. Le principali tendenze nel periodo di previsione includono l’adozione dell’integrazione di IoT e intelligenza artificiale, lo sviluppo di soluzioni HVAC e di illuminazione intelligenti.

La previsione di crescita del 10,3% nei prossimi cinque anni registra una modesta riduzione dello 0,3% rispetto alla stima precedente. Una piccola flessione dovuta principalmente all’impatto dei dazi tra gli Stati Uniti e altri Paesi. Nel report si legge che “Le barriere commerciali potrebbero avere un impatto diretto sugli USA attraverso interruzioni nell’importazione di dispositivi, sensori e sistemi di controllo dell’Internet delle cose (IoT) da Giappone e Germania, ritardando l’implementazione di edifici intelligenti”.

L’efficienza energetica

Sarà l’efficienza energetica a guidare il mercato. Con l’aumento dei prezzi dell’energia, sia le aziende che i proprietari di case sono alla ricerca di modi per ridurre i costi adottando soluzioni a basso consumo energetico. Tra gli interventi previsti, i sistemi HVAC intelligenti e controlli automatizzati degli edifici. Gli edifici connessi sfruttano dispositivi, sensori e sistemi di automazione abilitati all’IoT per monitorare e controllare in tempo reale le operazioni che consumano energia, come l’illuminazione.

Queste tecnologie contribuiscono a ridurre gli sprechi energetici, abbassare i costi delle utenze e migliorare la sostenibilità, rendendole interessanti sia per le aziende che per i proprietari di case. In tal senso, le aziende di settore si stanno concentrando sempre di più sulle innovazioni in ambito edilizio sostenibile per migliorare l’efficienza e ridurre l’impatto ambientale del patrimonio immobiliare.

La situazione in Italia

Com’è la situazione in Italia? Il mercato degli Smart Building in Italia sta crescendo rapidamente, dimostrando un enorme potenziale. Ma le criticità non mancano, a cominciare dalla difficoltà a reperire le professionalità giuste. Il rapporto della Community Smart Building di The European House-Ambrosetti parla di un settore, quello degli edifici intelligenti, che vale 174 miliardi, con ben 200 mila posti di lavoro ancora vacanti rispetto ai 515 mila attuali.

Mancano soprattutto competenze green e digitali. In particolare, si richiedono conoscenze degli standard energetici (LEED, BREEAM) e capacità di integrare IoT (Internet of Things) e piattaforme di building automation. Per cambiare rotta, il rapporto suggerisce di puntare sulla formazione e sugli Istituti Tecnici Superiori dedicati all’efficientamento energetico. Ma non solo: bisogna introdurre sgravi fiscali per le aziende che investono in formazione 4.0 e creare un sistema nazionale di certificazione delle competenze green.