Edilizia

Messa in sicurezza delle scuole, ecco i progetti finanziati

Pubblicato il Decreto con l’elenco, e i termini per l'aggiudicazione, degli interventi a cui verranno destinati 1,125 miliardi di euro
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Messa in sicurezza delle scuole, ecco i progetti finanziati

Si continua a investire sulla messa in sicurezza delle scuole. Dopo la ripartizione delle risorse stanziate, pari a 1,125 miliardi di euro, (decreto 10 marzo 2021, n.62) il Ministero dell’Istruzione ha infatti scelto i progetti finanziabili.

È stato infatti pubblicato il decreto 15 luglio 2021, n. 217, contenente l’elenco degli interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici di competenza delle Città metropolitane e delle Province. Il decreto indica anche i termini per l’aggiudicazione dei lavori, che sono:

  • 31 agosto 2022, per le opere di importo sotto la soglia comunitaria
  • 31 dicembre 2022, per le opere di importo sopra la soglia comunitaria.

Le Province e le Città Metropolitane destinatarie dei finanziamenti possono ora avviare le procedure di gara per l’affidamento dei successivi livelli di progettazione.

Gli altri investimenti in edilizia scolastica

Ricordiamo che, sempre di recente, il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato il decreto 23 giugno 2021, n. 192 con il quale è stato effettuato il riparto delle risorse assegnate agli Enti Locali, per 500 milioni, sulla base dei piani regionali presentati relativamente all’annualità 2020 della programmazione dell’edilizia scolastica per il triennio 2018-2020, approvata con il decreto 7 gennaio 2021, n.8. Con il decreto 192/2021 il Ministero ha definito anche i termini per l’aggiudicazione dei lavori indicati al 30 giugno 2022 e al 31 dicembre 2022, rispettivamente per le opere di importo sotto e sopra la soglia comunitaria.

Si ricorda infine che con nota 10 agosto 2021, n. 27102, il Ministero dell’Istruzione ha comunicato alle Città metropolitane e alle Province la possibilità per gli enti di rivedere gli interventi originariamente proposti e approvati con d.m. 13/21, che  sono  stati inseriti  come  quota  di cofinanziamento nazionale nel  PNRR.  Pertanto, Città metropolitane e provincie potranno procedere con la conferma o con la candidatura di interventi alternativi che siano in grado di rispettare le nuove scadenze previste dal PNRR. Per le modifiche al piano originario vi era tempo fino allo scorso 31 agosto.

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