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Bando “Sport Missione Comune 2025”: 150 milioni per gli enti locali

I finanziamenti a tasso agevolato contribuiranno alla costruzione, al miglioramento e all’efficientamento energetico degli impianti sportivi
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Bando “Sport Missione Comune 2025”: 150 milioni per gli enti locali

In arrivo 150 milioni di euro per gli impianti sportivi pubblici. A tanto ammontano le risorse messe a disposizione nell’ambito del bando “Sport Missione Comune 2025”, realizzato dall’Istituto per il Credito Sportivo, in collaborazione con Anci, l’Associazione nazionale dei comuni italiani. I finanziamenti – a disposizione di Comuni, Unioni di Comuni, Comuni in forma associata, Città Metropolitane, Province e Regioni – contribuiranno alla costruzione, all’ampliamento, al miglioramento e all’efficientamento energetico degli impianti sportivi.

Le domande dovranno essere presentate entro il prossimo 5 dicembre. I progetti dovranno essere poi stipulati entro il 31 dicembre 2025 e prevedono la concessione di mutui a tasso fisso e particolarmente agevolati, a seguito della deliberazione del Comitato di Gestione dei Fondi Speciali ICS, a fronte degli stanziamenti dedicati nella legge di bilancio 2025.

Cosa finanzia il Bando Sport Missione Comune 2025

Sport Missione Comune 2025 finanzia la costruzione, l’ampliamento, il miglioramento, l’efficientamento energetico degli impianti sportivi. Ma non solo, i contributi riguarderanno anche:

  • le maggiori spese dovute alle variazioni di prezzo conseguenti all’aumento dei costi dei materiali di costruzione;
  • la copertura delle spese per perizie suppletive o maggiori spese per prescrizioni e adeguamento a norme;
  • la copertura della quota di contributo regionale, nazionale o europeo in conto capitale ridotto dall’ente concedente successivamente all’appalto delle opere.

La durata del mutuo è di 10 anni; c’è inoltre la possibilità di utilizzare il contributo per una durata fino a 25 anni. Nel caso in cui i mutui abbiano durata superiore a quella massima agevolabile, il contributo concesso sarà distribuito sull’intera durata del mutuo, suddiviso in quote di eguale importo su ciascuna rata d’ammortamento.

Gli importi agevolabili

L’abbattimento degli interessi sui mutui a tasso fisso contratti da enti locali e Regioni, riguarderanno anche progetti per l’acquisto di attrezzatura, la messa a norma di impianti sportivi e/o strumentali all’attività sportiva, anche a servizio delle scuole. Compresa l’acquisizione delle aree e degli immobili destinati all’attività sportiva, e piste ciclabili. Previsto anche il cofinanziamento ai bandi del PNRR, a quelli regionali, al bando “Sport e Periferie”. ​

L’importo massimo agevolabile è di:

  • 2 milioni di euro per i Piccoli Comuni (fino a 5.000 abitanti);
  • 4 milioni per i Comuni con 5.001-100.000 abitanti, le Unioni di Comuni e i Comuni in forma associata;
  • 6 milioni per i Comuni con oltre 100.000 abitanti, capoluoghi, Città Metropolitane, Province e Regioni.

La spesa pubblica per lo sport

L’obiettivo è dare nuovo impulso all’attività sportiva attraverso la realizzazione e riqualificazione di strutture moderne ed efficienti. D’altronde, i numeri parlano chiaro: da una recente indagine pubblicata proprio dall’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale, la spesa pubblica per servizi sportivi e ricreativi in Italia nel 2022 è risultata pari a 5,2 miliardi di euro a prezzi correnti: 88,2 euro pro capite. Nel confronto internazionale, la Francia spende 215,8 euro pro capite, la Spagna 126,5 euro e la Germania 119,3 euro.

Inoltre, la spesa pubblica complessiva per servizi sportivi e ricreativi in rapporto al PIL in Italia (0,27%) è risultata inferiore rispetto a quella della Francia (0,56%) e della Spagna (0,45%). Spazio anche alla ripartizione tra spesa corrente e spesa in conto capitale: nel 2022, la quota corrente ha assorbito circa l’84% delle risorse, mentre il restante 16% è destinato alla spesa in conto capitale.

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