Caro materiali: nuova istruttoria per i contributi
                                Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (c.d. Mit), in data 9 gennaio 2024, ha comunicato, sul proprio sito web, l’avvio di un’istruttoria supplementare sui contributi caro materiali per il 1° e 2° semestre 2022. Tale istruttoria nasce a seguito dei chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate con la RM n. 39 del 13 luglio 2022 nonché della risposta all’istanza d’interpello n. 956-83/2022 e in base al parere formulato dall’Avvocatura Generale dello Stato.
Trattamento ai fini IVA: il chiarimento dell’Agenzia delle Entrate
A tal riguardo preme ricordare che l’Agenzia delle Entrate con la citata RM n. 39/E/2022 aveva fornito importanti chiarimenti in merito al trattamento ai fini IVA applicabile all’erogazione delle risorse finanziarie per la compensazione dei prezzi dei materiali nei contratti pubblici, prevista dal D.L. 25 maggio 2021, n. 73 (c.d. “caro materiali”).
In prima battuta si evidenzia che:
- si è istituito un apposito Fondo (con una dotazione, per il 2021, di 100 milioni di euro), finalizzato a far fronte agli eventi che, durante il primo semestre del 2021, hanno determinato l’eccezionale aumento dei prezzi di alcuni materiali da costruzione e le conseguenti ripercussioni negative sia per i soggetti appaltatori, sia per le stazioni appaltanti. La norma è stata attuata con il D.M. n. 371/2021, e in materia è successivamente intervenuta la Circolare ministeriale n. 43362/2021;
 - una volta riscontrata l’insufficienza delle risorse a disposizione delle stazioni appaltanti, queste ultime hanno diritto – previa presentazione di un’apposita istanza – ad accedere alle risorse del fondo;
 - tali somme devono poi essere erogate agli appaltatori in relazione alle istanze pervenute entro il 9 dicembre 2021 e ritenute ammissibili.
 
Ciò premesso la RM n. 39/E/2022 aveva precisato che l’erogazione delle citate somme non integra il presupposto oggettivo ai fini IVA, in quanto non si ravvisa un rapporto sinallagmatico: si tratta infatti di somme erogate dal Ministero nei confronti dei soggetti di cui all’art. 1-septies, comma 7, del D.L. n. 73/2021 (stazioni appaltanti), in assenza di alcuna controprestazione da parte di questi ultimi e di alcun obbligo di effettuare prestazioni di servizi nei confronti dell’ente erogatore. Ne deriva che detti importi devono essere configurati come “mere movimentazioni di denaro, e come tali esclusi dall’ambito applicativo dell’IVA, ai sensi dell’art. 2, comma 3, lettera a), del D.P.R. n. 633/1972”.
Sono, invece, rilevanti ai fini IVA le somme corrisposte dalle stazioni appaltanti agli appaltatori, in quanto si tratta di integrazioni dell’originario corrispettivo stabilito per l’esecuzione dell’opera o del servizio. Si applicheranno pertanto le modalità e l’aliquota previste per il contratto di appalto originario.
Caro materiali e contributi: che cosa cambia
Ora, l’obiettivo del Mit, come si evince dal comunicato del 9 gennaio 2024 è quello di determinare l’importo del contributo da assegnare alle stazioni appaltanti. Ciò include non solo l’aggiornamento dei prezzari, ma anche l’inclusione dell’IVA dovuta da queste stazioni, seguendo le modalità e le aliquote previste per l’originario contratto di appalto.
La Direzione Generale competente condurrà un riesame delle istanze presentate, al fine di integrare i contributi già erogati o in corso di erogazione con ulteriori importi, proporzionali all’IVA dovuta dalle stazioni appaltanti relative ai contratti di appalto ammessi all’erogazione dei contributi.
Per rendere il processo il più agevole possibile, il ministero ha delineato due scenari specifici:
- Per le stazioni appaltanti che hanno già comunicato l’aliquota IVA durante la presentazione dell’istanza e sono state ammesse al contributo, la revisione dell’istanza sarà automatica.
 - Per le stazioni appaltanti che non hanno comunicato l’aliquota IVA e sono state ammesse al contributo, sarà possibile presentare un’istanza di integrazione dal 12 gennaio al 12 febbraio effettuando l’accesso alle relative piattaforme:
- tramite questo link per le stazioni appaltanti ammesse al contributo per il I° semestre 2022;
 - tramite questo link per le stazioni appaltanti ammesse al contributo per il II° semestre 2022.
 
 
Tramite tale procedura di integrazione le stazioni appaltanti potranno dichiarare il solo importo dell’aliquota IVA corrispondente al contributo ammesso all’erogazione.
Al termine del completamento delle citate attività, le stazioni appaltanti coinvolte saranno informate dell’importo aggiuntivo che sarà liquidato in relazione all’IVA applicabile al contratto di appalto.
                                    
