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La protezione al fuoco di strutture metalliche leggere: sicurezza e design dei prodotti Amonn

Il profilo ideale del protettivo adatto a strutture in acciaio leggere: la pittura intumescente di Amon
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La protezione al fuoco di strutture metalliche leggere: sicurezza e design dei prodotti Amonn

Le costruzioni metalliche hanno accompagnato – e tutt’oggi rappresentano – il percorso dello sviluppo industriale di una Nazione. Come dotarle di soluzioni per la protezione al fuoco non invasive, sicure e di design? All’inizio del secolo si costruiva utilizzando elementi robusti, con una massa di ferro importante, ma poi nel corso del tempo, con l’aumentare della competitività del mercato, oltre che delle conoscenze e competenze ingegneristiche, queste strutture si sono assottigliate sempre più, fino a divenire elementi snelli e leggeri.

Criteri di scelta per le soluzioni per la protezione al fuoco

Il profilo ideale del protettivo adatto a strutture in acciaio leggere si può riassumere in questi termini:

  • Leggero
  • Con basso spessore
  • Abbastanza flessibile
  • Capace di assorbire leggere vibrazioni
  • Esteticamente pregevole
  • In grado di ricevere finiture colorate

Struttura metallica grigia

La pittura intumescente

Il prodotto che maggiormente risponde a queste richieste è senza dubbio la pittura intumescente. Uno dei maggiori ostacoli che fino ad ora limitavano l’utilizzo di questi materiali era dovuto al limitato campo di massività, che in generale si attestava poco oltre i 300 m-1. Oggi la sperimentazione ha consentito il raggiungimento di importanti risultati tecnici come quelli ottenuti da Amonn con il prodotto Amotherm Steel SB nel recente rapporto di valutazione CSI 2285FR del 30/07/2019 dove si raggiungono valori di massività fino a 450m-1.

Analisi e parametri di valutazione della struttura

Nella valutazione del comportamento al fuoco di un elemento in acciaio, uno dei parametri fondamentali da calcolare è il valore di massività o fattore di sezione. Questo parametro prende in considerazione il perimetro dell’elemento esposto al fuoco, rispetto all’area della sezione dell’elemento in esame. Il prodotto di questa operazione matematica è un valore espresso in m-1.

Più il valore è basso (es. 50 m-1) meglio l’elemento si comporta nei confronti del fuoco e viceversa. Ad esempio elementi con massività > 300 m-1 sono facilmente vulnerabili al fuoco.

Ma la massività non è il solo parametro che può influenzare il comportamento al fuoco di un elemento in acciaio. Qualità dell’acciaio, tasso di lavoro e geometria del profilo sono dati necessari per il calcolo della temperatura critica (tcr). Tutto questo insieme di dati e valutazioni, dall’entrata in vigore dell’oramai collaudato e molto apprezzato dagli addetti ai lavori D.M. 16/02/2007 e successivo D.M. 03/08/2015, è diventato campo di attività abituale per i professionisti che operano nel settore della protezione al fuoco passiva.

Norme di qualificazione delle soluzioni di protezione al fuoco

È chiaro dunque che per rendere resistenti al fuoco strutture in acciaio snelle, occorre intervenire con sistemi protettivi qualificati. Le norme di riferimento sono:

  • per i protettivi di tipo passivo      EN 13381-4                          vale per intonaci isolanti/lastre
  • per i protettivi di tipo reattivo        EN 13381-8 : 2013              vale per pitture intumescenti

Queste norme di qualificazione sono uniche e cogenti nei vari paesi Europei e producono un rapporto di valutazione che permette una rapida individuazione dello spessore di protettivo necessario a raggiungere quella determinata resistenza al fuoco in funzione della massività dell’elemento e della sua temperatura critica. Per il professionista rappresentano un ambito di lavoro certo, ma soprattutto sicuro.

Struttura in acciaio leggero bianca cielo

Altre norme

Esistono altre norme di riferimento (dette di classificazione es. EN1364…) utilizzabili in fase sperimentale ed inserite nel contesto normativo per rispondere a richieste di protezione al fuoco di elementi particolari o fuori standard. È opportuno ricordare che i risultati di queste prove si debbono utilizzare solo ed esclusivamente all’interno del campo di applicazione diretta del risultato di prova. Vale a dire: il risultato ottenuto è applicabile solo per quel tipo di elemento (con quella geometria/massività/etc.) e, molto importante, nelle condizioni di prova riportate sul documento, quali momento e/o carico applicato.

copertura in metallo bianco e vetro

Grazie all’impianto normativo, all’approccio ingegneristico dei professionisti ed infine grazie anche ad una maggiore attenzione della parte industriale a problemi particolari o di nicchia, la soluzione al fuoco per strutture metalliche leggere con Amonn non è più irrealizzabile, ma facilmente raggiungibile.

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