Se l’Intelligenza Artificiale entra nel settore delle costruzioni, come cambierà il lavoro?

L’intelligenza artificiale (IA) sta entrando con forza anche nel settore delle costruzioni, tradizionalmente tra i più lenti a recepire l’innovazione tecnologica. Mentre il cantiere rimane ancora dominato dal lavoro manuale, l’IA sta rivoluzionando la progettazione e la pianificazione, ma anche la gestione operativa e il mantenimento degli edifici.
Intelligenza Artificiale nelle costruzioni: una trasformazione in atto
I dati, costantemente sotto analisi da più parti, confermano che il mercato dell’intelligenza artificiale applicata all’edilizia sia in rapida espansione. Secondo le previsioni di Mordor Intelligence contenute in “AI In Construction Market Size & Share Analysis – Growth Trends & Forecasts (2025 – 2030)”, ad esempio, il suo valore raggiungerà i 14,72 miliardi di dollari entro il 2030, partendo dai 4,96 miliardi stimati nel 2025, con un tasso di crescita annuo composto del 24,31%.
Questa evoluzione rappresenta una vera e propria rivoluzione digitale per un comparto tradizionalmente conservatore come quello delle costruzioni.
L’Italia, tra ddl e indagini
In Italia, l’ANCE sta monitorando una situazione in evoluzione. Centrale, anche per il settore edile, il rapporto tra evoluzione tecnologica e lavoro, in un ambito in cui è sempre più difficile fare incontrare la domanda e con un’offerta scarsa e, quando disponibile, poco qualificata.
Risale a marzo l’approvazione del disegno di legge sull’Intelligenza Artificiale, che aprirà scenari inediti anche per l’edilizia. Parallelamente, la Commissione Lavoro della Camera ha concluso l’indagine conoscitiva sul rapporto fra intelligenza artificiale e il mondo del lavoro che ha accolto alcune osservazioni di ANCE frutto di una “Indagine conoscitiva sul rapporto tra intelligenza artificiale e mondo del lavoro” presentata in audizione a inizio 2024.
Intelligenza Artificiale nelle costruzioni: opportunità e criticità per il settore edile
Sottolineando le profonde trasformazioni in atto, ha messo in luce le opportunità e le criticità dell’integrazione dell’IA nel comparto anche in Italia.
La pianificazione e gestione intelligente dei cantieri è uno degli ambiti in cui l’IA sta mostrando un impatto significativo. Grazie all’elaborazione di grandi moli di dati (climatici, logistici, economici) consente di prevedere con maggiore precisione le tempistiche e ottimizzare l’uso delle risorse, migliorando l’efficienza e riducendo gli sprechi. Nelle fasi preliminari aiuta identificando rischi e criticità e, integrata con sistemi BIM, può generare varianti ottimizzate.
Automazione intelligente
Un’altra frontiera è quella dell’automazione intelligente, con l’adozione di macchinari dotati di sistemi di IA, come escavatori autonomi o gru automatizzate per svolgere operazioni complesse con maggiore precisione e sicurezza e migliori performance e produttività.
Sensori intelligenti su mezzi, attrezzature o indumenti dei lavoratori possono inoltre monitorare in tempo reale le condizioni operative, segnalando pericoli o malfunzionamenti.
Edilizia industrializzata
L’IA contribuisce anche all’avanzamento dell’edilizia industrializzata, basata su componenti prefabbricati e su una logistica più controllata. Grazie all’analisi dei dati della supply chain, è possibile selezionare i fornitori più efficienti e ottimizzare gli stock di materiali, con un impatto positivo sia sui costi sia sulla sostenibilità ambientale.
Particolarmente promettente è la combinazione tra IA e stampa 3D con calcestruzzo, che permette una maggiore personalizzazione architettonica, riduzione dei costi e velocità di esecuzione. Tuttavia, permangono ostacoli normativi e tecnologici che limitano, almeno per ora, una diffusione su larga scala.
Sicurezza sul lavoro
Un altro tema centrale riguarda la sicurezza sul lavoro, con l’IA che può rivoluzionare la prevenzione degli incidenti nei cantieri, monitorando l’ambiente, le operazioni e i comportamenti. Sistemi avanzati possono verificare il rispetto del Piano di Sicurezza e Coordinamento, individuando comportamenti a rischio e suggerendo azioni correttive in tempo reale.
L’impiego di robot collaborativi per attività faticose o pericolose può inoltre ridurre l’esposizione dei lavoratori a rischi, mentre i dispositivi indossabili intelligenti offrono feedback costanti, avvertendo i lavoratori di situazioni critiche e migliorando l’addestramento sul campo.
Intelligenza Artificiale nelle costruzioni: strumento, ma al servizio dell’uomo
Le vere sfide per ANCE sono etica, governance e formazione, accompagnate da una strategia nazionale di incentivi a un processo di alfabetizzazione digitale.
Come conclude, in estrema sintesi, il rapporto Mordor Intelligence, l’IA deve essere uno strumento al servizio dell’uomo, evitando derive che porterebbero a deleghe in bianco alla tecnologia: è necessario rafforzare il controllo umano sui processi decisionali automatizzati, che dovranno essere gestiti con personale appositamente formato.
L’integrazione dell’IA nel comparto non dovrebbe quindi portare alla sostituzione tout court della manodopera, ma richiede una sua trasformazione. La componente umana è fondamentale per l’integrazione dell’IA, penalizzata invece dalla carenza di manodopera qualificata.