Codice Appalti e PNRR: via libera ai correttivi e alle misure emergenziali

Il CdM, riunitosi il 23 dicembre 2024 sotto la presidenza di Giorgia Meloni, ha messo ancora una volta all’ordine del giorno i delicati e caldissimi temi del PNRR e del Codice Appalti. In tal senso, il Consiglio dei Ministri a fine giornata ha dato il via libera a due provvedimenti chiave:
- un decreto-legge con misure organizzative urgenti per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR);
- disposizioni integrative e correttive al Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. n. 36/2023).
CdM 23 dicembre 2024: l’intervento sul nuovo Codice degli Appalti
Il nuovo testo del Codice Appalti, recepisce i pareri espressi dal Consiglio di Stato, dalla Conferenza Unificata e dalle competenti Commissioni parlamentari, punta a ottimizzare l’efficienza delle procedure di gara, eliminando strozzature burocratiche e riducendo i tempi di attuazione degli interventi pubblici.
Si tratta di un intervento normativo atteso da tempo dagli operatori del settore. In tal senso si auspicano infatti maggiore chiarezza nell’applicazione delle regole e una riduzione delle incertezze interpretative che spesso ostacolano l’avvio e la conclusione delle gare d’appalto.
Le richieste di operatori e amministrazioni, i dubbi della Cgil
L’intervento rappresenta un’importante risposta alle richieste degli operatori economici e delle amministrazioni locali, che da tempo segnalano la necessità di una maggiore stabilità normativa per poter pianificare e gestire gli investimenti con maggiore sicurezza.
Nonostante alcuni miglioramenti, il giudizio della Cgil sul nuovo Codice Appalti resta negativo. Alessandro Genovesi, responsabile nazionale per la Contrattazione inclusiva, sottolinea come, pur essendo state eliminate alcune norme contestate e introdotte correzioni richieste, persistono criticità rilevanti. Tra le principali preoccupazioni figurano la riduzione delle tutele salariali, contrattuali e di sicurezza per i lavoratori negli appalti di servizi e forniture.
Positivo lo stralcio delle norme sui contratti collettivi comparativamente più rappresentativi e l’inserimento dell’obbligo di rispetto dei Ccnl edili con codici Cnel/Inps, ma restano irrisolte altre questioni cruciali. La Cgil contesta le equivalenze automatiche tra contratti non omogenei, l’abolizione dell’obbligo di applicare lo stesso Ccnl tra appaltatori e subappaltatori e il rinvio a decreti ministeriali per definire scostamenti marginali nelle tutele.
CdM 23 dicembre 2024, accelerazione sul PNRR: il Dl per la sua attuazione
Il decreto-legge per l’attuazione del PNRR introduce misure organizzative specifiche, mirate a superare le criticità emergenti nei processi di realizzazione degli interventi previsti dal Piano. Tra le principali misure si segnalano:
- l’ottimizzazione dei flussi di comunicazione tra le diverse amministrazioni coinvolte;
- l’implementazione di strumenti di monitoraggio avanzati;
- la definizione di responsabilità chiare per ciascun attore della filiera.
L’obiettivo è garantire il rispetto delle scadenze europee e la massima efficienza nell’utilizzo delle risorse disponibili.
I fondi, la sesta rata e gli obiettivi
L’approvazione dei provvedimenti rappresenta un segnale chiaro di impegno da parte del Governo nel portare avanti le riforme necessarie per l’attuazione del PNRR. Tuttavia l’attesa degli operatori del settore resta alta, soprattutto per quanto riguarda la pubblicazione dei testi definitivi in Gazzetta Ufficiale e le relative linee guida applicative.
Ricordiamo che proprio ieri l’Italia ha incassato la sesta rata Pnrr pari a 8,7 miliardi di euro in quanto Bruxelles ha ritenuto raggiunti i 39 obiettivi da centrare entro il 30 giugno 2024, distinti in 23 milestone e 16 target. Le risorse pagate ieri vanno ad aggiungersi ai 114 miliardi già incamerati, portando in totale il contatore dei fondi a 122,7 miliardi, pari al 63% del totale messo a disposizione dal Recovery Plan.
CdM 23 dicembre 2024: le altre misure
Il Consiglio dei Ministri ha inoltre approvato altre misure:
- Decreto Legge in materia di cultura: È stato approvato un decreto legge che introduce misure urgenti per il settore culturale. In questo modo si punta a sostenere e promuovere le attività culturali in Italia.
- Disegno di Legge sulle Piccole e Medie Imprese (PMI): È stato avviato l’esame di un disegno di legge dedicato alle PMI. L’obiettivo è quello di favorire la crescita e la competitività di queste imprese nel contesto economico attuale.
- Autorizzazione al reclutamento nelle Pubbliche Amministrazioni: È stato confermato il DPCM del 17 dicembre 2024, che autorizza il reclutamento e l’assunzione di personale a tempo indeterminato in varie pubbliche amministrazioni. Lo scopo è quello di garantire un adeguato funzionamento dei servizi pubblici.
Questi provvedimenti riflettono l’impegno del Governo nel sostenere la cultura e le piccole imprese, oltre a garantire il potenziamento delle risorse umane nelle pubbliche amministrazioni.