Architettura

Viaggio a Lisbona: le 15 architetture must-see da non perdere

Lisbona ha un fascino non solo decadente ma anche contemporaneo. Ecco le architetture moderne da non perdere, tra l'Atlantico e il Tago
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Viaggio a Lisbona: le 15 architetture must-see da non perdere
Lisbona è una città vivace e dinamica, ricca di storia e cultura. È l’unica capitale Europea ad affacciarsi sull’Oceano Atlantico e questo le conferisce un’atmosfera radiosa e una ricchezza paesaggistica straordinaria. La sua particolarità risiede soprattutto nell’identità architettonica e culturale dei vari quartieri che si dispiegano verso il fiume Tago. Dai più antichi ai più alternativi, fino a quelli di recente trasformazione come il quartiere moderno sorto in occasione dell’Expo 1998.

Città antica e moderna

Oltre al fascino dei monumenti storici, degli Azulejos e dell’intricata rete di scalinate e funicolari, Lisbona mostra un equilibrato connubio tra la città antica e quella moderna. È quello che accade ad esempio nell’intervento delle Terraços do Carmo nel quartiere centrale del Chiado. Si tratta di terrazze pedonali realizzate dal maestro Álvaro Siza per creare nuovi percorsi urbani che si insinuano con molto rispetto nei dintorni delle rovine di una chiesa del 1389. Lo stesso tema è percepibile nel Centro Cultural de Belém, opera di Gregotti e Salgado, ove i volumi stereometrici in pietra sono in perfetta sintonia con i manufatti tardo gotici circostanti. Tra gli interventi contemporanei più recenti, il Museo MAAT, splendido edificio dalla spazialità fluida che ridisegna il waterfront di Lisbona (a firma Amanda Levete insieme ad Aires Mateus). Nelle immediate vicinanze, da non perdere anche il Museo delle Carrozze dall’accento minimalista progettato da Paulo Mendes da Rocha.

Il quartiere Expo 1998

Percorrendo la riva destra del Tago in direzione nord si raggiunge invece il quartiere Parque das Nações, tappa imperdibile per chi desidera visitare una delle zone più moderne di Lisbona. In origine era un porto mercantile (poi abbandonato), trasformato per l’Esposizione Universale del 1998 in un quartiere ricco di grandi infrastrutture e grandi architetture, riutilizzate anche dopo la manifestazione. Dalla stazione metro Lisbona Oriente firmata Santiago Calatrava, al Padiglione del Portogallo di Álvaro Siza, una piazza pubblica splendidamente coperta da una vela spessa soli 20 cm. Da vedere anche il Padiglione della Conoscenza (oggi museo della scienza) e il più grande acquario d’Europa, l’Oceanário di Peter Chermayeff completato dall’ampliamento metafisico di Campos Costa. Sullo sfondo le due cornici iconiche di Parque das Nações: la Torre e il Ponte Vasco de Gama (quest’ultimo è il secondo più lungo d’Europa). Per osservare tutto il quartiere dall’alto, non dimenticate di fare un giro sulla cabinovia, costruita per garantire rapidità negli spostamenti in una zona davvero vasta.

Interventi contemporanei, 15 must see

Nella gallery a seguire sono raccolti gli interventi più significativi (architetture, infrastrutture, riqualificazioni urbane) che dalla fine degli anni Novanta ad oggi hanno contribuito a trasformare Lisbona in una meta molto apprezzata dagli amanti dell’architettura e non solo. Ecco I 15 must see da non perdere secondo noi. Leggi anche: Copenaghen, galleria d’architettura a cielo aperto

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