Decreto Semplificazioni e appalti: in arrivo le norme per accelerare i cantieri
Sul sito dell’Ance è partito, lo scorso 15 maggio, il countdown in attesa del Decreto Semplificazioni. Un’iniziativa, non priva di polemica, nata in seguito alla cancellazione delle norme sull’accelerazione delle procedure per le opere pubbliche dal Decreto Rilancio.
Decreto Semplificazioni in GU a fine maggio
Norme che erano presenti in bozza ma sono state appunto eliminate in fase di varo definitivo. Ma che, stando a quanto dichiarato dalla Ministra delle Infrastrutture, Paola De Micheli, confluiranno nel Decreto Semplificazioni. Con delle tempistiche strette e certe. La Ministra ha infatti garantito la pubblicazione del Decreto in GU in 15 giorni. Da qui, il conto alla rovescia dell’Associazione Nazionale dei costruttori.
Lo sdegno dell’Ance
In un comunicato diffuso, l’Ance ha ribadito, a nome delle imprese edili, di non essere più disposta a tollerare ulteriori rinvii o ritardi. Azione, queste, che si riflettono pesantemente sulla tenuta economica e sociale del nostro Paese.
“Ogni giorno perso per semplificare e snellire le procedure e le norme che ci impediscono di lavorare e di crescere – ha dichiarato il Presidente dell’Ance, Gabriele Buia – diventa un ritardo inaccettabile per cittadini e imprese che, invece di misure assistenzialistiche che non producono nulla, hanno bisogno di lavoro, sicurezza e opportunità di crescita.”
Oice: basta perdere tempo
Anche l’Oice si unisce al coro. L’Associazione delle società di ingegneria e architettura aderente a Confindustria, chiede alla Ministra De Micheli di “non perdere altro tempo”. Ribadendo la necessità di rilanciare il settore snellendo procedure e dando liquidità alle imprese.
Per il Presidente Gabriele Scicolone il mancato inserimento delle norme sugli appalti nel Decreto Rilancio ha gettato tutta la filiera nello sconforto. “Ed è stato interpretato da più parti come una disattenzione nei confronti di un comparto tanto importante.”
L’Oice sottolinea come le norme che erano previste nella bozza del decreto rilancio erano e rimangono fondamentali.
“Perché- spiega Scicolone- soltanto accelerando sugli investimenti in opere pubbliche, attraverso misure come quelle che sono state messe a punto, ma anche con ulteriori disposizioni tese a sburocratizzare procedimenti amministrativi e a eliminare inutili balzelli a carico degli operatori economici, la nostra economia potrà sollevarsi nei prossimi mesi, ovviamente con le pubbliche amministrazioni pienamente operative. Sarebbe come affrontare il Dopo-guerra senza Piano Marshall!”
Le norme attese nel Decreto Semplificazioni
Quali sono le norme, cancellate dal Decreto Rilancio e ora attese nel Decreto Semplificazioni? Si tratta sostanzialmente di una serie di modifiche al codice dei contratti, molto circoscritte e puntuali. E volte a tutelare le imprese dalle conseguenze del Covid-19, assicurando un livello minimo di liquidità per i lavori in corso e per quelli da appaltare nei prossimi mesi.
Tra le misure vi è, ad esempio, l’anticipazione elevata al 30% (invece che al 20%) e la cauzione provvisoria dimezzata all’1% (con possibilità per la stazione appaltante di incrementarla all’1,5% o abbassarla ulteriormente allo 0,5%).
Nel pacchetto era presenta anche una norma che consentiva la monetizzazione e liquidazione di tutte le lavorazioni eseguite dall’impresa nei lavori interrotti dal coronavirus.

