Edilizia

L’Italia non si ferma: cantieri per 31 grandi opere aperti ad agosto

Anche a ridosso di Ferragosto, marciano spediti i cantieri per le grandi opere italiane, tra metro, ferrovie e tunnel strategici transazionali
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L’Italia non si ferma: cantieri per 31 grandi opere aperti ad agosto

L’Italia dell’edilizia non si ferma, anche nel cuore dell’estate. L’operatività per la cantieristica è garantita al Nord, al Centro, al Sud e nelle Isole, per l’avanzamento delle 31 grandi opere che vedono il coinvolgimento di una filiera di 10.500 imprese, e una forza lavoro che conta oltre 16.300 occupati. Delle persone occupate, 9.500 sono concentrate al Nord e 6.800 al Centro e al Sud. Le realizzazioni delle grandi opere vedono anche il coinvolgimento di finanziamenti PNRR. Di seguito un’analisi e una carrellata di alcuni dei cantieri più rilevanti del gruppo Webuild.

Grandi opere: i cantieri per le metropolitane

Per la Linea 4 della Metro di Milano le attività proseguono sulle tredici stazioni della tratta che dal centro va a ovest, fino a Stazione San Cristoforo. In avanzamento i lavori di finitura per tre stazioni del centro – Santa Sofia, Vetra e Sant’Ambrogio – e l’illuminazione delle tratte in galleria.

Nei cantieri della Linea C della Metro di Roma proseguono le attività di deviazione dei sottoservizi per le aree di Stazione Venezia, che si aggiungono alle lavorazioni in corso per la Tratta T3 (da San Giovanni a Colosseo/Fori Imperiali) con le stazioni Porta Metronia e Colosseo/Fori Imperiali.

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Grandi opere: i cantieri per le linee ferroviarie

Proseguono anche i lavori per la linea Napoli-Bari, l’alta velocità che abbatterà i tempi di viaggio per persone e merci tra Puglia e Campania. Nei cantieri della tratta Apice-Hirpinia sono in avvio le operazioni per lo scavo con TBM della Galleria Grottaminarda, uno dei tre tunnel da realizzare sugli oltre 18 chilometri di tracciato della tratta che attraverserà l’Appenino. La galleria avrà una lunghezza di 1.990 metri.

Ancora al Nord, nei cantieri del Terzo Valico di Giovi-Nodo di Genova, è stata riattivata la Galleria Facchini. La Galleria Facchini è la prima galleria del Nodo arrivando da nord e permetterà il transito dei treni che trasportano container di nuova generazione provenienti dal Porto di Genova.

L’opera si colloca nel tratto di linea ferroviaria tra bivio Fegino e bivio Polcevera del nodo di Genova, in particolare nell’ultimo miglio di accesso ai Porti di Genova.

Gli interventi di rifacimento della galleria hanno previsto la completa demolizione della galleria storica e la ricostruzione della nuova attraverso un innovativo sistema realizzativo, applicato per la prima volta in ambito ferroviario. I lavori di allargamento, infatti, sono stati preceduti da un consolidamento teleguidato dell’intera linea tramite tecnologia HDD (Horizontal Directional Drilling), che ha permesso di creare una sorta di cappello di protezione agli scavi. Dalla parte superiore della galleria sono stati inoltre realizzati alcuni fori da cui sono state iniettate particolari miscele volte ad accrescere la stabilità del terreno. I lavori di allargamento sono stati eseguiti con impiego di moderne centine semiautomatiche che hanno consentito di ridurre in maniera considerevole i rischi delle attività in sotterraneo.

Un’altra particolarità tecnica – che consiste nell’installazione di un avanguardistico guscio metallico di protezione, in corrispondenza dell’imbocco lato sud della galleria, dalla cui sommità sono state eseguite tutte le attività di consolidamento – ha consentito nella fase iniziale di progredire con le lavorazioni garantendo la contestuale circolazione dei treni.

Scendendo verso sud, sulla linea Messina-Catania, per le tratte Taormina-Giampilieri e Fiumefreddo Taormina/Letojanni avanzano le attività di bonifica bellica e la realizzazione degli imbocchi delle gallerie e dei viadotti, e proseguono le attività propedeutiche all’arrivo, programmato per settembre, della TBM che scaverà la Galleria Sciglio.

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Grandi opere: il cantiere per la Galleria di Base del Brennero

Un cantiere di particolare rilevanza tecnologico-strategica è quello del lotto H71 Sottoattraversamento Fiume Isarco della Galleria di Base del Brennero. Il lotto prevede l’attraversamento sotterraneo del fiume Isarco e contribuirà al completamento della Galleria di Base del Brennero.

La Galleria di Base del Brennero è un tunnel che collega Fortezza (provincia di Bolzano), in Italia, a Innsbruck, in Austria. Con i suoi 55 chilometri di lunghezza complessiva (64 chilometri, se si include l’esistente circonvallazione ferroviaria di Innsbruck), sarà il collegamento ferroviario sotterraneo più lungo al mondo. Consentirà una notevole riduzione dei tempi di percorrenza: oggi, per spostarsi in treno da Fortezza a Innsbruck sono necessari 80 minuti per il traffico passeggeri e 105 minuti per il traffico merci; a galleria completata, ne occorreranno, rispettivamente, 25 e 35.

La realizzazione delle opere fa capo a un consorzio di imprese guidato da Webuild e di cui fanno parte StrabagCollini Lavori e Consorzio Integra, con il coinvolgimento di una filiera di 600 società.

La Galleria di Base del Brennero è parte integrante del Corridoio Scandinavo-Mediterraneo, tassello fondamentale della rete di trasporto transeuropea TEN-T.

Sottoattraversamento Isarco

Il lotto Sottoattraversamento Isarco concerne l’estremità meridionale della Galleria di Base del Brennero, prima dell’accesso nella stazione di Fortezza. Prevede lo scavo di 6 chilometri di gallerie che corrono, complessivamente, per 240 metri sotto il letto del fiume Isarco.

Per la realizzazione, in fase di completamento, è stata impiegata la tecnica di amalgama dei terreni mediante congelamento, che permette di realizzare tunnel in presenza di falde acquifere e nel pieno rispetto dell’ambiente, preservando flora e fauna. Consiste nel congelamento di una porzione di terreno, tra la galleria da scavare e il fiume soprastante, in grado di rendere lo scavo impermeabile all’acqua.

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