Compliance
Come cambieranno i contratti con la Banca dati Nazionale dei Contratti Pubblici
La proposta di Anac: incrociare i dati con l'obiettivo di individuare una serie di “indicatori di rischio corruzione”
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Per contrastare la corruzione la proposta di Anac di una Banca dati Nazionale dei Contratti Pubblici
Corruzione e inefficienza continuano a costare oggi troppo all’Italia. Il fenomeno corruttivo, in particolare, ha da sempre avuto un effetto profondamente dannoso sulle finanze pubbliche, perché non si traduce solo in meno entrate per l’Erario, ma anche in interventi da parte del Governo che, di fatto, continua a pagare di più per beni e servizi o progetti di investimento, cui cifre e valori reali sono spesso sovrastimati.
Ma, al di là dell’aspetto economico, il costo della corruzione è maggiore della somma dei soldi persi. Le distorsioni nelle priorità di spesa, infatti, minano la capacità dello Stato di promuovere una crescita sostenibile e inclusiva, togliendo le risorse pubbliche dall’istruzione, dall’assistenza sanitaria e da infrastrutture efficaci.
Di questo se ne è parlato anche durante il webinar sulla misurazione del fenomeno della corruzione organizzato da Eurispes, un istituto privato di ricerca politica, economica e sociale che, dal 1982, si occupa di tracciare previsioni sociologiche del futuro dell’Italia.
Conoscere per prevenire
Come per molti settori, la conoscenza è prevenzione. E questo vale anche per i fenomeni di corruzione. Come si legge nella nota stampa dell’evento Eurispes: “Intendere correttamente un fenomeno criminale consente di calibrare al meglio il sistema di prevenzione e di repressione”. Al tavolo della discussione ha preso parte anche il Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), Giuseppe Busia, che a tal proposito ha dichiarato: “Misurare l’effettività della corruzione nel nostro Paese è fondamentale, e questo è già una forma di prevenzione, e uno indispensabile strumento per elaborare strategie adeguate per combatterla”.Banca dati Nazionale dei Contratti Pubblici: la proposta di ANAC
Le istituzioni, quindi, sembrano tutte essere d’accordo oggi sul fatto che bisogna intervenire e bisogna farlo con azioni mirate, in grado di prevenire o arginare i danni causati da un sistema corruttivo. Da qui l’idea di ANAC, annunciata dal Presidente, di creare una Banca dati Nazionale dei Contratti Pubblici, incrociando i dati con altri soggetti pubblici. Utilizzando le informazioni contenute in varie banche dati, l’Autorità punta pertanto a individuare una serie di “indicatori di rischio corruzione”, peraltro in coerenza con quanto previsto dal Pnrr per il miglioramento dell’efficacia della lotta contro la corruzione”, ha poi aggiunto Busia. Questo è l’obiettivo proprio del progetto europeo “Misurazione del rischio di corruzione a livello territoriale e promozione della trasparenza”, che vede coinvolta l’ANAC con un ruolo centrale e di coordinamento, e che vuole costruire e rendere disponibile della collettività un insieme di indicatori scientifici in grado di stabilire quanto sia alto il rischio che si possano verificare fatti di corruzione.I nuovi fattori di rischio: le “red flag” che fanno scattare i controlli
Il nuovo sistema anticorruzione a cui sta lavorando l’ANAC, nell’ambito del progetto europeo, parte quindi dall’individuazione di vere e proprie “red flag”, dei campanelli d’allarme cioè che si accendono quando e se si riscontrano tutta una serie di anomalie. Il modello punta a diventare inoltre di riferimento internazionale, dal momento che, come scrive l’ANAC, “nessun Paese è ancora riuscito nella non facile “impresa” di fornire in maniera strutturata e al più ampio pubblico possibile indicatori di rischio corruzione”. Alla data di gennaio 2022 sono stati identificati ben 71 indicatori per la misurazione e il contrasto della corruzione, suddivisi in 3 aree tematiche distinte in:- indicatori di contesto (49 indicatori articolati in 4 ambiti (Criminalità, Istruzione, Economia e territorio, Capitale Sociale);
- indicatori sugli Appalti (17 indicatori) incentrati sulla banca dati nazionale dei contratti pubblici di ANAC;
- indicatori “comunali” relativi ai Comuni sopra 15.000 abitanti (5 indicatori).