Edilizia

Piano Casa: il MIT avvia la consultazione pubblica

Il confronto istituzionale lanciato dal Ministero punta alla revisione del Testo Unico, coinvolgendo operatori ed enti a contribuire entro il 21 febbraio a una riforma strutturale dell’edilizia
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Piano Casa: il MIT avvia la consultazione pubblica

Proseguendo l’iter di semplificazione e “sburocratizzazione” delle pratiche edilizie, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha avviato un’importante consultazione pubblica finalizzata alla semplificazione normativa in materia di edilizia e costruzioni: l’iniziativa, strettamente collegata alle recenti Linee guida pubblicate, si inserisce nel più ampio contesto del “Piano Casa” e punta alla revisione organica del Testo Unico dell’Edilizia (D.P.R. n. 380/2001), con l’obiettivo di razionalizzare le disposizioni vigenti e favorire la ripresa del comparto edile.

La nota del Ministero

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti apre il confronto sulla semplificazione normativa in materia edilizia. Nell’ambito del Tavolo Piano Casa, prende il via una consultazione pubblica per raccogliere contributi dagli operatori del settore. “Con questa iniziativa – spiega una nota del MIT pubblicata sabato 1° febbraio sul proprio sito ufficiale – vogliamo acquisire proposte utili al riordino del Testo Unico dell’Edilizia”. Per agevolare l’analisi, sono stati individuati 20 temi prioritari, da cui partirà la revisione della disciplina.

Gli stakeholder potranno selezionare fino a tre argomenti, segnalando criticità e soluzioni. “L’obiettivo – si legge ancora nella nota – è costruire una riforma più chiara ed efficace”. La consultazione si chiuderà il 21 febbraio, data entro cui gli interessati potranno far pervenire i propri contributi per un sistema normativo più moderno e funzionale.

I temi prioritari

Per rendere più efficace l’analisi delle proposte, il Ministero ha definito 20 temi chiave su cui basare la riforma. Gli stakeholder potranno contribuire selezionando fino a tre argomenti prioritari, evidenziando criticità e possibili soluzioni. Ecco i 20 temi prioritari:

  1. Inquadramento dei vincoli derivanti dalla disciplina statale in rapporto alle competenze regionali alla luce della riforma del titolo V;
  2. Semplificazione normativa tra normativa primaria, secondaria e regionale;
  3. Riordino e revisione delle tipologie di intervento edilizio (edilizia libera, manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, nuova costruzione, ristrutturazione urbanistica);
  4. Revisione della disciplina della demo-ricostruzione tra la disciplina edilizia e urbanistica;
  5. Razionalizzazione dei titoli abilitativi relativi a ciascuna delle tipologie di intervento edilizio;
  6. Semplificazioni procedurali per il rilascio o la formazione dei titoli abilitativi (coordinamento tra diverse amministrazioni competenti, tempi del procedimento, esito del procedimento in relazione anche al silenzio assenso);
  7. Definizione delle diverse tipologie di difformità (assenza titolo, totale difformità variazione essenziale parziale difformità e tolleranze);
  8. Distinzione tra procedure e titoli abilitanti l’intervento ovvero in sanatoria;
  9. Semplificazione della disciplina in materia di cambi di destinazione d’uso (fattispecie e procedimento) in relazione alle diverse tipologie di immobili e zone territoriali omogenee;
  10. Stato legittimo immobiliare e relativi titoli legittimanti;
  11. Individuazione di strutture di supporto ai Comuni nell’ambito dello svolgimento delle funzioni in materia edilizia;
  12. Normative tecniche delle costruzioni;
  13. Aggiornamento della disciplina in materia di costruzioni e coordinamento con la disciplina edilizia;
  14. Coordinamento della disciplina edilizia e urbanistica;
  15. Digitalizzazione delle procedure, istituzione dell’anagrafe e del fascicolo digitale delle costruzioni e interoperabilità delle banche dati;
  16. Rigenerazione urbana;
  17. Razionalizzazione della disciplina relativa alla gestione di immobili abusivi;
  18. Semplificazione della disciplina delle sanzioni;
  19. Razionalizzazione delle agevolazioni tributarie in caso di interventi abusivi;
  20. Coordinamento normativo della disciplina del Testo unico con la disciplina secondaria sulle definizioni.

Una stagione di riforme per rilanciare il settore edilizio

Dopo i primi chiarimenti operativi relativi al cosiddetto “Decreto Salva Casa”, il MIT ha ufficializzato l’avvio della consultazione aperta a tutti gli attori del settore: istituzioni, enti locali, ordini professionali, imprese e operatori del comparto edilizio.

La finalità è quella di raccogliere contributi e proposte su venti tematiche strategiche individuate dal Ministero, che costituiranno il nucleo centrale della delega per la riforma del Testo Unico.

L’iniziativa rappresenta un passaggio cruciale per affrontare le criticità normative che oggi ostacolano l’attività edilizia, con particolare attenzione agli interventi di ristrutturazione e rigenerazione urbana. La consultazione, aperta fino al 21 febbraio, consentirà di individuare soluzioni concrete per semplificare le procedure amministrative e garantire maggiore certezza del diritto per cittadini e imprese.

Consultazione pubblica Piano Casa: partecipazione e ambiti di intervento

I soggetti interessati potranno esprimere le proprie osservazioni selezionando un massimo di tre tematiche prioritarie tra quelle proposte dal MIT. In relazione a ciascuna tematica, sarà possibile segnalare le principali criticità riscontrate nella prassi applicativa e proporre soluzioni operative.

I contributi raccolti saranno esaminati nell’ambito del Tavolo “Piano Casa” e costituiranno la base per l’elaborazione della riforma. L’iniziativa rientra nell’ambito del Tavolo Piano Casa e rappresenta la base di partenza per la revisione del Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia.

Al termine della fase di consultazione, le proposte raccolte saranno analizzate e integrate nel disegno di legge delega che definirà i principi cardine della revisione normativa. La riforma del Testo Unico dell’Edilizia si configura, dunque, come un tassello fondamentale di un più ampio processo di semplificazione e rilancio del settore, volto a garantire maggiore efficienza e competitività al comparto delle costruzioni.

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