Fondo per la Transizione Industriale: incentivi per le imprese che investono nella tutela ambientale

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Il Fondo per la Transizione Industriale (FTI) rappresenta uno degli strumenti più importanti messi a disposizione delle imprese italiane per favorire la sostenibilità ambientale e l’adeguamento del sistema produttivo alle politiche europee in materia di decarbonizzazione e contrasto ai cambiamenti climatici.

Con l’apertura del nuovo sportello 2025, le aziende hanno l’opportunità di accedere a contributi a fondo perduto per progetti legati all’efficienza energetica e all’uso responsabile delle risorse.

Cos’è il Fondo per la Transizione Industriale

Il Fondo per la Transizione Industriale è un incentivo gestito a livello nazionale, rivolto a imprese di qualsiasi dimensione che intendono realizzare investimenti per ridurre l’impatto ambientale della propria attività.

L’obiettivo è duplice: da un lato sostenere la competitività delle aziende italiane, dall’altro accelerare la transizione ecologica richiesta dalle direttive UE.

A chi si rivolge

Il fondo è destinato a tutte le imprese, senza vincoli di settore, purché operino sul territorio nazionale.

Un’attenzione particolare è riservata al Mezzogiorno, al quale è vincolata almeno il 40% delle risorse disponibili. Le regioni interessate sono: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Cosa finanzia

Per accedere agli incentivi, i progetti devono avere come obiettivo almeno uno dei seguenti ambiti:

  • efficienza energetica, ovvero interventi che riducano i consumi e migliorino le prestazioni energetiche nei processi aziendali;
  • uso efficiente delle risorse, a partire dalla riduzione dell’impiego di materie prime, anche attraverso attività di riuso, riciclo, recupero e utilizzo di materiali riciclati.

In sostanza, si tratta di investimenti concreti che aiutino le imprese a diminuire il proprio impatto ambientale, aumentando allo stesso tempo la sostenibilità della produzione.

Agevolazioni

Il sostegno avviene tramite contributi a fondo perduto, concessi nel rispetto dei limiti e delle intensità massime di aiuto previsti dal Regolamento GBER sugli aiuti di Stato.

L’entità del contributo varia a seconda di diversi fattori:

  • la tipologia di progetto;
  • la localizzazione degli interventi (con un vantaggio per le regioni del Sud);
  • i target ambientali previsti;
  • la dimensione dell’impresa (PMI o grandi aziende).

Come e quando presentare la domanda

Il nuovo sportello (3° bando) sarà attivo dal 17 settembre 2025 alle ore 12:00 fino al 10 dicembre 2025 alle ore 12:00.

La domanda potrà essere inoltrata esclusivamente online, tramite il portale ufficiale dedicato al Fondo per la Transizione Industriale.

Le imprese interessate dovranno preparare la documentazione richiesta dal bando, con particolare attenzione alla descrizione tecnica e finanziaria del progetto, e rispettare le scadenze indicate.

Verrà pubblicata una graduatoria delle aziende la cui domanda è stata accolta, che potranno accedere ai contributi a fondo perduto e avviare i progetti previsti.

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