In Italia gli edifici in classe energetica F e G sono meno del 50%
Il V° Rapporto annuale sulla Certificazione Energetica degli Edifici, presentato da ENEA e Comitato Termotecnico Italiano (CTI), presenta una panoramica aggiornata sulle prestazioni energetiche del patrimonio edilizio italiano e sulle principali novità normative in tema di efficienza energetica.
Il documento si propone come strumento di riferimento sia per i professionisti del settore, sia per i cittadini interessati a migliorare la sostenibilità dei propri edifici e non si limita a valutare le prestazioni energetiche degli edifici, ma sottolinea l’importanza della certificazione come strumento per promuovere l’efficienza e incentivare l’adozione di soluzioni tecnologiche innovative.
I punti cardine del V° Rapporto annuale sulla Certificazione Energetica
Il Rapporto annuale sulla Certificazione Energetica degli Edifici 2024, elaborato da ENEA in collaborazione con il Comitato Termotecnico Italiano (CTI) mette in evidenza come per la prima volta, la quota di edifici nelle classi energetiche meno efficienti (F e G) scende sotto il 50%, evidenziando un significativo progresso verso l’efficienza energetica.
Tra i temi centrali del rapporto, spicca l’adozione della nuova Direttiva Europea EPBD IV (Energy Performance of Buildings Directive), nota come “Case Green”. Questa direttiva, recentemente approvata, stabilisce obiettivi ambiziosi per la decarbonizzazione degli edifici europei entro il 2050, ponendo l’accento sulla riduzione delle emissioni di gas serra, l’uso delle energie rinnovabili e la riqualificazione energetica degli edifici esistenti. Tra gli obiettivi principali della direttiva figurano la promozione di edifici a zero emissioni, piani nazionali di ristrutturazione e soluzioni innovative per la mobilità sostenibile e l’ottimizzazione dei consumi energetici attraverso tecnologie smart.
I dati sulla certificazione energetica 2023
Nel 2023 sono stati registrati 1,1 milioni di Attestati di Prestazione Energetica (APE) sul SIAPE, con la Lombardia che si distingue per la quota maggiore (21,7%), seguita da Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e Lazio. Questi numeri riflettono il crescente impegno nel migliorare l’efficienza del patrimonio edilizio nazionale.
Il rapporto introduce anche il Portale Nazionale sulla Prestazione Energetica degli Edifici (PnPE2), un vero e proprio sportello digitale unico (One-Stop-Shop) dedicato alla riqualificazione energetica. Questo portale, accessibile sia ai cittadini che alle pubbliche amministrazioni, fornisce informazioni sul “Passaporto dell’immobile”, uno strumento innovativo che valuta le prestazioni energetiche degli edifici e suggerisce interventi di efficientamento personalizzati.
Il Passaporto dell’immobile consente anche di pianificare interventi di riqualificazione energetica a lungo termine, promuovendo la creazione di un registro digitale degli edifici e di un passaporto di ristrutturazione, come richiesto dalle direttive europee più recenti in materia di efficienza energetica.
Crescita delle classi energetiche più efficienti
Il Rapporto evidenzia un aumento del 6% degli edifici certificati nelle classi energetiche più performanti (A4-B) rispetto al 2022. Questo progresso è legato anche all’incremento di interventi di riqualificazione energetica e ristrutturazione, che rappresentano rispettivamente il 7,9% e il 6,4% delle certificazioni, in crescita rispetto all’anno precedente. D’altra parte, gli APE legati a passaggi di proprietà e locazioni sono in calo (-5,3%), pur mantenendo una quota significativa del 54,2%.

