Edilizia

Decreto fonti rinnovabili RED II, tutte le novità

Il Decreto sulle fonti rinnovabili RED II è entrato in vigore il 15 dicembre 2021 e mette in atto la Direttiva UE 2018/2001 che promuove l’uso dell’energia da fonti rinnovabili. Vediamo tutte le novità per l’efficienza energetica degli edifici
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Decreto fonti rinnovabili RED II, tutte le novità

Il Decreto fonti rinnovabili RED II attua la Direttiva UE 2018/2001 che promuove l’uso dell’energia da fonti rinnovabili. Nel focus qui di seguito, targato Logical Soft, si evidenziano le principali novità.

Tutto parte dalla Direttiva Comunitaria 2001/2018 emessa dal Parlamento e dal Consiglio Europei. La Direttiva, meglio nota con l’acronimo RED II, ha come titolo “promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili” e fa parte del pacchetto di misure noto come “Clean Energy for all Europeans package“. Il suo obiettivo è quello di avviare i Paesi dell’Unione Europea a una transizione energetica green.

Il D.Lgs “RED II” n. 199/2021 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 novembre 2021 ed è entrato in vigore il 15 dicembre. È necessario, tuttavia, attendere ulteriori sei mesi dalla pubblicazione per poterlo adottare pienamente.

Decreto RED II, nuovi obblighi e semplificazioni per l’edilizia

È fondamentale fin da ora, soprattutto per chi opera nel comparto energetico e per chi si occupa di efficientamento degli edifici, avere ben chiare le nuove direttive. In particolare per i progettisti energetici è fondamentale scegliere da subito software dedicati alla progettazione sostenibile, alle fonti rinnovabili, agli edifici nZEB, software come TERMOLOG.

D’altra parte, le misure incluse nel Decreto Fonti rinnovabili toccano tematiche di assoluta attualità, introducono nuovi obblighi ma anche semplificazioni burocratiche per il settore dell’edilizia. Citiamo ad esempio gli incentivi alle rinnovabili elettriche e ai biocarburanti, la promozione del riscaldamento ottenuto da FER e del teleriscaldamento, le norme per l’autoconsumo e per l’installazione di impianti, fino all’impiego dei proventi delle aste della CO2 per coprire gli oneri di bolletta.

Abbiamo quindi di fronte un provvedimento destinato ad avere notevoli effetti sul mercato e importanti ricadute per tutti gli attori del mercato edilizio.

La prima novità del decreto: il 60% dei consumi degli edifici coperti da rinnovabili

La prima novità da sottolineare riguarda gli edifici di nuova costruzione o oggetto di ristrutturazione, con titolo abilitativo presentato dal 13/06/2022. Per questi immobili, seppure con qualche eccezione, il 60% dei consumi previsti per climatizzazione invernale ed estiva e per ACS deve essere coperta da fonti energetiche rinnovabili. La percentuale sale al 65% per gli edifici pubblici.

Quali sono invece le novità previste per i titoli abilitativi, il fotovoltaico e le aree destinate all’installazione degli impianti?

Per approfondimenti sulle novità del Decreto fonti rinnovabili RED II clicca qui

Autore Fabrizio Dellachà, Logical Soft

 

Fabrizio Dellachà
Ingegnere Edile/Architetto, laureato presso l’Università degli Studi di Pavia, svolge l’attività di libero professionista, è CTU presso il foro Alessandrino e si dedica alle tematiche energetiche, all’impiantistica, alle fonti rinnovabili ed alla sostenibilità in edilizia.

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