Edilizia
Il ripristino del Viadotto Romita eseguito con i ponteggi Euroedile
La ditta trevigiana ha ideato ed allestito un sistema di strutture provvisionali che hanno consentito di completare l'intervento senza interrompere la viabilità
Condividi

Il Viadotto Romita, sull’Autostrada del Sole, ha rappresentato l’ultimo tassello completato della celebre arteria autostradale italiana. Costruito tra il 1962 e il 1964, questo imponente manufatto, alto circa 60 metri sul livello del sottostante bacino idroelettrico, necessitava di un importante intervento di ristrutturazione per contrastare l’usura dovuta agli agenti atmosferici e all’intenso traffico autostradale. Vediamo come si è svolto e quali strutture hanno consentito il ripristino del Viadotto Romita.
Le strutture provvisionali per il ripristino del Viadotto Romita
L’appalto per i lavori di ripristino è stato assegnato all’impresa Padana Interventi, che ha incaricato Euroedile, azienda leader nel settore delle strutture provvisionali, di progettare e installare il complesso sistema di ponteggi necessario per consentire l’accesso in sicurezza ai tecnici e agli operai impegnati nelle operazioni. Nello specifico, la ditta trevigiana ha ideato ed allestito un sistema composto, nei suoi elementi principali, da:- un ponteggio fisso con partenza da terra a servizio delle pile del viadotto;
- una scala a rampa di risalita da porsi in proiezione alla campata 11 con una passerella dedicata che corre all’interno dell’impalcato e garantisce il collegamento con tutte le parti del manufatto;
- vari ponteggi elettrici monocolonna, a servizio delle pile, per andare a operare su queste parti del manufatto garantendo un intervento rapido ed efficace (al contrario, montare strutture fisse lungo le spalle impervie del manufatto avrebbe comportato tempi più lunghi e costi molto più onerosi).
