Allungamento eccessivo e costi lievitati: ANAC interviene sui lavori della Porta Ovest di Salerno

Con Atto del Presidente del 26 luglio 2023, l’ANAC richiama l’Autorità del sistema portuale del mar Tirreno centrale per i lavori della Porta Ovest di Salerno. Eccessivo prolungamento dei tempi di esecuzione ed aumento dei costi dell’opera, sono in sintesi i motivi che hanno spinto l’Autorità garante ad intervenire su un appalto molto complesso, interessato negli anni dal sequestro della Procura della Repubblica, dalla sospensione dei lavori, da un’ interdittiva antimafia e dalla procedura di amministrazione straordinaria.

Tempi troppo lunghi e costi dell’opera lievitati sono le criticità che hanno determinato l’Autorità anticorruzione ad intervenire sull’opera conosciuta come Porta Ovest di Salerno.

L’appalto in questione, aggiudicato nel 2012 all’Autorità del sistema portuale del Mar Tirreno centrale, è finanziato attualmente da risorse del PNRR, e vale l’ingente importo di circa  117 milioni di Euro. Dopo oltre dieci anni dall’aggiudicazione, i lavori non sono ancora completati.

Eccessivo prolungamento dei tempi di esecuzione

Le ragioni di tanta lentezza, secondo il Presidente ANAC, sono  in parte da attribuire alla complessità strutturale dell’intervento, con presenza di molte opere d’arte,  sviluppo di numerosi tratti in galleria, inserimento in un contesto ambientale caratterizzato dalla pregiata ortografia dei luoghi. Tuttavia l’attenta ricostruzione dell’Autorità anticorruzione evidenzia che l’allungamento dei tempi di esecuzione è imputabile anche alle vicende giudiziarie che hanno coinvolto il cantiere, e che hanno portato al suo sequestro da parte della Procura, con sospensione dei lavori per circa un anno.

La società mandataria aveva subito poi un’ interdittiva antimafia, la misura della straordinaria e temporanea gestione di impresa, ed era stata ammessa infine alla procedura di amministrazione straordinaria. Altra ragione del rallentamento dell’opera è stata individuata nell’interferenza dei lavori  con le preesistenti infrastrutture autostradali, che hanno portato alla sospensione dei lavori per apposite attività tecnico amministrative di monitoraggi, sospensione cautelativa dei lavori relativi alle attività di scavo dei fronti di avanzamento delle gallerie, elaborazione di uno specifico piano di monitoraggio delle DGPV (deformazioni gravitate profonde di versante) e delle infrastrutture autostradali, e predisposizione di un piano di gestione delle emergenze propedeutico alla ripresa dei altri.

Ma per ANAC, l’attività amministrativa finalizzata al monitoraggio delle interferenze con i manufatti autostradali esistenti non è stata “svolta con la necessaria efficienza e celerità, in violazione dell’articolo 2 del D.lgs 163/2006”, mentre “una pronta attivazione del monitoraggio avrebbe verosimilmente comportato una minore durata della sospensione dei lavori”.

Inoltre, secondo l’Autorità, in fase di progettazione sarebbe stata compiuta “una insufficiente attività di caratterizzazione delle terre di scavo delle gallerie, che, in fase esecutiva, ha provocato un ulteriore rallentamento dei lavori”.

Costi lievitati per la Porta Ovest di Salerno

Ma le criticità dell’opera non attengono solo ai tempi di esecuzione dell’appalto. ANAC evidenza infatti anche un “rilevante incremento del costo dell’intervento”, che già dopo il primo anno era lievitato a seguito di una variante,  passando dal prezzo pattuito di circa 98 milioni e mezzo di Euro, alla cifra di 115.917,54 Euro. L’incremento di prezzo della variante ha praticamente eroso il risparmio conseguito a seguito del ribasso d’asta offerto dall’impresa aggiudicataria. Una prassi, quella di azzardare ribassi d’asta e poi colmarli con le varianti,  già stigmatizzata in passato da ANAC come anticoncorrenziale..

In conclusione, l’Atto del Presidente ANAC del 26 luglio 2023, invita ad una corretta gestione temporale del prosieguo dell’appalto, raccomandando il rispetto dei tempi programmati e un adeguato e puntuale rispetto della normativa.