È nato il primo centro italiano per accelerare l’innovazione in edilizia sostenibile,la decarbonizzazione, la
rigenerazione dell’ambiente costruito e la sostenibilità inclusiva. L’impresa sociale si chiama
Edera ed è stata costituita dall’
Associazione nazionale dei costruttori edili (Ance),
Redo Sgr, società benefit che gestisce investimenti immobiliari etici, e
Fondazione Housing Sociale, fondazione di scopo costituita da
Fondazione Cariplo per sviluppare progetti di edilizia privata sociale.
L’obiettivo dell’iniziativa è di
selezionare, sperimentare e diffondere soluzioni capaci di ridurre tempi, costi e impatto ambientale delle costruzioni. E soddisfare i bisogni delle persone su larga scala. Il progetto è parte da una
proposta di Thomas Miorin con il supporto di Fondazione Cariplo. A lui l’incarico di Ceo dell’impresa.
Il progetto di innovazione in edilizia sostenibile
Edera ambisce a rappresentare un punto di riferimento per lo sviluppo di iniziative volte a
migliorare la qualità, la sostenibilità e l’innovazione dell’intervento edilizio nei contesti urbani, con particolare attenzione al già costruito. Inoltre, vuole
offrire nuove prospettive a un tessuto di operatori che altrimenti difficilmente potrebbero accedervi.
Il progetto punta a portare
innovazioni radicali e profondi cambiamenti nel settore delle costruzioni. E mira a imprimere a questa trasformazione una funzione sociale e ambientale
, per creare città sostenibili, smart e inclusive; per abilitare processi di rigenerazione delle periferie su larga scala; e per portare
circolarità ed efficienza nelle componenti materiali e nei processi costruttivi.
In particolare, l’iniziativa si propone di aprire nuove rotte per la
riqualificazione profonda degli edifici in modo da raggiungere tre obiettivi: ridurre drasticamente bollette ed emissioni, riqualificare le periferie e rendere più produttivo il comparto delle costruzioni.
L’impresa sociale è in linea con gli
obiettivi del Recovery Fund e mira a valorizzare gli investimenti nella riqualificazione del patrimonio pubblico come una
nuova politica industriale per l’edilizia.
Gli obiettivi di Edera
Edera è stata fondata con lo scopo di
accelerare il cambiamento nel settore delle costruzioni, che negli ultimi decenni ha manifestato una resistenza all’innovazione. Il progetto nasce anche dalla constatazione che, per rispettare
i target al 2050 dell’Accordo di Parigi, non bastano gli incentivi. Ma è necessario
riqualificare di più (il mercato degli edifici da rigenerare ammonta a 16 milioni di abitazioni) e meglio. Inoltre, il settore va supportato per rispondere alla necessità di riqualificazione a condizioni accettabili dalle fasce più povere del mercato.
L’iniziativa vuole anche
attirare giovani e nuove competenze nelle costruzioni. Gli addetti del settore mostrano uno dei maggiori trend di invecchiamento in Europa, soprattutto in Italia. Mentre i giovani, che oggi sono lontani dalle costruzioni, potrebbero ridurre il forte gap sia in termini di risorse che di competenze. Ma l’impresa sociale si propone anche un altro obiettivo ambizioso.
Rendere la qualità, l’innovazione e il design nelle costruzioni accessibile a tutti. In controtendenza con il passato in cui questi elementi sono stati riservati a prodotti immobiliari di fascia alta.
Il progetto mira ad aprire il settore, che finora ha proceduto con lente innovazioni incrementali, a nuove possibilità di
“innovazioni disruptive”. Infine, Edera punta a promuovere un nuovo set di tecnologie e approcci nel settore, necessario per
accelerare il tasso di decarbonizzazione dell’ambiente costruito.
Le linee d’azione per l’innovazione in edilizia sostenibile
L’impresa sociale ha già identificato anche tre linee di azione. In primis,
creare un centro di competenza per identificare, sperimentare e diffondere processi di decarbonizzazione per la grande scala; e per accelerare e catalizzare processi di innovazione in edilizia e per un settore delle costruzioni più sostenibile.
Il secondo passo è
creare un ponte tra costruzioni e manifattura, che funga da intermediazione di mercato su specifici progetti di innovazione di interesse collettivo; che eroghi servizi di formazione e di supporto alla progettazione e all’implementazione; e che definisca e co-crei nuovi standard condivisi e aperti.
Infine, il terzo step è
aggregare domanda e market transformation, per lavorare simultaneamente sull’aggregazione e sull’orientamento di una nuova domanda e sulla costruzione di una nuova offerta.
L’iniziativa Energiesprong
Inoltre,
Edera coordinerà in Italia Energiesprong, un’iniziativa internazionale pluripremiata di ristrutturazione attraverso nuovi standard di costruzione e con un innovativo approccio finanziario. Il progetto abilita
soluzioni di nearly zero energy retrofit: riqualificazioni capaci di trasformare in pochi giorni di cantiere
edifici vecchi ed energivori in edifici a bolletta quasi zero, attraverso soluzioni di alta qualità preassemblate in fabbrica.
Energiesprong lavora con team indipendenti che
intervengono sul mercato creando una domanda di massa per deep retrofit ad alte prestazioni. Ciò permette di far emergere
soluzioni migliori, più economiche e appetibili in grado di garantire a tutti di vivere in una casa pronta per il futuro.
L’iniziativa è nata in
Olanda come programma di innovazione finanziato dal governo. Attualmente, i team Energiesprong operano anche in
Francia, nel
Regno Unito, in
Germania, negli
Stati Uniti. E ora anche in
Italia. La missione della rete internazionale Energiesprong è di rendere le costruzioni in grado di progettare, produrre e fornire retrofit a energia zero su larga scala.
I fondatori di Edera
“In questi anni abbiamo contribuito a creare e diffondere pratiche di edilizia sostenibile che vediamo applicate solo in selezionati progetti mentre un quarto delle emissioni è prodotto dalle nostre case. Con Edera vogliamo far emergere nuove soluzioni capaci di aumentare l’efficienza delle imprese per rendere la sostenibilità e la qualità più accessibili e inclusive”, ha affermato
Thomas Miorin, fondatore e amministratore delegato di Edera.
“Un’iniziativa che dimostra che la sostenibilità non è né una teoria indefinita, né un vincolo da sopportare. Costruire sostenibile dev’essere, già oggi, la nostra normalità e questa normalità rappresenta una grande opportunità di crescita e benessere per tutti”, ha dichiarato
Gabriele Buia, presidente dell’Ance e membro del consiglio di amministrazione di Edera.
“Fondazione Cariplo ha supportato la nascita di Edera per la sua intrinseca capacità di abilitare e al contempo accelerare i processi di riqualificazione urbana. In tal senso, Edera rappresenta un ulteriore tassello per continuare nel percorso avviato con l’housing sociale e per contribuire, anche attraverso nuove soluzioni tecnologiche, alla difesa dell’ambiente e delle componenti più fragili della comunità”, ha sottolineato
Sergio Urbani, Direttore Generale di Fondazione Cariplo.
“Vediamo in Edera un player capace di introdurre soluzioni sistemiche e replicabili, adatte ai bisogni di una domanda aggregata focus sulle periferie in cui l’attuale valore al m2 non consente margini per attivare processi di riqualificazione degli immobili e dei quartieri”, ha rimarcato
Fabio Carlozzo, Amministratore Delegato di Redo Sgr.
“Siamo in procinto di affrontare grandi piani di rigenerazione di quartieri pubblici e privati: il recupero del patrimonio esistente, in tempi contenuti e con il minor impatto sui residenti, risulta oggi sempre più strategico. Da questo punto di vista è fondamentale per FHS il contributo che Edera può dare nella ricerca di nuove soluzioni tecnologiche e di processo per la ristrutturazione di immobili abitati”, ha commentato
Giordana Ferri, Direttore Esecutivo di Fondazione Housing Sociale e membro del consiglio di amministrazione di Edera.
Qui, il sito del progetto.