Ristrutturazione del tetto per accedere del Superbonus 110%: come fare?

Approfittare del Superbonus 110% per la ristrutturazione del tetto, una scelta strategica per il futuro. Il rifacimento del tetto è infatti un elemento fondante di ogni costruzione per la sua funzione strutturale e protettiva dell’edificio. È anche uno degli interventi chiave in fase di riqualificazione edilizia e per l’efficientamento energetico; per questo è tra i più richiesti soprattutto con l’introduzione del Superbonus 110.
Le domande da porsi riguardo il Superbonus 110% per la ristrutturazione del tetto sono molte e può diventare complicato fare chiarezza in un mare magnum di informazioni. Per rendere questa tematica più facilmente comprensibile, BMI Wierer, marchio di BMI Italia, azienda del settore delle coperture a falda e dei tetti piani, ha stilato una guida per quanti si apprestano a cogliere le opportunità degli incentivi fiscali offerti dal Superbonus.
Superbonus 110% per la ristrutturazione del tetto: le domande da porsi
Ecco alcune delle domande ricorrenti di privati o professionisti che desiderano riqualificare un edificio a partire del tetto.
Superbonus 110 e ristrutturazione del tetto: l’operato rientra tra gli interventi contemplati dall’agevolazione? In quali casi?
L’isolamento del tetto impatta fino al 40% sull’efficienza energetica di un’abitazione, quindi rientra a pieno tra gli interventi di riqualificazione contemplati dal Bonus 110. Per accedere alle detrazioni del Superbonus, il rifacimento del tetto ed eventuali ad altri interventi di coibentazione eseguiti sull’involucro opaco (pareti e coperture) devono incidere per più del 25% sulla superficie lorda complessiva disperdente. La ricostruzione del tetto di un edificio può essere considerata un intervento trainante o trainato a seconda della funzione che la copertura ricopre all’interno del progetto nel suo insieme. Per questo è necessaria una valutazione che richiede specifici studi di fattibilità a cura del termotecnico.
Quali sono le tipologie di coperture che possono rientrare nelle detrazioni?
Può rientrare nel Superbonus 110% e ristrutturazione del tetto sia il rifacimento di coperture piane che di quelle a falda. Inoltre, possono beneficiare delle detrazioni sia la sostituzione delle tegole che il riutilizzo di quelle esistenti. Nella scelta tra queste due opzioni, il rispetto dei massimali di spesa è senz’altro un fattore determinante.
Quali sono i requisiti minimi per accedere al Superbonus 110% per ristrutturazione del tetto? È possibile ottenere le detrazioni al 110% con il solo rifacimento del tetto?
Per poter accedere al Superbonus è necessario che l’intervento di riqualificazione porti a un miglioramento di almeno due classi energetiche dimostrato da un APE – Attestato di Prestazione Energetica.
Per aumentare l’efficienza energetica di un edificio è necessario ragionare sulla totalità dell’involucro e considerare la casa in ogni sua parte, inclusi gli impianti per la produzione di energia.
La sostituzione di un tetto ha un impatto notevole, nell’ambito del Superbonus, però, il solo rifacimento della copertura generalmente non è sufficiente a ottenere il salto di classe energetica prescritto. Possibili eccezioni sono rappresentate da abitazioni unifamiliari su un unico piano, caratterizzate da una copertura molto estesa.
D’altra parte, se lavorare esclusivamente a livello della copertura non basta, questa parte progettuale rappresenta il punto di partenza per un intervento mirato alla riqualificazione energetica di un edificio in quanto – come detto – impatta fino al 40% sull’efficienza energetica di un’abitazione.
Sistema tetto di BMI Italia
BMI Italia risponde alla ricerca di un sistema tetto completo offrendo pacchetti di copertura adatti a qualsiasi tipologia di tetto, sia in caso di ristrutturazioni che di nuove realizzazioni.
Il sistema First è ideale per chi ricerca una copertura che garantisca una buona prestazione termica estiva ma soprattutto un eccellente isolamento nel periodo invernale. First è composto da uno strato di alluminio superiore ed uno inferiore in aggiunta ad una membrana impermeabilizzante. Il pannello isolante Climafirst di cui è dotato il sistema è certificato CAM (Criteri Ambientali Minimi), garantisce la massima impermeabilità e permette di sfruttare le importanti agevolazioni previste dal Superbonus 110. Nel caso di tetti a falda, il sistema FIRST di BMI Italia può essere completato con tegole in cemento BMI Wierer o in cotto BMI Braas.
Le tegole
Tra le soluzioni più attuali nel panorama delle tegole in cotto vi è il Coppo Domus BMI Wierer. Si tratta di una copertura dall’aspetto elegante e classico che ricorda i tetti dei borghi storici d’Italia.
Questa tipologia di tegola in laterizio è ideale per i tetti a falda, è una tegola leggera, estremamente versatile e veloce da posare e ha la forma, la superficie e i colori di un coppo antico artigianale.
Per le costruzioni più moderne Wierer, parte del gruppo BMI, propone la sua linea di tegole in cemento Tegal Innotech Protector, fiore all’occhiello dell’offerta completa e integrata dell’azienda. Con un design moderno e minimal, ma che richiama allo stesso tempo l’effetto dei rinomati tetti a falda in ardesia, le tegole minerali della linea Tegal Innotech uniscono all’estetica ricercata le performance elevate. Oltre alle ottime prestazioni di impermeabilità , queste tegole sono altamente resistenti ai carichi di rottura, al gelo e al calpestio.
La superficie Innotech Protector assicura alla copertura la massima protezione contro inquinamento, muschi e alghe, raggi Uv ed agenti atmosferici.
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