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Formazione per la progettazione sostenibile negli appalti e BIM: convenzione ad ampio raggio

L'accordo promuove iniziative di formazione e di supporto per una progettazione sostenibile e l'implementazione della metodologia BIM negli appalti
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Formazione per la progettazione sostenibile negli appalti e BIM: convenzione ad ampio raggio
Il Provveditorato Interregionale delle Opere Pubbliche per la Campania, il Molise, la Puglia e la Basilicata e il Consorzio ReLuis – Rete di laboratori Universitari di Ingegneria Sismica e Strutturale – con sede presso l’Università degli Studi di Napoli hanno sottoscritto una Convenzione Quadro per promuovere iniziative di interesse comune volte ad attività di formazione e di supporto per una progettazione sostenibile e l’implementazione della metodologia BIM (Building Information Modeling) negli appalti, per migliorare e snellire i processi di progettazione e di assegnazione delle opere pubbliche.

Formazione progettazione sostenibile, cosa prevede l’accordo

Le parti che hanno sottoscritto l’accordo, di fatto, si impegnano al reciproco aiuto e alla continua assistenza nell’ambito di appalti e opere pubbliche. La collaborazione, come previsto, si svilupperà nei seguenti ambiti:
  • attività di formazione del personale dipendente del Provveditorato, anche attraverso Master, per l’acquisizione di competenze scientifiche innovative per la redazione analisi e approvazione dei progetti di opere pubbliche;
  • tirocini formativi per laureandi presso gli uffici del Provveditorato;
  • attività di supporto, formazione e coordinamento tecnico-scientifico per un’adeguata gestione dei progetti PNRR e delle loro fasi esecutive;
  • supporto alla ricerca scientifica;
  • promozione e diffusione di cultura scientifica e tecnologica sul territorio.

Le iniziative previste

Gli enti coinvolti, nello specifico, si impegnano reciprocamente, secondo le rispettive normative e per quanto di competenza, a promuovere, sviluppare e consolidare opportunità e iniziative di collaborazione per:
  • attivazione di ogni possibile iniziativa formativa per il personale dipendenti;
  • avvio di tirocini formativi per laureandi presso gli uffici del Provveditorato Interregionale;
  • supporto, formazione e coordinamento tecnico-scientifico, adeguata allo svolgimento di specifici incarichi di gestione degli appalti o delle altre attività tecniche attinenti alla realizzazione di opere pubbliche;
  • supporto e ricerca scientifica per lo sviluppo di soluzioni progettuali adeguate ed innovative;
  • collaborazione ed integrazione scientifica, nel caso di interventi complessi e richiedenti l’apporto di una pluralità di competenze specialistiche;
  • consulenze tecnico-scientifiche focalizzate su temi specifici di interesse comune;
  • promozione di attività di diffusione di cultura scientifica e tecnologica sul territorio.

La normativa di riferimento

Ferme restando le leggi nazionali e europee in materia di contratti pubblici e pubblici servizi, le modalità attuative delle collaborazioni di cui si parla nella Convenzione promossa dal Mit saranno, di volta in volta, regolate da specifici atti e/o accordi attuativi nel rispetto del presente Accordo Quadro e della normativa vigente. La Convenzione coinvolge nello specifico il Provveditorato Interregionale e le sedi a Napoli, Bari, Campobasso e Potenza e Consorzio ReLuis, per le attività congiunte di supporto e formazione nella progettazione e negli appalti. Tuttavia, il Ministero rimanda agli accordi attuativi il compito disciplinare di volta in volta le modalità con cui si attuerà la collaborazione fra le Parti, specificando, in particolare, gli aspetti di natura tecnico-scientifica, organizzativa, gestionale e finanziaria. Inoltre, l’Accordo Quadro non comporta oneri a carico delle Parti, ma nel caso in cui gli atti e/o accordi attuativi riguardanti le prestazioni di servizio siano stipulati a titolo oneroso, essi dovranno essere conformi alla normativa sui contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, di cui al D. Lgs n. 50/2016 (e successive modifiche). Infine, ciascuna delle Parti potrà designare uno o più referenti così da poter definire congiuntamente l’andamento dell’accordo stesso, verificando periodicamente la sua realizzazione.
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