Universiadi, a Napoli ha vinto anche la legalità negli appalti
Napoli saluta le Universiadi con un bottino di 44 medaglie per l’Italia e una serie di impianti sportivi riconsegnati alla collettività, in primis la piscina Felice Scandone, vero tempio della pallanuoto italiana dove le ragazze italiane hanno conquistato l’argento e i ragazzi l’oro. Dopo Expo 2015, il modello di vigilanza collaborativa secondo l’Autorità nazionale anticorruzione, è il segno di un nuovo successo in tema di grandi eventi.
I ritardi delle Universiadi napoletane
La scorsa estate il ritardo accumulato nell’organizzazione delle Olimpiadi universitarie, alla quale hanno partecipato migliaia di studenti provenienti da 170 Paesi, era tale da aver addirittura fatto ventilare l’ipotesi di un rinvio al 2021 della manifestazione. Per merito anche di una fruttuosa sinergia istituzionale, ratificata da uno specifico accordo, con enti locali e struttura commissariale, è stato invece possibile realizzare un insperato recupero sul cronoprogramma.
L’Autorità anticorruzione si è occupata della verifica preventiva di tutti gli appalti legati alla kermesse (in prevalenza riqualificazione di impianti sportivi), con l’obiettivo di prevenire infiltrazioni criminali e corruttele. A svolgere materialmente i controlli è stata l’Unità operativa speciale, la task force della Guardia di Finanza altamente specializzata in appalti che opera all’interno dell’Anac.
Il lavoro della GDF
Già protagonisti dei controlli ai tempi di Expo dopo le due ondate di arresti che avevano messo a repentaglio lo svolgimento della manifestazione milanese, i finanzieri della Uos hanno controllato 144 appalti, per un importo di 205 milioni di euro. Nel complesso sono 323 i pareri di legittimità formulati (quasi tutti accolti dalla struttura commissariale), in media emessi dopo appena due giorni dalla ricezione della documentazione.
“La vicenda delle Universiadi è emblematica perché sfata il luogo comune, tanto in voga oggigiorno, secondo cui i controlli e il rispetto delle regole provocano ritardi: è vero esattamente il contrario, come dimostra quanto accaduto – afferma il Presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone -. Ancora una volta, grazie anche all’intervento dell’Anac, una manifestazione che rischiava di naufragare si è svolta regolarmente e senza nessuna deroga sul rispetto della legalità”.

