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Digitalizzazione degli appalti, guida Anac all’interoperabilità delle piattaforme

Anac indica, passaggio per passaggio, come avverrà l’attuazione dell’ecosistema nazionale di e-procurement composto da piattaforme telematiche “certificate”
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Digitalizzazione degli appalti, guida Anac all’interoperabilità delle piattaforme

L’Autorità Nazionale Anti-Corruzione (Anac) ha pubblicato un documento in cui è indicato, passaggio per passaggio, come avverrà l’attuazione dell’ecosistema nazionale di e-procurement, secondo quanto indicato nel Codice dell’amministrazione digitale (d.lgs. 82/2005), che delinea l’ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale (e-procurement), composto da piattaforme telematiche “certificate”, che assicurano l’interoperabilità dei servizi svolti (articolo 22) e la confluenza delle informazioni sulla Banca dati nazionale dei contratti pubblici dell’Anac.

La digitalizzazione degli appalti

Tutte le gare transitano attraverso le piattaforme abilitate, pertanto le stazioni appaltanti non dotate di una propria piattaforma devono avvalersi di quelle messe a disposizione da altre stazioni appaltanti. L’esigenza di “definire le modalità per digitalizzare le procedure per tutti gli appalti pubblici e concessioni e definire i requisiti di interoperabilità e interconnettività”, è tra gli obiettivi più rilevanti del Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza (Pnrr).

Conseguentemente, il nuovo Codice degli Appalti dedica alla digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti pubblici un’intera sezione (articoli 19-36), in cui sono stabiliti i principi e i diritti digitali sottesi alla partecipazione alle gare pubbliche, tra cui quello dell’unicità dell’invio, secondo cui ciascun dato deve essere fornito dal suo possessore una sola volta a un solo sistema informativo (articolo 19).

La Banca Dati Anac e il Fascicolo Virtuale dell’Operatore Economico

Nell’ecosistema dell’e-procurement è centrale la Banca Dati Anac e, con essa, il Fascicolo Virtuale dell’Operatore Economico, già operativo, nonché l’Anagrafe dell’Operatore Economico. Il Fascicolo virtuale è utilizzato per accertare, in capo agli operatori economici, il possesso dei requisiti generali e speciali. Anac assicura la pubblicità legale degli atti riportati sul portale istituzionale, nonché dei dati relativi ai singoli appalti, incluso l’elenco degli operatori economici invitati.

Tali strumenti dovranno assicurare il raggiungimento degli obiettivi della digitalizzazione:

  • semplificare e velocizzare tutte le fasi del ciclo di vita dei contratti,
  • qualità e tempestività dei dati raccolti,
  • maggiore trasparenza e condivisione delle informazioni,
  • attuazione del principio di unicità dell’invio e del luogo di prima pubblicazione,
  • monitoraggio tempestivo del mercato e prevenzione di fenomeni distorsivi.

La digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti prevede un’unica modalità per la gestione dei contratti in tutte le fasi e un unico invio delle informazioni, tramite l’uso di procedure automatizzate e l’Anagrafe degli O.E. partecipanti agli appalti.
I servizi abilitanti riguardano:

  • 39k stazioni appaltanti,
  • 61M di contratti x oltre 3.000 miliardi € dal 2007,
  • 250k imprese 150k centri di costo,
  • 450k utenti.

Il Fascicolo Virtuale dell’operatore economico è lo strumento per l’accesso alle informazioni riguardanti un operatore economico che sono utili ai fini della verifica del possesso dei requisiti per la partecipazione agli appalti pubblici. La verifica dei requisiti con il FVOE comprende requisiti generali e speciali.

I requisiti di carattere generale riguardano l’idoneità morale e la correttezza dell’azione dell’impresa e dei suoi vertici e sono validi per tutte le tipologie di appalto. Il mancato possesso comporta l’esclusione dell’offerta. Tali requisiti devono essere posseduti da tutti i componenti del concorrente e devono essere mantenuti nel corso dell’esecuzione del contratto. La certificazione utile alla comprova del requisito è tipicamente rilasciata dalla pubblica amministrazione.

I requisiti di carattere speciale sono definiti dalla stazione appaltante in relazione al tipo di prestazione richiesta dal bando e tipicamente diversificati per i membri del concorrente; negli appalti di lavori di importo superiore a € 150.000 sono assorbiti dall’attestato di qualificazione.

Il percorso di attuazione del sistema di e-procurement

A luglio 2023, entra in vigore del decreto legislativo che attua tutte le disposizioni della legge delega sulla riforma del codice dei contratti pubblici.
A novembre 2023, entra in vigore il regolamento e-forms per pubblicazioni e TED per la qualificazione delle stazioni appaltanti.
A gennaio 2024, il Sistema Nazionale di eProcurement entra in pieno funzionamento con la definizione dei provvedimenti attuativi (processi, dati, modalità, regole tecniche, tempi) e lo sviluppo dei servizi abilitanti per:

  • gestione digitale del ciclo di vita degli appalti,
  • fascicolo virtuale dell’operatore economico,
  • anagrafe degli operatori economici coinvolti,
  • anagrafe unica delle stazioni appaltanti,
  • pubblicità a livello nazionale e comunitario,
  • trasparenza o Sviluppo e integrazione delle piattaforme digitali di approvvigionamento certificate da AgID.
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