Efficienza energetica

Casa Siemens a Milano, ecco la microrete intelligente

Obiettivo di Casa Siemens è di ridurre le emissioni di CO2 del 50% entro il 2020 e di azzerarle entro il 2030, e contribuire alla decarbonizzazione
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Casa Siemens a Milano, ecco la microrete intelligente
Sempre più smart il quartier generale di Siemens a Milano in via Vipiteno: da poco in funzione la microrete intelligente della capacità complessiva di oltre 1 MW che ha come obiettivo l’azzeramento delle emissioni di CO2 entro il 2030. Un mix di impianti fotovoltaici, trigenerazione e accumulo consente a Casa Siemens, comprendente un nuovo edificio certificato Leed Gold ed uno risalente agli anni ’60 ma completamente riqualificato, di autoalimentarsi e ridurre così il carico sulla rete nazionale. 

Il Carbon Neutral Program di Siemens

L’innovazione è qui, a Casa Siemens. Una superficie totale di 32000 mq, 1800 persone: Casa Siemens a Milano è una piccola ‘città’ intelligente che da tre anni è in corsa verso il futuro attraverso l’adozione di una serie di strategie sostenibili riguardanti principalmente la produzione di energia e la sua digitalizzazione. La microrete intelligente, infatti, fa parte del programma da 100 milioni di euro Carbon Neutral Program, volto a ridurre nei prossimi anni l’impatto energetico e ambientale delle sedi Siemens.

Un nuovo modello di sistema energetico

Come dichiarato da Claudio Picech, Presidente e Amministratore Delegato di Siemens Italia, “in uno scenario caratterizzato dalla transizione energetica, diventa indispensabile realizzare infrastrutture sostenibili e più sicure. La digitalizzazione rappresenta un grande vantaggio per le reti, è essenziale alla decentralizzazione e consente di offrire sistemi energetici flessibili e resilienti. Oggi inauguriamo un nuovo modello di sistema energetico distribuito che in futuro sarà a beneficio di utility, imprese e società. Ci crediamo così tanto che lo facciamo innanzitutto a casa nostra con l’inaugurazione di una microrete che renderà la nostra sede sostenibile e a emissioni ridotte”.

Gli obiettivi

Quali sono, dunque, le motivazioni che spingono una società verso tale trasformazione? Come già intuibile dalle affermazioni dell’AD di Siemens Italia, sono tante, e in particolare:
  • massimizzare e ottimizzare l’autoconsumo attraverso il monitoraggio costante;
  • ridurre il carico sulla rete nazionale;
  • ridurre le emissioni di CO2 del 50% entro il 2020 ed azzerarle entro il 2030;
  • realizzare sistemi energetici flessibili, resilienti e sicuri, grazie alla digitalizzazione;
  • collaudare e implementare un nuovo modello di sistema energetico, che possa essere esportato e adottato altrove.
Il ‘Carbon Neutral Program’ è stato pensato non solo per rendere più sostenibili gli stabilimenti di Siemens, ma tutti gli edifici di proprietà della compagnia, compresi quindi gli uffici ed altre strutture di supporto. Casa Siemens è il luogo in cui si sta sperimentando un nuovo modo di fornire energia pulita, che si avvale di tecnologie e dispositivi avanzati e si inserisce in un quadro ancora più vasto che è quello della decarbonizzazione del Pianeta.

Come funziona la microrete intelligente di Casa Siemens

Casa Siemens, collegata alla rete nazionale tramite un unico allaccio di media tensione, si configura quindi come una macchina in cui impianti di diversa tipologia sono connessi tra di loro e governati da una sofisticata intelligenza centrale che riesce a bilanciare i carichi elettrici e la produzione, dando vita alla cosiddetta ‘smart polygeneration microgrid’, come illustrato dalle due infografiche qui di seguito:   Il consumo giornaliero tipico, in base a quanto emerso in fase di progettazione, è di 850 kW in inverno e di 1300 kW in estate.

Gli impianti fotovoltaici

I primi protagonisti di questo ‘ecosistema elettrico’? Due impianti fotovoltaici installati sui tetti dei due edifici, che in alcuni periodi dell’anno consentiranno a Casa Siemens di avere a disposizione tutta l’energia di cui ha bisogno, e di accumulare nei fine settimana un quantitativo di energia in più pari a 40000 kWh di energia pulita all’anno (il 4% della produzione totale annua dei due impianti), che verrà prima conservata, poi immessa nella rete nazionale. I due impianti, di 560 mq uno e di 5800 mq l’altro, nelle migliori condizioni arrivano a produrre circa 900 kWp (Kilowatt picco).

L’impianto di trigenerazione

A rendere ancora più performanti le due costruzioni un impianto di trigenerazione di 238 kW, alimentato a gas naturale, che oltre a generare elettricità e calore – come già fanno i cogeneratori CHP – si occupa inoltre del raffreddamento. La trigenerazione è infatti identificata dall’acronimo CCHP – Combined Cooling, heat & power. In questo modo, il calore viene anche utilizzato per produrre l’energia frigorifera durante i mesi estivi. La combinazione di impianto fotovoltaico e trigeneratore può produrre fino a un picco di 1163 KW.

Il sistema di accumulo elettrochimico

Completa il tutto un sistema di accumulo elettrochimico, di potenza pari a 270 kWh ed energia di 135 kWh, per la raccolta dell’energia rinnovabile in eccesso e il suo successivo riutilizzo. Ciò determina un incremento della quota di energia rinnovabile autoconsumata, e quindi dei livelli di efficienza energetica della microrete.

L’analisi e la gestione dei dati

Al centro della smartgrid un ‘Energy IP – Distributed Energy Optimization’, ovvero un’intelligenza che governa, analizza e interviene in tempo reale laddove si ci sia la necessità di rendere il sistema ancora più efficiente. Il progresso tecnologico ha infatti fornito le giuste soluzioni anche per il monitoraggio e la gestione dei dati sui consumi energetici, salvati costantemente in cloud e quindi in ogni momento a disposizione dell’energy manager. L’Energy IP interagisce con Desigo – il building management system – che si occupa della gestione di tutti gli impianti tecnologici dei due edifici di Casa Siemens, dall’illuminazione all’HVAC – Heating, Ventilation and Air Conditioning – dall’antincendio al controllo accessi. L’intelligenza centrale della microrete invia infine le informazioni a Navigator, la piattaforma di monitoraggio dei consumi, e crea algoritmi per la poterli ottimizzare.
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