L’Università Bocconi di Milano è sempre più pronta per accogliere il mondo. Terminata infatti la seconda parte del grande progetto di ampliamento del campus firmato Sanaa. Nonostante sia ancora da completare l’ultimo blocco e il centro sportivo, l’apertura dell’anno accademico ha portato a Milano il presidente della repubblica Sergio Mattarella, impegnandolo nell’inaugurazione dei nuovi edifici della School of Management.
L’ateneo privato specializzato nell’insegnamento delle scienze economiche e sociali, tra i più importanti e prestigiosi di tutto il Paese, sta proseguendo a spron battuto il suo percorso verso la costruzione di nuovi spazi, sempre più griffati. Lo fa con addizioni che si sono progressivamente realizzate e inserite nel tessuto urbano della parte sud di Milano, nel quartiere di Porta Ludovica.
Il concorso a inviti: l’impostazione dell’addizione al campus
Il progetto di Sanaa si avvia nel 2012, quando lo studio di Kazuyo Sejima e Ryue Nishizawa si aggiudica il concorso di progettazione a inviti promosso dall’ateneo. I giapponesi si impongono su importanti nomi dell’architettura italiana e internazionale: David Chipperfield (aggiudicatario del concorso per l’ampliamento del campus dell’Università di Padova), Rem Koolhaas, Thom Mayne, Massimiliano Fuksas, Mario Cucinella, Cino Zucchi, Sauerbruch Hutton, Benedetta Tagliabue e Odile Decq.
La proposta vincitrice, in pieno accordo con le dinamiche e leggere architetture dello studio basato a Tokyo, imposta un movimentato complesso di edifici caratterizzati da trasparenza e permeabilità.
Le idee per l’Università Bocconi
Le intenzioni dei progettisti volevano creare una parte di campus moderna (e sicuramente iconica, a vantaggio di una committenza che mira ad attrarre studenti e docenti dall’estero) ma anche ispirata ai tradizionali portici e chiostri milanesi e lombardi. Rispondendo alle richieste del bando, volevano realizzare un intervento aperto al suo interno e verso l’esterno, per cui realizzano volumi collegati fra loro da pensiline e impostati su piani pilotis.
La proposta di Sanaa è stata particolarmente appezzata dalla giuria per la capacità dimostrata nel “ridefinire il concetto di campus come elemento integrante del tessuto urbano con un insieme di edifici unitario, organico, non invasivo e contemporaneamente aperto – fisicamente e visivamente – al contesto”.
Un progetto di rigenerazione urbana
Il progetto di Sanaa realizza un ampliamento che occupa una superficie complessiva di oltre 35.000 mq ex industriali. Il programma, spaziale e temporale, ha previsto l’impianto di diverse funzioni e il susseguirsi di fasi distinte.
Ha realizzato quella che prima di tutto si presenta come un’operazione di rigenerazione urbana che ha portato il recupero di un’area dismessa da poco tempo. L’area su cui insiste, prossima alla circonvallazione e ai vicini parchi della Resistenza e Ravizza, era infatti occupata dalla Centrale del Latte. Questa è statatrasferita a fine 2006 nella nuova sede di Pasturago di Vernate (Milano).
Nuove funzioni per l’Università Bocconi e le fasi di realizzazione
Sono previsti in realizzazione un nuovo pensionato per studenti e visiting professor, la nuova sede della Scuola Direzione Aziendale e aree per l’attività sportiva. Il progetto li colloca all’interno di sei edifici che grazie agli spazi esterni diventano un insieme organico. L’area, servita da un parcheggio sotterraneo da 15.000 mq, è costruita solo per metà della sua superficie. E crea in questo modo un parco verde aperto alla città e in dialogo con i vicini.
La Residenza Castiglioni
Le residenze per gli studenti sono completate e operative dal 2018. Occupano la parte orientale dell’area realizzando un totale di 300 posti letto inseriti all’interno di un edificio a torre con corte centrale. L’architettura è caratterizzata da un involucro vetrato racchiuso da pannelli di ondulate lamiere forate e stirate.
La School of Management
Appena completata, si colloca tra via Castelbarco e via Sarfatti. È costituita da quattro edifici di diverse dimensioni che, con il loro andamento organico, ospitano i programmi Mba e master, i corsi executive e l’amministrazione. Realizzano spazi per la didattica e di servizio che racchiudono corti verdi, confermando i leggeri e chiari involucri di metallo ondulato.
Un centro sportivo aperto alla città
Il centro sportivo e ricreativo, polifunzionale e operativo a partire dal 2020, occuperà presto l’area lungo viale Toscana. È inserito in un unico edificio multilivello. Comprende spazi per il basket e pallavolo (un campo), una pista al coperto per la corsa e due piscine (da 50 m e 25 m). Include anche un’area fitness e tribune con capienza pari a 1.000 persone che servono più strutture.
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Università Bocconi sempre più nel XXI secolo
Il grande ampliamento di Sanaa aggiunge un importante tassello alla realizzazione di un imponente progetto di sviluppo che sta portando all’Università Bocconi spazi per la didattica, servizio e l’ospitalità di livello sempre più internazionale. Da oltre venti anni un campus sempre più esteso sta infatti prendendo forma attorno alle storiche ed eterogenee sedi di via Sarfatti, via Bocconi e via Gobbi, occupate dall’ateneo a partire dal 1941.
Il nuovo millennio si apre con il completamento, nel 2001, dell’edificio in piazza Sraffa. Da allora il “Velodromo”, volume dalla pianta ellittica progettato da Ignazio Gardella, accoglie 30 nuove aule nei suoi quatto livelli fuori terra.
Il punto di eccellenza viene raggiunto nel 2008, quando viene completato il progetto affidato allo studio irlandese Grafton Architects. Yvonne Farrell e Shelley McNamara realizzano il grande e monumentale edificio su via Röntgen che l’anno successivo è tra i finalisti del più importante premio di architettura europeo, il Mies van der Rohe.
L’edificio Grafton è seguito dalle nuove residenze per studenti di viale Bligny che, completate nel 2016, anticipano lo studio giapponese.