Edilizia
Caro prezzi e crisi energetica: Ance spiega il rischio chiusura per i cantieri
Il Presidente Buia chiede un incontro con il premier Draghi per discutere delle misure da introdurre per il contenimento dei costi
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Un incontro urgente con il Premier Draghi per discutere della grave crisi economica dovuta al caro prezzi. Crisi energetica e caro prezzi che stanno attanagliando famiglie e imprese. Concetti ribaditi anche nel corso dell’audizione in videoconferenza, presso le Commissioni riunite Ambiente e Attività produttive della Camera sul DL 17/2022 recante “misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali”. E’ l’Ance a lanciare il grido d’allarme su una situazione definita “ormai fuori controllo”. Soprattutto per quanto concerne l’ambito delle costruzioni e le opere in corso. Costi alle stelle, produzioni rallentate e materiali irreperibili. Non è un rischio futuro ma una brutta e ineluttabile realtà: i cantieri stanno chiudendo.
Crisi energetica, Ance e Pnrr: i cantieri non possono andare avanti
Il Presidente Ance, Gabriele Buia, alla luce del peggioramento delle condizioni del mercato delle ultime settimane, non usa certo giri di parole. “Non possiamo più attendere: scarseggiano materiali e gli impianti di produzione stanno chiudendo. Occorrono subito misure per calmierare i prezzi e compensare i maggiori costi sostenuti dalle imprese”. Il rischio? “I cantieri del Pnrr anche per carenza di materie di prime si fermeranno tutti” profetizza Buia. Preoccupazioni che arrivano da imprese e professionisti di ogni parte d’Italia, da Nord a Sud. “Emergenze che le misure varate finora non possono in alcun modo arginare”, continua il Presidente dei costruttori. Negli ultimi giorni, infatti, i prezzi dei materiali di costruzione che già erano pressoché raddoppiati nell’ultimo anno sono ulteriormente schizzati. In particolare, risultano ormai praticamente irreperibili se non a costi insostenibili bitume, acciaio e alluminio e tanti altri ancora.Gas e carburante
A peggiorare ulteriormente le cose, l’enorme rialzo di gas e carburante. Una crisi energetica che sta mettendo in ulteriore difficoltà i trasporti e la gestione delle consegne. Ecco perché Gabriele Buia chiede un incontro urgente al Presidente Draghi per salvare il Pnrr. “E’ chiaro a tutti che in assenza di contromisure necessarie come l’adeguamento automatico dei prezzi ai valori correnti per tutte le stazioni appaltanti e misure efficaci di compensazione degli aumenti subiti nessuna impresa sarà in grado di realizzare le opere che gli sono state commissionate. Di questo passo, del Pnrr non resterà che la carta”, conclude il Presidente dei costruttori. “Siamo consapevoli della gravità del momento e delle difficoltà che il Governo sta gestendo anche sul piano internazionale per porre fine quanto prima al conflitto ucraino. Ma il grido di allarme dei nostri territori non si può più ignorare e merita risposte concrete e immediate”.L’audizione alla Camera
Concetti ribaditi nel corso dell’audizione che il Vice Presidente Ance, Edoardo Bianchi, ha tenuto presso le Commissioni riunite Ambiente e Attività produttive della Camera sul DL 17/2022. Le misure del provvedimento d’urgenza in materia efficienza energetica, riconversione e a favore di imprese e utenze domestiche, adottate pochi giorni fa, appaiono già “troppo limitate”. Il deterioramento della situazione economica, legato in particolare alla situazione in Ucraina, è evidente. Punto d’attenzione per l’articolo 25, che introduce una speciale disciplina compensativa per i contratti di lavori pubblici in corso di esecuzione. Misure “troppo limitate” e con tempi di attuazione lunghissimi, più di un anno. “Il sistema compensativo è datato, trova la sua matrice storica nell’articolo 133 del Codice dei contratti del 2006 (D.lgs. 163/2006)”. Chiaramente pensato per contesti economici caratterizzati da stabilità. E non emergenziali, come il periodo che stiamo vivendo.

