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Il regime degli affidamenti PNRR e la circolare del Mit

Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT), ha pubblicato alcuni chiarimenti interpretativi e prime indicazioni operative in merito al regime giuridico applicabile agli affidamenti relativi a procedure afferenti opere PNRR e PNC.
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Il regime degli affidamenti PNRR e la circolare del Mit

Con la Circolare del 1° luglio 2023, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT), ha pubblicato alcuni chiarimenti interpretativi e prime indicazioni operative in merito al regime giuridico applicabile agli affidamenti relativi a procedure afferenti opere PNRR e PNC.

La Circolare si sofferma su due punti:

  • la normativa applicabile alle procedure ad evidenza pubblica relative ad opere finanziate con fondi PNRR e assimilate;
  • la normativa applicabile alle procedure ad evidenza pubblica relative ad opere finanziate con fondi PNRR e assimilate indette da Comuni non capoluogo di provincia.

Sul primo punto, si richiamano gli articoli 225, comma 8 e 226, commi 1 e 2 del D.lgs. 36/2023, secondo i quali per queste tipologie di affidamenti trovano applicazione le disposizione di cui al dl 77/2021, convertito con modificazioni dalla legge 108/2021, del dl 13/2023, nonché le specifiche disposizioni legislative finalizzare a semplificare e agevolare la realizzazione degli obiettivi stabiliti dai piani in questione.

La ricostruzione della normativa applicabile deve essere altresì fatta richiamando quanto previsto dal Dl 13 giugno 2023, n. 60, recante “Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi derivanti da atti dell’Unione europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano.”, convertito con Legge 10 agosto 2023, n. 103, che ha modificato l’art. 48 del Dl 77/2021.

La nuova versione dell’art. 48, comma 3, prevede che: “”3. Per la realizzazione degli investimenti di cui al comma 1  le stazioni  appaltanti  possono  altresi’  ricorrere   alla   procedura negoziata senza pubblicazione di un bando di gara di cui all’articolo 63 del decreto legislativo n. 50 del 2016, per i settori ordinari,  e di cui all’articolo 125  del  medesimo  decreto  legislativo,  per  i settori speciali, qualora sussistano i  relativi  presupposti.  Trova applicazione l’articolo  226,  comma  5,  del  codice  dei  contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36. Al solo scopo di assicurare la  trasparenza,  le  stazioni  appaltanti  danno evidenza dell’avvio delle procedure  negoziate  di  cui  al  presente comma  mediante  i  rispettivi  siti  internet  istituzionali.  Ferma restando la possibilita’, per gli operatori economici, di manifestare interesse a essere invitati alla procedura, la pubblicazione  di  cui al periodo precedente non costituisce  ricorso  a  invito,  avviso  o bando di gara a seguito del quale qualsiasi operatore economico  puo’ presentare un’offerta”.

Il legislatore è voluto quindi intervenire chiarendo che dal 1° luglio 2023 il D.lgs. 50/2016 è abrogato e ogni riferimento al vecchio Codice deve essere inteso al D.lgs. 36/2023.

Per quanto concerne invece i Comuni non capoluogo di provincia, la circolare afferma che in tema di affidamenti e contratti PNRR e assimilati, viene espressamente prorogata fino al 31 dicembre 2023 la possibilità per questi Comuni di ricorrere a modalità derogatorie di acquisizione di forniture servizi e lavori previste dalle disposizioni introdotte dal Dl 77/2021.

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