Milano e l’urbanistica tattica, la nuova piazza aperta a NoLo
Inaugurata una nuova ‘piazza aperta’ nel quartiere di NoLo (Nord Loreto) a Milano, tra via Spoleto, via Venini e via Martiri Oscuri. Consiste in uno spazio pedonale multicolore di fronte alla scuola primaria Cerisola. Pavimentazione colorata nelle tonalità del giallo, azzurro e blu, fioriere, rastrelliere, panchine e tavoli da ping pong. L’arredo è stato offerto da Vestre, un’azienda con sede ad Oslo, produttore di elementi per l’arredo urbano, parchi e spazi pubblici per esterni.
A Milano l’attenzione per i più piccoli
Il nuovo spazio, che accoglie le richieste delle famiglie della scuola Cerisola, ha la funzione di rendere più sicure l’entrata e l’uscita da scuola per i più piccoli, e di creare un nuovo luogo di socialità e interazione per i cittadini del quartiere, in continuità con l’esperienza di Zona 30 TrentaMi in Verde già realizzata in via Rovereto e via Giacosa, all’ingresso del Parco Trotter, nell’ambito del progetto ‘Mobì – La mobilità dolce passa da qui’ votato da oltre 1500 cittadini nel Bilancio Partecipativo 2017-2018.
La cittadinanza attiva
Il progetto della nuova piazza è stato condiviso in numerosi incontri con il Municipio 2 e le associazioni di cittadini del quartiere (NoLo Social District, Genitori Anti-Smog, Radio NoLo). Soprattutto per quanto riguarda la viabilità del quartiere. Il ripensamento integrale aveva l’obiettivo di rallentare e diluire il traffico di attraversamento, tramite sensi unici, piste ciclabili, passaggi pedonali. Una tale rivoluzione ha suscitato l’immancabile reazione negativa da parte di commercianti e proprietari di auto. Hanno dovuto rinunciare a una ventina di parcheggi non regolari. Naturalmente invece dall’altra parte c’è stato il sostegno entusiastico di bambini, genitori e insegnanti della scuola Cerisola.
L’urbanistica tattica a Milano
La nuova piazza a NoLo (ancora senza nome, che forse verrà dalla fantasia dei bambini, veri protagonisti del cambiamento), fa parte del progetto Piazze Aperte del “Piano Quartieri” del Comune di Milano, in collaborazione con Bloomberg Associates e il supporto di National Association of City Transportation Official (Nacto) e Global Designing Cities Initiative, e si aggiunge a quelle realizate a Dergano (Bovisa), Corvetto, Porta Genova, via Rovereto (NoLo), via Abbiati (San Siro), piazza Gasparri (Comasina) e piazza Santa Rita da Cascia (Barona), ed è curato dallo studio Officine Urbane, che sviluppa e coordina strumenti e progetti di riqualificazione, valorizzazione e rigenerazione dei tessuti urbani e del patrimonio edilizio esistente pubblico e privato.
Il metodo dell’urbanistica tattica
Il progetto Piazze Aperte applica il metodo dell’urbanistica tattica. Quest’ultimo prevede:
- coinvolgimento degli abitanti nei processi di rigenerazione urbana a scala di quartiere,
- interventi spaziali e politiche a breve termine, a basso costo e scalabili.
L’idea è di restituire lo spazio pubblico al centro del quartiere e della vita degli abitanti, liberandolo dagli ingombri sempre più invasivi. In particolare di:
- pali,
- cartelli,
- cabine delle utilità,
- padiglioni e tende mobili,
- palchi,
- baracchini e chioschi,
- panettoni e blocchi di cemento,
- biciclette,
- motorini,
- auto.
Tutto questo per migliorare la sicurezza e incentivare la viabilità pedonale e ciclistica.
L’intervento ha un carattere sperimentale e temporaneo, fino a dicembre 2020. Nell’arco della sperimentazione sarà possibile intervenire per migliorare ulteriormente gli spazi attraverso proposte d’iniziative, sulla base di un monitoraggio realizzato attraverso video e sopralluoghi, l’analisi comparata dei flussi veicolari, ciclabili e pedonali, delle velocità di percorrenza e dei modi d’uso degli spazi pubblici e interviste a campione sulla popolazione per capirne gli orientamenti.
Agopuntura urbana
L’urbanistica tattica consiste in interventi realizzati con mezzi leggeri, ma di forte impatto visivo, con ridotto processo burocratico e progettuale e risultati concreti in tempi brevi. Il modello è fondato sull’idea che una rete di piccole azioni veloci e magari temporanee sulla città possa innescare miglioramenti più efficienti e graditi della pianificazione vecchio stile.
Il concetto di urbanistica tattica (tactical urbanism) è emerso nella mostra Uneven Growth: Tactical Urbanisms for Expanding Megacities (a cura di Pedro Gadanho, MoMA 2015), in cui sono state presentate proposte di progettazione per sei megalopoli. Si tratta di Hong Kong, Istanbul, Lagos, Mumbai, New York e Rio de Janeiro. L’urbanistica tattica è stata definita come un insieme di esperimenti composti da interventi di “agopuntura urbana. In opposizione alla pianificazione pubblica, come mezzo per promuovere la “giustizia sociale nella concezione e appropriazione di spazio urbano” (Pedro Gadanho).
L’applicabilità del metodo
Per alcuni, tali interventi hanno scarse possibilità di incidere sui poderosi e spesso brutali processi di urbanizzazione che investono il territorio cittadino, e assomigliano più a strategie di marketing urbano e di Corporate Social Responsibility che a veri motori di cambiamento. Al di là delle diverse opinioni, quel che è certo è che uno spazio in più per pedoni, anziani, bambini e ciclisti è certamente meglio di un incrocio caotico, rumoroso e pericoloso. Sperimentando e coinvolgendo i cittadini (Radio NoLo si prenderà cura della nuova piazza insieme a Retake Milano e all’associazione Genitori Ciresola), si aprono nuove visioni e nuove pratiche urbane, suscettibili di miglioramento e di sviluppo. A Milano sono in cantiere altri interventi dello stesso genere.
Le Piazze Aperte di Milano
Secondo gli assessori Pierfrancesco Maran (Urbanistica e Verde), Marco Granelli (Mobilità) e Lorenzo Lipparini (Partecipazione), la creazione di questi nuovi spazi di socialità, attraverso interventi di rapida realizzazione e dai costi contenuti, ha migliorato la vivibilità dei quartieri, dato identità a luoghi privi di decoro, creato occasioni di incontro, migliorato la sicurezza stradale soprattutto per i pedoni e ciclisti con attraversamenti stradali e percorsi ciclabili.
Un’attività diffusa e ripetuta
A Dergano, dopo una sperimentazione di dodici mesi e un confronto positivo con gli abitanti del quartiere, è pronto il progetto definitivo, per arrivare ad avviare i lavori nel 2020. Si mira a integrare gli interventi con opere strutturali ed espandendo la riqualificazione alle vie limitrofe, dove la pavimentazione sarà rifatta a raso in continuità con la piazza. Il ridisegno dell’area pedonale prevede la posa di sedute, rastrelliere e l’allargamento delle aiuole e dei dehor per la ristorazione. Oltre a nuove alberature in vaso da collocare nelle vie limitrofe, in aggiunta agli alberi che arriveranno nella piazza. Le panchine restano, insieme ai tavoli da ping pong, i tavoli da picnic. Mentre sarà solo riposizionata la postazione del bike sharing e la fermata del bus in corrispondenza della piazza.
Il carattere pedonale
In Angilberto II, l’intervento definitivo mira a rafforzare la nuova identità e il carattere pedonale della piazza. L’obiettivo è di espandere l’area di intervento a tutto l’ambito urbano, creando un consistente sistema di verde e razionalizzando la viabilità. Sarà quindi depavimentata più del 50% della piazza. Questo incrementerà notevolmente la permeabilità del suolo e consentirà così la posa di 10 grandi alberi ai quattro lati della piazza. Altri 30 alberi saranno piantati nelle aree verdi esistenti tra la piazza e le vie limitrofe. Saranno inserite numerose aiuole tra i percorsi pedonali e la carreggiata, proteggendo gli utenti della piazza dall’inquinamento delle auto e dal rumore. La piccola via storica di San Dionigi sarà resa pedonale. L’area sul lato di via Comacchio sarà inoltre destinata ai bambini. Avranno a disposizione un nuovo parco giochi con pavimentazione antitrauma.
L’intervento su piazza Belloveso, attualmente in attesa del parere del Municipio 9, mira a restituire la piazza storica di Niguarda, ora occupata da strada e automobili, agli abitanti del quartiere. Saranno quindi allargate e colorate le aree pedonali mantenendo una corsia a senso unico da via Bauer in direzione via Sant’Agostino, sarà inserita una stazione BikeMi da 30 biciclette, panchine, tavoli e tavoli da ping pong.
I progetti ‘in cantiere’
Un altro progetto al vaglio del Municipio 9 (i lavori dovrebbero partire a metà ottobre), prevede la riconfigurazione della piazza di Bruzzano, dove si affacciano molte realtà commerciali e sociali. Il ridisegno della piazza parte dall’analisi dei suoi flussi di traffico, troppo bassi per essere dedicati esclusivamente al traffico veicolare. La razionalizzazione della mobilità in quest’area, quindi, con l’istituzione del senso unico e l’allargamento di numerosi marciapiedi attualmente molto stretti, permette quindi la creazione di un nuovo percorso pedonale sicuro tra la Chiesa e la piazza liberata dalle automobili e pronta per la nascita di nuove relazioni sociali grazie alla posa di piante, panchine, tavoli e rastrelliere. Gli spazi di parcheggio per le auto rimarranno invariati.
Sono inoltre in arrivo nuovi interventi di restyling che miglioreranno la qualità degli spazi pubblici ma non comporteranno modifiche alla viabilità. In piazza della Cooperazione, che verrà rigenerata nell’ambito della Milano Green Week grazie a un Patto di Collaborazione tra il Comune e il Consorzio Cooperative Lavoratori, la Cooperativa Solidarnosc, l’Associazione Noicoop con la sponsorship tecnica di Ivas, e in piazza Gramsci, dove verrà riqualificata la pavimentazione, posati dei dissuasori di sosta per evitare il parcheggio improprio e, nell’ambito di un bando promosso dal Municipio 8, colorate la struttura della Pagoda e quella antistante via Procaccini.
L’avviso pubblico e le linee guida di Piazze Aperte
È on line un avviso pubblico, rivolto a singoli, associazioni, commercianti, soggetti privati e realtà informali che vogliano partecipare alla progettazione, realizzazione e manutenzione delle nuove piazze. Secondo le linee guida espresse nell’avviso pubblico, potranno essere proposti interventi in aree già segnalate dalla cittadinanza durante gli incontri del Piano Quartieri, oppure ulteriori luoghi purché rispondano alle caratteristiche descritte nelle linee guida di intervento.
Sarà data priorità ad ambiti della città in vicinanza delle scuole. Il bando. individua ad esempio 52 possibili località, sei per ogni municipio:
- piazza Edison (Municipio 1) – piazzale Libia (Municipio 4),
- piazzale Martesana (Municipio 2) -piazza delle torri bianche (Municipio 5),
- piazza San Materno (Municipio 3) – piazzale Siena (Municipio 7),
- largo Brasilia (Municipio 6) – via Pacinotti (Municipio 8) e via Toce (Municipio 9).
La collaborazione attiva
L’Amministrazione valuterà le proposte, che potranno contenere obiettivi e suggerimenti per rendere le piazze più vivibili, verdi e decorose. Dovranno dimostrare di offrire supporto sul territorio per poi procedere alla fase di co-progettazione, cui seguirà la firma di un patto di collaborazione. Sarà inoltre fondamentale il contributo dei cittadini attraverso la programmazione di attività ed eventi. Questo per rendere i nuovi luoghi non solo spazi più sicuri ed esteticamente più attraenti, ma luoghi vivi e attrattivi, rigenerati dalla comunità per la comunità.
Le proposte dovranno essere presentate entro il 20 novembre 2019 compilando il modulo di partecipazione on line e inviandolo a piazzeaperte@comune.milano.it o depositandolo in forma cartacea presso il Protocollo Generale in Via Larga, 12.
