L’
Anac, Autorità Nazionale Anticorruzione, ha pubblicato il
rapporto quadrimestrale sui contratti pubblici relativo al periodo settembre-dicembre 2020. Le analisi del documento sono state effettuate sulla base dei dati presenti nella Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (BDNCP) aggiornati al 7 giugno 2021. Tutti i numeri fanno riferimento alle
procedure di affidamento (bandi e inviti di importo a base di gara pari o superiore a 40.000 euro)
“perfezionate”. Per le quali cioè è stato pubblicato un bando (nel caso di procedure aperte) o è stata inviata una lettera di invito (nel caso di procedure ristrette o negoziate). Oppure, è stata manifestata la volontà di affidare l’appalto (per gli affidamenti diretti). Il
quadro è positivo: rispetto al quadrimestre precedente, nell’ultima parte dell’anno si registra un
incremento complessivo in termini di numero di procedure di affidamento e di valore.
Anac e le procedure di affidamento
Da settembre a dicembre 2020, in termini di valore si rilevano
4,4 miliardi di euro complessivi di incremento. Frutto di una composizione eterogenea di variazioni nel settore ordinario: ad un sensibile rallentamento della componente Forniture (-5,6 miliardi) che nel periodo precedente rappresentava il 40% del totale, fa da contraltare un
incremento dei Lavori (+4,4 miliardi) e dei Servizi (+3,8 miliardi).
Per quanto concerne il
numero di procedure, ecco un
incremento significativo, rispetto ai valori registrati nel quadrimestre centrale del 2020, per
tutte le tipologie (Lavori, Servizi e Forniture) nel settore ordinario. Sostanziale stabilità, invece,
nei settori speciali. I CIG ordinari perfezionati sono stati 69.476 così suddivisi: 21.992 nelle Forniture, 22.417 nei Lavori e 25.067 nei Servizi. I CIG speciali sono stati 7.902. Ecco la suddivisione: 2.457 nelle Forniture, 1.527 nei Lavori e 3.918 nei Servizi. Il numero complessivo, dunque, arriva a
77.378 CIG perfezionate.
La distribuzione geografica
Per quanto concerne la
distribuzione geografica delle procedure di affidamento, dopo i numeri dell’Osservatorio regionale centrale (13.993 CIG per un importo di oltre 30 miliardi di euro), a
far la parte del leone è la Lombardia. In questo caso, le CIG nel quadrimestre considerato sono state 10.422 (13,5% del totale) per un importo complessivo che supera abbondantemente i 7 miliardi di euro. A seguire, ecco il Lazio (5.063 CIG, 6,5% del totale, importo di quasi 4 miliardi e 100 milioni) e il Veneto (4.499 CIG, 5,8% del complessivo, oltre 2 miliardi e 500 milioni di importo).
Fanalino di coda in questa speciale classifica è
il Molise, con sole 310 CIG concluse (0,4%) e un importo di 100 milioni di euro. Appena sopra ecco la Valle d’Aosta, con 528 CIG (0,7%) per somme pari a circa 110 milioni di euro.
Tipologia delle stazioni appaltanti
Altro dato interessante
, la distribuzione delle procedure per tipologia di stazioni appaltanti. Tra settembre e dicembre 2020 i
Comuni hanno perfezionato ben 24.224 CIG per un importo di oltre 7 miliardi e mezzo di euro. Molto staccate le CIG delle aziende del
Servizio Sanitario Nazionale: 8.893 per un importo di oltre 5 miliardi di euro. Sempre nello stesso ambito, ecco le 4.241 CIG perfezionate dalle
Aziende Ospedaliere, Universitarie e Policlinici: più di 1 miliardo e 700 milioni l’importo. Spiccano, poi, i numeri delle Province e delle Regioni. Le prime hanno concluso 2.948 CIG per un importo complessivo di oltre 1 miliardo e 170 milioni. Le seconde, invece, hanno portato a compimento 2.367 CIG: importo totale di 4 miliardi e 204 milioni di euro.
Complessivamente, le CIG perfezionate nel quadrimestre settembre-dicembre 2020 hanno fruttato oltre
69 miliardi e 700 milioni di euro.
Contratti pubblici, la scelta del contraente
L’analisi comparata per procedura di
scelta del contraente mostra un significativo
incremento per le
procedure negoziate senza previa pubblicazione del bando (29.277, +7,4% rispetto al 2019) e
affidamenti diretti (25.115, +156,6%), nei settori ordinari. Dalla comparazione tra il quadrimestre 2019 e quello 2020, per i settori speciali, il maggior aumento viene rilevato, in termini di importo, per la
procedura ristretta (utilizzata prevalentemente negli appalti del settore ferroviario di cui si è già detto). Qui l’aumento è addirittura del
2.174,6%, passando da 342 milioni a 7 miliardi e 800 milioni circa. In termini di numerosità, si osserva una rilevante crescita degli affidamenti diretti: da 1.023 a 1.823, +78,2%.
Rapporto Anac contratti pubblici settembre-dicembre 2020