ReStart per rigenerare le Vele di Scampia
Il 10 marzo nel Quartiere Scampia di Napoli, noto anche per la presenza da decenni del complesso residenziale delle Vele, è partita alla presenza del sindaco Gaetano Manfredi e del prefetto Michele di Bari la demolizione della Vela Gialla. I lavori dovrebbero protrarsi per circa 40 giorni prima di passare a quella Rossa. Insieme alla Celeste, rimarrà, sembra ancora per poco, unica superstite di un progetto nato tra la fine degli anni sessanta e la fine dei settanta realizzato per rispondere alla crescente domanda di abitazioni a basso costo per fasce economicamente svantaggiate.
Sperimentale ed enorme, era stato progettato da Francesco Di Salvo, composto da sette edifici pluripiano poi tristemente naufragati insieme al loro intorno tra degrado e disagi sociali.
Le Vele di Scampia: una lunga riqualificazione
La trasformazione sta procedendo, lentamente e attraverso piani di riqualificazione, a partire dalla protesta che alla fine degli anni ottanta ha denunciato le pessime condizioni abitative del quartiere. Da allora si sono succeduti interventi che alla fine degli anni novanta hanno portato la demolizione della prima Vela, seguita all’inizio dei Duemila da altre due (ne abbiamo parlato in questo articolo). Mentre gli abitanti venivano progressivamente ricollocati all’interno di soluzioni temporanee, l’ultima in ordine temporale era stata abbattuta nel 2020.
La rigenerazione è oggi affidata al progetto ReStart Scampia, con cui si sta proseguendo la strategia di riqualificazione di tutta la periferia nord della città. Presentato nel 2016, l’anno successivo è assegnatario dei primi finanziamenti, pari a 18 milioni di euro, del Bando per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie.
ReStart Scampia
Concretamente avviato nel 2019, vuole trasformare un luogo simbolo di disagio abitativo e marginalità in un esempio di vivibilità urbana e di una riqualificazione sostenibile. Centrali nel progetto sono l’accessibilità e la sicurezza di un nuovo quartiere che si vuole sviluppato con la partecipazione attiva della comunità attraverso associazioni, enti istituzionali, comitati.
20 edifici con 433 nuove case
Sul sedime delle Vele Gialla e Rossa è prevista la realizzazione di 20 edifici con 433 nuovi alloggi, tutti realizzati con criteri NZEB, energeticamente autosufficienti grazie all’impiego di fonti rinnovabili. I destinatari sono gli attuali abitanti delle Vele e tutti coloro in possesso di regolari titoli per l’assegnazione.
La realizzazione del progetto è nelle mani del gruppo costituito da Piloda Building/Operazione srl con lo studio di architettura basato a Torino Settanta7. Il primo lotto prevede la costruzione di quattro edifici con 145 alloggi entro due anni, con un investimento di 50 milioni di euro. La progettazione punta al dinamismo lavorando su edifici distinti tra loro per colori e sviluppo di balconi e aperture.
Gli spazi comuni, multifunzionali e collocati nei piani terra, sono pensati per favorire la socialità e la collaborazione tra gli abitanti. Si prevedono servizi e attività economiche di prossimità ma anche spazi comuni utili per assemblee e co-working. L’architettura delle nuove abitazioni sarà a “dimensione umana”, utilizzando materiali ecosostenibili e soluzioni per la gestione efficiente delle risorse. L’occupazione del suolo sarà meno densa, con volumi di altezza medio-bassa a sostituzione degli edifici pluripiano intensivi. Il quartiere sarà inoltre dotato di un nuovo complesso scolastico (scuola dell’infanzia per 120 bambini e asilo nido per 50-60 bambini) e di un centro civico.
La Vela Celeste, sfondo nel 2024 del crollo di un ballatoio esterno che provoca la morte di tre persone, è l’unica struttura destinata a sopravvivere, memoria del passato ed elemento di valorizzazione per il futuro. Sarà recuperata per essere destinata a funzioni pubbliche con un museo e uffici.
Integrazione tra costruito e paesaggio
Uno degli aspetti nodali del progetto è l’attenzione agli spazi aperti in una visione che integrerà costruito e paesaggio per un quartiere rigenerato più vivibile e attrattivo. L’area sarà arricchita da un parco pubblico, orti urbani, una fattoria didattica, un’area per un mercato di prossimità e percorsi pedonali e ciclabili. La presenza di aree verdi favorirà il miglioramento del microclima e il benessere dei residenti.


Gli investimenti alle Vele di Scampia
La trasformazione prevede un investimento di 159 milioni di euro provenienti da diverse fonti: 84,5 milioni dai PUI (Piani Urbani Integrati), 15 milioni dal Fondo Complementare e 35 milioni dal PON Metro Plus che integrano i 18 del Programma Periferie e i 7 del Programma Sviluppo e Coesione.
Questi fondi consentiranno di coprire le spese per le demolizioni, le nuove costruzioni, le infrastrutture pubbliche e i servizi sociali, per un progetto che prevede la consegna dei primi alloggi nel 2027.
