Perché non si passano le Verifiche di Legge 10? Ecco i tre motivi principali
Il superamento delle verifiche di Legge 10 trova spesso criticità legate alla trasmittanza, agli indici di prestazione e all’efficienza degli impianti. Scopriamone i motivi e le soluzioni in questo articolo firmato da Annachiara Castagna, Ingegnere Edile, esperta in analisi energetica degli edifici e product manager del software TERMOLOG di Logical Soft.
Cos’è la Legge 10 e quando è obbligatoria?
Nel progetto o nella riqualificazione di un edificio, uno dei documenti da consegnare in Comune è la Relazione Legge 10. Si tratta, in sintesi, del documento che attesta che l’edificio risponde alle prescrizioni in materia di contenimento del consumo energetica.
Oltre alle informazioni di carattere generali, ai fattori tipologici e ai parametri climatici la relazione Legge 10 contiene: i dati tecnici e costruttivi dell’edificio e dell’impianto; i risultati di calcolo e di verifica; la suddetta dichiarazione di rispondenza; gli allegati documentali ed eventuali deroghe.
Va sempre redatta in caso di nuova costruzione ma anche in caso di interventi di riqualificazione che cambiano l’assetto energetico dell’edificio.
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Le tipologie di interventi di riqualificazione e tre casi reali di verifiche di Legge 10
Iniziamo con il dire che gli interventi di riqualificazione possono essere classificati a seconda dell’entità dei lavori e del tipo di intervento che si vuole effettuare.
Secondo le normative vi sono cinque tipologie diverse di ristrutturazione: ristrutturazione importante di primo livello, ristrutturazione importante di secondo livello, riqualificazione di involucro, riqualificazione di impianto e sostituzione del generatore. Ad ognuna di queste corrisponde una verifica di legge specifica.
Vediamo di seguito tre casi reali di verifiche di Legge 10 e capiamo quali sono i motivi più frequenti per cui un progettista non riesce a superarle.
Ad aiutarci in questo lavoro c’è GAIA l’intelligenza artificiale integrata nel software per le analisi energetiche TERMOLOG. Tramite l’analisi del nostro file di lavoro, l’intelligenza artificiale ci suggerisce le soluzioni da usare per passare le verifiche di Legge.
Primo caso: la trasmittanza termica media delle strutture
Prendiamo un esempio reale che rappresenta uno dei casi frequenti: un condominio di sei unità che, nello specifico, è situato a Lecco Tale condominio ha un impianto centralizzato. Il nostro progetto prevede i seguenti interventi:
- passaggio ad una centrale termica ibrida,
- isolamento della copertura non disperdente
- isolamento delle facciate.
Si decide di non sostituire i serramenti perché già oggetto di un intervento molto recente. Grazie ai lavori elencati si ottiene un grande salto di classe energetica, dalla E alla A1.
Tuttavia, c’è un problema. Anche se si applica un cappotto di 15 cm e la trasmittanza della parete passa da 1,095 W/m2K a soli 0,216 W/m2K, quando si esegue la verifica della trasmittanza non la si supera. Come mai?
È qui che entra in gioco l’intelligenza artificiale del software TERMOLOG.
Quando si calcola la trasmittanza media essa è sempre comprensiva anche dei ponti termici. Ma nel condominio non è stato eseguito alcun intervento sui serramenti. Di conseguenza GAIA, l’intelligenza artificiale di TERMOLOG, ci suggerisce di escludere dalla verifica il ponte termico del serramento. Ed in effetti, accettando il suggerimento superiamo la verifica.
Secondo caso: gli indici di prestazione EPH,nd e EPC,nd
Il secondo caso è un intervento in Superbonus su un condominio minimo e una villa bifamiliare. Per quest’ultima bisogna effettuare interventi di isolamento e passaggio ad un impianto centralizzato.
Il nuovo impianto centralizzato, in pompa di calore e con pannelli radianti per tutti gli ambienti, sostituisce le due vecchie caldaie a GPL precedentemente impiegate.
Ci troviamo davanti ad una ristrutturazione di primo livello con salto di classe da E ad A1. Anche in questo caso non riusciamo a passare la verifica specifica sugli indici di prestazione EPH,nd e EPC,nd. Perché?
Andando ad analizzare i due indici si può notare che la maggior parte dello scambio termico è data dai serramenti mentre tutte le altre strutture opache sono sotto il limite anche se si contano i ponti termici.
L’intelligenza artificiale di TERMOLOG ci propone quindi la seguente soluzione: sostituire i serramenti meno performanti con finestre che hanno delle chiusure oscuranti.
Terzo caso: le efficienze degli impianti
Il nostro ultimo caso prevedere la progettazione di un edificio nuovo con pannelli solari termici e pompa di calore. L’edificio risulta in classe A4, ma non riusciamo a superare le verifiche di Legge 10 sull’efficienza degli impianti. Per scoprire perché esagerare con le rinnovabili per “stare tranquilli” non è mai una buona strategia, continua a leggere qui.
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