Sportello Unico per l’Edilizia, funziona davvero e sempre?
I rapporti tra uffici tecnici comunali e professionisti non sempre sono idilliaci. Anzi… Eccessiva lentezza nel disbrigo delle pratiche burocratiche, mancanza di personale e formazione adeguata sono le principali “carenze” riscontrate dagli operatori di settore. Di contro, va rimarcato lo sforzo compiuto dalla macchina amministrativa nel cercare di fornire all’utenza un servizio il più efficiente possibile. In ogni caso, periodicamente, tornano alla ribalta polemiche e proteste per disservizi che, stando agli accusatori, rallenterebbero i lavori dei professionisti, dagli ingegneri agli architetti, passando per i geometri. L’ultima notizia, in ordine di tempo, concerne lo Sportello Unico per l’Edilizia del Comune di Palermo: l’Ordine degli Architetti ne lamenta la sospensione dell’attività al pubblico nel mese di agosto, dopo alcune negligenze precedenti.
Ecco il parere dei protagonisti della vicenda e una panoramica sulla situazione a livello nazionale.
Le difficoltà dello Sportello Unico per l’Edilizia di Palermo
A lanciare l’allarme, l’Ordine degli Architetti di Palermo. In un comunicato, il presidente Iano Monaco sottolinea: “Prima il caldo e la chiusura al pubblico – con i dipendenti in smart working – per la rottura degli impianti di condizionamento nel Polo tecnico del Comune di Palermo, poi la decisione di sospendere il ricevimento al pubblico dal 5 al 25 agosto. Ricevimento già impossibile per le predette emergenze (caldo estivo inaspettato e inaspettata dipartita dell’impianto dell’aria condizionata)”.
Una situazione che di fatto sta mettendo in crisi “l’indispensabile interlocuzione tra gli Uffici tecnici comunali e i professionisti esterni, indispensabile in questo periodo in cui bisogna bruciare i tempi per le pratiche dei vari bonus le cui scadenze sono cogenti”. A seguito della presa di posizione pubblica, l’assessore all’Edilizia privata di Palermo, Vincenzo Di Dio, ha incontrato il presidente Iano Monaco.
La risposta del Comune
Una situazione di presunta difficoltà alla quale l’assessore Di Dio (tra l’altro, presidente dell’Ordine degli Ingegneri del capoluogo siciliano) ha cercato di porre rimedio con una serie di decisioni condivise con i dirigenti tecnici. “Abbiamo rimodulato la sospensione del ricevimento al pubblico dal 9 al 18 agosto – spiega l’ingegner Di Dio -. Si tratta davvero di pochi giorni, tenendo conto che di mezzo c’è il Ferragosto ed un fine settimana. Inoltre, proprio per venire incontro ai professionisti, il personale continuerà a lavorare senza interruzione di servizio: i colleghi che hanno istruito già delle pratiche potranno essere ricevuti lo stesso, su appuntamento”. “Proprio per venire incontro alle esigenze dell’utenza – aggiunge Di Dio – abbiamo condiviso la possibilità di ricevere i colleghi su piattaforma a distanza, in modo da rendere ulteriore agile il lavoro e velocizzare il disbrigo delle pratiche”.
Inarsind: “In Italia carenze d’organico e poca collaborazione tra Uffici”
Se in Sicilia si naviga a vista, com’è la situazione nel resto d’Italia? Secondo Carmelo Russo, presidente di Inarsind, il sindacato degli architetti e ingegneri liberi professionisti, il disagio palermitano è sintomo di una serie di difficoltà che si riscontrano in diverse parti d’Italia. “Molti uffici pubblici lamentano carenze d’organico – dice Russo – e i dipendenti andati in pensione non sono stati rimpiazzati”. Altra problematica, l’accesso agli atti, anche a seguito delle pratiche legate al Superbonus, “rileva la mancanza di un’adeguata programmazione. Urge digitalizzare gli archivi per evitare ulteriori rallentamenti nell’espletamento delle pratiche”. Senza dimenticare che spesso lo “Sportello Unico” è solo sulla carta: “Ancora oggi, in molti casi per ottenere un documento bisogna girare per diversi uffici, che non dialogano tra loro e non mettono in comune risorse e informazioni” conclude Carmelo Russo.
Superbonus e proroga
Simone Monotti, presidente degli Ingegneri di Terni e già alla guida della Federazione Umbra, pone l’accento sulla ricerca dei vecchi titoli edilizi. “Con l’introduzione del Superbonus è una necessità che ha decuplicato il lavoro degli impiegati degli uffici tecnici, che si sono trovati a gestire una serie di impegni eccessivi per le loro mansioni e la dotazione organica”. Ecco perché bisogna digitalizzare al più presto tutti i titoli autorizzativi. Ma c’è un problema in più, introdotto, paradossalmente, dal Dl semplificazioni: “Per le pratiche Superbonus basta la CILA. Bene, peccato che sui moduli comunali richiedano numerosi documenti che impongono una serie di passaggi burocratici che di fatto annullano la semplificazione. Alla fine, poi, chi dichiarerà la perfetta conformità dell’edificio per l’agibilità? Ci vorrà sempre un controllo in Comune che tutto sia in regola. Con ulteriore perdita di tempo”. La soluzione? “Prorogare di un anno e mezzo il Superbonus” sentenzia Monotti.

