Recinzione di cantiere: normativa, tipologie e consigli per la sicurezza
La recinzione di cantiere è il sistema di confinamento che viene impiegato per delimitare e segnalare l’area delle lavorazioni. È il perimetro all’interno del quale operano gli addetti ai lavori, dove avviene lo stoccaggio dei materiali, il transito dei mezzi impiegati. Inoltre, la recinzione di cantiere ha la funzione di regolamentare ed eventualmente impedire l’accesso sul luogo di lavoro a terzi non autorizzati per ragioni di sicurezza, intesa sia come salvaguardia della salute che come antintrusione. Approfondiamo il tema, analizzando i seguenti punti:
Recinzione di cantiere: la normativa e i soggetti responsabili
Il D.Lgs 81/2008 all’art. 109 prevede che “il cantiere, in relazione al tipo di lavori effettuati, deve essere dotato di recinzione avente caratteristiche idonee atte ad impedire l’accesso agli estranei alle lavorazioni” e individua come soggetti responsabili il datore di lavoro, i dirigenti e i presposti, che sono tenuti a predisporre “l’accesso e la recinzione del cantiere con modalità chiaramente visibili e individuabili” (art.96, comma 1, lettera b). Inoltre, essi sono obbligati a mantenere la recinzione di cantiere in perfetta efficienza per l’intera durata dei lavori e, qualora le esigenze lavorative richiedano la rimozione di tutta o parte della stessa, devono prevedere un sistema alternativo di protezione come la sorveglianza continua dei varchi che potrebbero consentire l’accesso di non addetti ai lavori su un’area a rischio.
Recinzione di cantiere: le tipologie più comuni, vantaggi e svantaggi
La recinzione di cantiere può essere predisposta con diverse modalità di installazione e impiegando materiali differenti. Le tipologie più diffuse sono le seguenti:
- Rete in polietilene arancione. Questa tipologia di recinzione di cantiere viene generalmente fissata con del filo metallico su pali in ferro o in legno infissi nel terreno. È sicuramente economica, semplice e veloce da installare. Non crea l’effetto vela perché permeabile al vento, il colore fosforescente la rende facilmente visibile ma non garantisce riservatezza e invalicabilità.
- Pannelli autoportanti. Sono pannelli di rete metallica zincata che vengono generalmente installati su plinti rettangolari in calcestruzzo, dotati di fori per il collegamento e il posizionamento dei moduli di recinzione. E’ una tipologia di recinzione che garantisce semplicità e velocità di installazione, alta permeabilità e resistenza agli agenti atmosferici ed è particolarmente indicata nei cantieri dinamici in quanto offre la possibilità di cambiare la disposizione degli elementi durante la fase di impiego mediante semplici operazioni di assemblaggio o di rimozione dei pannelli.
- Recinzione cieca. In questo caso il paramento può essere realizzato con tavole in legno o con elementi in lamiera grecata installati su montanti sagomati, infissi direttamente nel terreno o ancorati a cordoli. Il profilo cieco scherma completamente il cantiere dall’ambiente circostante e mitiga gli effetti di agenti perturbatori come il rumore o la proiezione verso l’esterno di spruzzi, detriti e polveri. Proprio perché realizzata con elementi rigidi, questo tipo di recinzione presenta lo svantaggio di essere economicamente onerosa e impegnativa nell’esecuzione. Richiede particolare attenzione in fase di montaggio poiché, le sue stesse caratteristiche strutturali, la espongono a rischi di ribaltamento in caso di forti raffiche di vento.
- Barriere stradali. Sono sbarramenti, tipo new jersey, costituiti da cassoni modulari in plastica, vuoti all’interno ma che possono essere riempiti di sabbia o acqua per renderli pesanti e stabili oppure sono elementi in calcestruzzo preconfezionato. Delimitano l’area delle lavorazioni, limitano l’impatto veicolare ma il loro impiego è soggetto ai regolamenti di viabilità riferiti all’Ente Gestore.
Le quattro tipologie di recinzione descritte sopra
Recinzione di cantiere: i consigli per la sicurezza sul lavoro
L’Allegato XV del D.Lgs. 81/08 al punto 2.2.2. lett. a) prevede che il Piano di Sicurezza e Coordinamento redatto a cura del Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione deve contenere le modalità d’esecuzione per la recinzione di cantiere, gli accessi e le segnalazioni. Ma va detto che le dimensioni e le modalità di realizzazione delle varie tipologie di recinzione possono essere influenzate dal Regolamento Edilizio del Comune nel quale si opera, a seconda del contesto urbano in cui ha sede il cantiere. Ad esempio, se nelle zone periferiche vengono consentite recinzioni in rete metallica e paletti, nei centri storici possono essere prescritte recinzioni con pannelli in legno o addirittutra teli di polietilene serigrafati con l’immagine dell’edificio di cui è in corso l’eventuale restauro.
In ogni caso, al netto delle imposizioni derivanti dei regolamenti locali, la scelta della recinzione da adottare va presa in base alla valutazione del rischio effettuata prima dell’installazione del cantiere e le prescrizioni più comuni possono essere generalmente così sintetizzate:
- la recinzione, gli sbaramenti, le scritte e i segnali devono risultare costantemente ben visibili;
- la struttura della recinzione deve essere stabile e non esposta a rischio di ribaltamento;
- l’illuminzione artificiale deve essere prevista anche nelle ore notturne e nei giorni di scarsa visibilità;
- le lanterne a luce rossa devono essere installate alle estremità della recinzione e a un’altezza conveniente, al fine di segnalare l’esistenza di un intralcio alla viabilità pubblica;
- appositi cartelli devono essere fissati all’esterno della recinzione per indicare la presenza dei pericoli e di eventuali idranti sottosuolo;
- è necessario apporre sbarramenti e segnalazioni in corrispondenza delle eventuali vie di accesso alla zona proibita quando, per la natura dell’ambiente o per l’estensione del cantiere, non sia realizzabile il completo confinamento dell’area;
- in caso di lavori sopraelevati, con passaggio o stazionamento di terzi sottoposti, devono essere adottate misure per impedire il rischio di caduta accidentale di materiale dall’alto e la zona esposta deve essere delimitata e sorvegliata.
Se volete saperne di più vi consigliamo la lettura del documento INAIL – Dipartimento Innovazioni Tecnologiche e Sicurezza degli Impianti, Prodotti ed Insediamenti Antropici: “La progettazione della sicurezza nel cantiere” che potete scaricare qui sotto.


