Edilizia

Superbonus e bonus fiscali in Condominio: scatta la certificazione SOA obbligatoria

Dal primo gennaio 2023 entra in vigore l’obbligo previsto dal d.l. n. 21/2022 (cd. Decreto taglia prezzi): niente incentivi fiscali senza certificazione SOA
Condividi
Superbonus e bonus fiscali in Condominio: scatta la certificazione SOA obbligatoria

Dal primo gennaio 2023 entra in vigore l’obbligo previsto dal d.l. n. 21/2022 (cd. Decreto taglia prezzi): niente incentivi fiscali senza certificazione SOA.

Il d.l. n. 21/2022, convertito con modificazioni dalla L. 20 maggio 2022, n. 51, contiene l’art. 10bis, rubricato “Qualificazione delle imprese per l’accesso ai benefici di cui agli articoli 119 e 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77”.

La norma in esame prevede che per la fruizione dei bonus fiscali connessi all’esecuzione di interventi edilizi sarà necessario affidare i lavori ad imprese in possesso della qualifica SOA.

Certificazione SOA, tempistiche 2023

La norma trova applicazione sa partire dal 1° gennaio 2023, e fino al 30 giugno 2023 in regime derogatorio, dopodiché, dal 1 luglio 2023, si passa al regime ordinario.

 Il necessario possesso della qualifica SOA è previsto per:

  • gli interventi connessi al Superbonus;
  • tutti gli interventi contenenti gli incentivi per l’efficienza energetica;
  • sisma bonus;
  • fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici.

Il nuovo requisito, per effetto del richiamo all’art. 121, si applicherà indistintamente anche a tutti gli altri bonus edilizi:

  • ecobonus ordinario;
  • bonus casa e sismabonus ordinario;
  • bonus fotovoltaico ordinario;
  • bonus colonnine di ricarica ordinario;
  • bonus barriere architettoniche 75%.

Il necessario possesso della qualifica SOA trova applicazione solamente per l’esecuzione dei lavori di importo superiore a 516.000,00 €. Salvi, quindi, i lavori di misura inferiore.

Il regime ordinario prevede, dunque, il possesso della qualificazione SOA, ad oggi prevista ai sensi dell’articolo 84 d.lgs. n. 50/2016. Il possesso di tale qualificazione deve essere riscontrato sin dal momento della sottoscrizione del contratto di appalto ovvero, in caso di imprese subappaltatrici, del contratto di subappalto.

I sei mesi di deroga per la certificazione SOA

Il regime derogatorio fino al 30 giugno 2023 consente, tuttavia, di poter ricorrere ad imprese che, al momento della sottoscrizione del contratto di appalto ovvero, in caso di imprese subappaltatrici, del contratto di subappalto, abbiano già provveduto alla sottoscrizione di un contratto finalizzato al rilascio dell’attestazione di qualificazione con uno degli organismi previsti. Solo nel caso in cui l’attestazione sarà effettivamente rilasciata si potranno portare in detrazione le spese sostenute.

Il regime di esclusione

Non trovano applicazione le norme speciali in commento che troveranno applicazione da domani, 1° gennaio 2023, per i lavori in corso di esecuzione all’entrata in vigore della l. n. 51/2022 ovvero ai contratti di appalto o di subappalto aventi data certa anteriore.

Quale qualificazione SOA ora che si cambia il codice dei contratti pubblici? La disciplina relativa alle qualificazioni SOA è contenuta, come visto, attualmente dall’articolo 84 d.lgs. n. 50/2016.

Come noto, però, il nuovo codice appalti potrebbe entrare in vigore già il primo aprile 2023 e, come visto, ci siamo occupati delle qualificazioni SOA nel nuovo codice, con impatti anche sui lavori condominiali.

Condividi

Potrebbero interessarti

Decreto Salva Casa

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 124 del 29 maggio 2024 il Decreto Legge 29 maggio 2024, n. 69 recante “Disposizioni urgenti in materia di...

Nuovo Codice appalti

Un vero e proprio cambio di paradigma, mirato a ristabilire un equilibrio tra la necessità di velocizzare le procedure di appalto e...

Bed & Breakfast: norme e regole

I 35mila Bed & Breakfast d’Italia sono classificati come strutture alberghiere e paralberghiere, extralberghiere o a carattere saltuario