Edilizia

Impazza la crisi abitativa in tutta Europa a causa degli alti costi di costruzione e il difficile accesso al credito

Poca manodopera qualificata e burocrazia complessa: per la prima volta da 50 anni i problemi attanagliano tutti e 27 gli Stati Membri. Sei proposte per il Piano casa europeo
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Impazza la crisi abitativa in tutta Europa a causa degli alti costi di costruzione e il difficile accesso al credito

Le cause della crisi abitativa in tutta Europa sono l’aumento dei costi di costruzione, la burocrazia, la carenza di manodopera qualificata e le difficoltà di accesso al credito. In molte Regioni, soprattutto nei grandi centri urbani, la crescita demografica, l’invecchiamento della popolazione e la scarsità di alloggi stanno spingendo i prezzi verso l’alto, rendendo difficile garantire abitazioni adeguate, sostenibili e accessibili.

La Federazione dell’Industria Europea delle Costruzioni (Fiec) ha pubblicato il 16 dicembre 2024 un position paper per illustrare la propria posizione sul Piano casa europeo, con le possibili soluzioni alla crisi abitativa che è diventata una vera e propria emergenza europea: per la prima volta da più di 50 anni, infatti, il problema della casa accomuna tutti e 27 gli Stati membri.

Crisi abitativa in Europa: le proposte di Fiec e Ance

Il documento, alla cui stesura l’Ance ha partecipato attivamente, propone un percorso per creare le condizioni per una rapida attuazione di piani nazionali, anche considerando l’intenzione, espressa dalla nuova Commissione Ue di presentare, entro la fine di febbraio 2025, un Piano europeo per gli alloggi a prezzi accessibili (European Affordable Housing Plan).

Le principali proposte avanzate da Fiec e Ance, con le priorità del settore delle costruzioni europeo, riguardano:

  1. coordinamento e semplificazione: creare regole e processi più semplici a livello europeo e nazionale per ridurre i costi di costruzione e accelerare i tempi di edificazione;
  2. investimenti pubblici e privati: facilitare l’accesso a fondi Ue e ridurre le regole prudenziali per mobilitare maggiori investimenti privati;
  3. sostegno ai giovani e alle famiglie: migliorare l’accesso ai mutui e adottare misure fiscali agevolative, come aliquote IVA ridotte per la vendita di case a prezzi accessibili;
  4. digitalizzazione e innovazione: potenziare la produttività del settore delle costruzioni attraverso tecnologie avanzate, prefabbricazione e intelligenza artificiale;
  5. sostegno alla manodopera: investire nella formazione e riqualificazione dei lavoratori per attrarre più giovani nel settore edile;
  6. nuova governance Ue: creare una Task Force sull’edilizia accessibile e un’Alleanza Europea per la Casa, con incontri periodici tra stakeholder per monitorare e migliorare la situazione abitativa.

Infine, viene sottolineata la necessità di un piano coordinato tra l’Ue e gli Stati membri per incentivare politiche abitative sostenibili e promuovere la crescita economica legata al settore edilizio a contrasto della crisi abitativa.

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