Il Decreto Prezzi del MiTE arriva in Gazzetta Ufficiale

Il tanto atteso Decreto Prezzi è stato finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Tutti gli operatori del settore lo attendevano perché fissa definitivamente i prezzi di tante categorie di prodotti coperti dai vari bonus edilizi.
Nato con l’intendimento di effettuare una “operazione di trasparenza”, da parte del Ministero della Transizione ecologica, il suo iter di approvazione non è stato altrettanto agevole. Rimasto sotto la lente Corte dei conti, si dava ormai per perso. Ma, finalmente, è riapparso ed assume ora valore di legge dello Stato, confermando nel merito, tutte le novità che erano state già anticipate nelle scorse settimane.
Il contenuto del Decreto Prezzi
Il Decreto (D.M. 14/02/2022, n. 75) è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 63 del 16 marzo 2022. Previsto dal Decreto Antifrodi (D.L. 157/2021) e successivamente dalla Manovra di bilancio, il Decreto del MiTE definisce i “costi massimi specifici agevolabili” per alcune tipologie di beni necessari per l’esecuzione degli interventi agevolabili tramite detrazione fiscale (o cessione o “sconto sul corrispettivo”).
Pur mantenendo invariati i massimali per ciascuna tipologia di intervento, così come definiti dal Decreto Rilancio o dalle altre norme di settore applicabili, tenendo altresì fermi gli importi definiti dai prezzari, il decreto pone un vincolo alle attività di asseverazione della congruità delle spese per gli interventi, in relazione alla fornitura dei beni.
La misura è volta a limitare l’aumento dei prezzi per materiali e prestazioni che, negli ultimi mesi, è divenuto difficilmente controllabile, prestando il fianco alle speculazioni delle imprese esecutrici e dei fornitori. Si è comunque tenuto conto dell’incremento delle materie prime e dell’inflazione: i prezzi sono aumentati almeno del 20%.
Annualmente, il Ministero aggiornerà gli importi previsti nel decreto, tenendo conto dell’attività di monitoraggio svolta da ENEA sull’andamento delle azioni di cessione del credito e di sconto sul corrispettivo, nonché la variazione dei prezzi di mercato.
Il provvedimento normativo contiene 5 articoli e l’allegato A che indica i costi massimi specifici, ovvero al netto di IVA, prestazioni professionali, opere relative all’ installazione e alla manodopera per la messa in opera dei beni.
Attenzione all’IVA
Particolare attenzione merita un passaggio del testo: “i costi esposti in tabella si considerano al netto di Iva, prestazioni professionali, opere relative alla installazione e manodopera per la messa in opera dei beni”. Questi elementi, quindi, restano fuori dai massimali.
Nelle prime bozze del provvedimento c’era l’ipotesi di rendere i costi indicati nelle tabelle onnicomprensivi di qualunque ulteriore elemento. Questa opzione, nel testo definitivo, non è stata accolta.
L’entrata in vigore
Il decreto entrerà in vigore dopo 30 giorni dalla pubblicazione. I tecnici coinvolti nelle attività di asseverazione dovranno tenere conto di tali costi massimi a partire dal 15/04/2022 ed esclusivamente in relazione agli interventi per i quali la richiesta del titolo edilizio, ove necessario, sia stata presentata successivamente alla data di entrata in vigore.
Il decreto, quando entrerà in vigore, diventerà il punto di riferimento per tutte le asseverazioni di lavori di efficientamento energetici (ex art. 121, comma 2, del Decreto Rilancio). Oltre questi valori, non sarà possibile ottenere le detrazioni, in quanto non ci sarà alcuna alternativa al decreto del Mite, salvo gli interventi non ricompresi nell’allegato A: in quest’ultimo caso per l’asseverazione di congruità saranno utilizzati i prezzari regionali, i listini delle Camere di commercio o i prezzari della casa editrice Dei.
Durante la fase transitoria, ovvero fino all’entrata in vigore del nuovo decreto, bisogna utilizzare i vecchi riferimenti di prezzo e depositare un titolo edilizio entro il prossimo 14 aprile. Solo il 15 aprile, ovvero a 30 giorni dalla pubblicazione, il provvedimento entrerà in vigore e si applicherà a tutti gli interventi con i nuovi prezzari.