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Fondo salva opere solo alle imprese in regola con il Durc

Le imprese sub-appaltatrici, sub-affidatarie e sub-fornitrici di imprese aggiudicatrici di lavori pubblici in stato di crisi, dovranno dimostrare di essere in regola con il pagamento dei contributi previdenziali
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Fondo salva opere solo alle imprese in regola con il Durc

Il decreto legge n. 101 del 3 settembre 2019, Misure urgenti per la tutela del lavoro e la risoluzione delle crisi aziendali (G.U. n. 207 del 4 settembre 2019), stabilisce che le imprese beneficiarie del Fondo salva opere, introdotto dal cd. Decreto Crescita (convertito nella legge n. 58 del 29 giugno 2019), dovranno essere in regola con il Durc.

A cosa serve il Fondo salva opere

Il Fondo salva opere, alimentato con un contributo dello 0,5% del valore del ribasso offerto dall’aggiudicatario delle gare di appalti pubblici di importo pari o superiore a 200mila euro, a base d’appalto, in caso di lavori, e a 100mila euro in caso di servizi e forniture, consente di coprire il 70% dei pagamenti a credito delle Pmi subappaltatrici, in caso di crisi dell’impresa aggiudicataria di un appalto. Si tratta in totale di 45,5 milioni di euro (12 per il 2019; 33,5 per il 2020).

Per accedervi, le imprese sub-appaltatrici, sub-affidatarie e sub-fornitrici di imprese aggiudicatrici di lavori pubblici in stato di crisi, dovranno dimostrare di essere in regola con il pagamento dei contributi previdenziali ai propri dipendenti. Le richieste di pagamento sono istruite in base alla documentazione fornita dai creditori, che testimonia la presenza effettiva del credito e il suo importo. L’amministrazione aggiudicatrice o il contraente generale, certifica l’esistenza e l’ammontare del credito dopo le opportune verifiche.

Le modifiche nel Decreto Crescita

Il decreto legge n. 101/2019 introduce anche modifiche al funzionamento del Fondo:

  • il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, dopo aver verificato la sussistenza delle condizioni di regolarità contributiva del richiedente attraverso il Durc, potrà  erogare le risorse anche in presenza di controversie giurisdizionali sui crediti che i beneficiari del Fondo vantano nei confronti dell’appaltatore. In caso di irregolarità , l’erogazione sarà  effettuata in favore degli enti previdenziali e assicurativi, compresa la cassa edile; 
  • l’accesso al Fondo sarà  possibile nel caso in cui il beneficiario abbia ottenuto, rispetto ai debiti contributivi e fiscali, una dilazione o rateizzazione del pagamento oppure abbia aderito a procedure di definizione agevolata.
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