Edilizia

Piano Casa da 600 milioni e revisione del Testo Unico Edilizia

Il quinto Tavolo Casa riunito al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti stabilisce fondi e obiettivi per modernizzare il settore edilizio italiano
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Si è riunito il 17 giugno 2025, presso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) il quinto Tavolo Casa, che ha visto la partecipazione di enti e associazioni di categoria. Il Piano Casa e la revisione del Testo Unico Edilizia sono stati i due focus del tavolo. In primis, durante la riunione sono state illustrate le novità del Piano Casa Italia, un programma strategico volto a contrastare il disagio abitativo, rilanciare le politiche abitative e riorganizzare l’offerta esistente.

Obiettivi chiave del Piano Casa Italia

Per la fase di avvio e sperimentazione del Piano sono stati destinati i primi 660 milioni di euro. Gli obiettivi chiave del Piano Casa Italia includono:

  • riorganizzazione del sistema di social housing e delle Aziende Casa;
  • promozione di modelli innovativi di finanziamento dei progetti di social housing, fondati sulla integrazione tra risorse pubbliche e private;
  • creazione di soluzioni abitative flessibili, fondate sulla commistione di edilizia residenziale e sociale, e integrate nella città;
  • definizione di modelli edilizi di social housing idonei a fornire una risposta alle esigenze di gestione dei bisogni sociali anche da parte del Terzo Settore.

Piano casa e revisione del Testo Unico Edilizia

Inoltre, sono stati presentati gli esiti della consultazione sulla revisione del Testo Unico dell’Edilizia. L’obiettivo è semplificare e chiarire le norme edilizie attraverso una legge delega che mira a:

  • integrare la disciplina edilizia e delle costruzioni, in coordinamento con la disciplina dei beni culturali e urbanistica;
  • adeguare il testo unico al riparto di competenze tra Stato e Regioni;
  • semplificare i procedimenti amministrativi anche grazie alla digitalizzazione;
  • riordinare gli interventi edilizi e i relativi procedimenti, tenuto conto del relativo impatto sul territorio;
  • garantire certezza ai tempi di rilascio o formazione dei titoli abilitativi;
  • semplificare le modalità di attestazione dello stato legittimo dell’immobile;
  • sostenere e accompagnare la rigenerazione urbana con semplificazioni e incentivi regolatori.

Sistemi premiali per modernizzare il settore edilizio

Il ministro Salvini ha ribadito l’impegno del Governo a modernizzare il settore edilizio, puntando su sistemi premiali straordinari:

  • della sfera della finanza pubblica (IMU, IRAP, etc.) della sfera delle norme urbanistiche;
  • nuove Aziende casa di forma giuridica privata, a proprietà pubblica o mista;
  • strumenti finanziari che favoriscano lo sviluppo del partenariato pubblico-privato;
  • l’attrazione di capitali privati, la bancabilità delle medio-piccole operazioni proposte da privati, un Fondo per l’abitare gestito dalle Regioni, la progettazione territoriale che tenga conto degli aspetti connessi e collegati. Ad esempio, ci si riferisce a povertà energetica, vetustà del patrimonio edilizio, dati concernenti l’edilizia residenziale pubblica e sociale, rischio sismico e idrogeologico, aspetti socioeconomici, culturali, paesaggistici e ambientali;
  • il recupero e la riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente e di riconversione di edifici aventi altra destinazione e di rigenerazione del tessuto urbano;
  • soluzioni abitative varie e flessibili (co-housing, senior housing, housing intergenerazionale) che promuovano forme miste e integrate di offerta residenziale, al fine di rispondere, in termini di durata, accompagnamento e spazi a diverse esigenze abitative e capacità di reddito.
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