Vitae di Milano ha partecipato da finalista all’edizione 2020 dei
Mipim Awards. Il progetto di rigenerazione urbana è firmato da
CRA-Carlo Ratti Associati per la committenza del real estate developer
Covivio. Il consorzio trentino
Habitech ha curato la progettazione degli aspetti ambientali. Vitae era in lizza con altri tre competitor nella categoria
Best Futura Project, la sezione dei premi della più importante fiera immobiliare al mondo che guarda verso il futuro, vinta dal progetto francese
l1ve.
La notizia giunge in un
momento piuttosto delicato per il capoluogo lombardo e si spera sia foriera di positivi sviluppi. Il dinamico mercato immobiliare meneghino, residenziale, industriale e nel campo dei servizi, è stato colpito duramente dall’arrivo del Coronavirus, particolarmente violento in Lombardia. La conseguente crisi, non ancora divenuta reale opportunità di cambiamento, ha ridotto produzione e movimenti e cambiato attitudini, per cui si spera in una prossima inversione di tendenza.
Vitae: 10.000 mq per la periferia sud in trasformazione
Vitae occuperà un lotto di 5.000 mq di superficie lungo via Serio, piccolo asse stradale non lontano da
Fondazione Prada e dall’
ex scalo ferroviario di Porta Romana. L’area si trova in una periferia sud di Milano in trasformazione. Sorge infatti anche vicina anche a
Symbiosis, altro intervento promosso da Covivo con 125.000 mq di nuove superfici miste terziarie e commerciali firmato dallo studio di Antonio Citterio e Patricia Viel. Lo stesso studio milanese in questa area cittadina si sta anche occupando della
nuova sede di A2A, edificio a torre che sorgerà in piazza Trento.
Vitae sarà un edificio di
nuova costruzione dalle molte funzioni. Si svilupperà per sette piani fuori terra con una superficie interna di 10.000 mq. È in realizzazione con il supporto della
Fondazione Politecnico di Milano e
IFOM, Istituto FIRC di oncologia molecolare. Sarà un complesso multifunzionale che creerà prima di tutto un nuovo
luogo dedicato alla ricerca scientifica in campo molecolare e oncologico. Il polo sarà servito da
facilities tra cui una foresteria per l’ospitalità di ricercatori internazionali in visita a Milano. La funzione principale sarà affiancata da altre. Al piano terra è infatti previsto un
ristorante a km zero.
Uffici high tech, sostenibili ed energeticamente performanti, occuperanno i suoi primi piani.
Vitae: vita e vite per un’architettura biofilica
Il nome scelto per il progetto ha un doppio significato. ‘Vitae’ è
vita in latino e pianta della
vite in italiano. Suggerisce un orizzonte progettuale che parla di vicinanza alla natura e forte presenza del verde come fonte di benessere, felicità e ristorazione.
La volontà di creare un intervento dall’
architettura biofilica fissa quindi le linee guida di una progettazione attenta alla presenza di elementi verdi.
Il complesso Vitae prevede la realizzazione di una
nuova piazza ad uso pubblico e la creazione di
oltre 5.000 mq di nuovi spazi pubblici. Le aree esterne sono un importante elemento caratterizzante di un’architettura che collegherà il piano terra con il tetto attraverso una grande spirale rivestita da una vigna lineare lunga 200 metri. Sostenuta da una pergola, questa
promenade verde accompagna lungo l’involucro dell’edificio toccando terrazzi e serre con orti urbani e coltivazioni idroponiche. Il punto di arrivo, collocato sulla copertura, è un altro spazio verde coltivato a vite ed erbe aromatiche.
Vitae vincitore di Reinventing Cities
Il progetto Vitae nel 2019 è stato
vincitore del concorso “Reinventing Cities”, bando a scala mondiale promosso da C40 Cities Climate Leadrship Group a cui aveva preso parte anche la città di Milano. Accanto a lui erano “L’innesto” (Barreca & La Varra), le scuderie de Montel di San Siro (studio J+S) e Coinventing Doria (Rete fra Imprese B smart).
Carlo Ratti Associati e Milano, un rapporto in consolidamento
Vitae conferma il particolare rapporto che lo studio torinese ha stretto con la città di Milano. In occasione di
Expo 2015 CRA è stato infatti il progettista del
Future Food District. Creato in collaborazione con Coop, era interamente dedicato al cibo del futuro, in perfetto accordo con il tema dell’esposizione “Nutrire il Pianeta”. Lo studio torinese ha poi impostato per il developer immobiliare australiano Lendlease il
masterplan di MIND, il Milano Innovation District che recupererà le ex aree Expo. Nel 2018 ha definito anche
Science for Citizens, il masterplan della nuova sede dell’Università Statale di Milano.