Architettura

Toronto e l’obiettivo del quartiere più smart al mondo

La Toronto del futuro è di stampo Google con Sidewalk Lab: il nuovo Quayside di Toronto, un’area di 62 ettari lungo il waterfront cittadino
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Toronto e l’obiettivo del quartiere più smart al mondo
Creare a Toronto il quartiere più smart e innovativo del mondo, che promette di creare 93.000 nuovi posti di lavoro portando ogni anno nelle casse pubbliche 4,3 miliardi di dollari e un aumento del prodotto interno lordo di 14,2 miliardi di dollari. Questo è, in estrema sintesi, l’ambizioso piano di sviluppo elaborato da Sidewalk Labs (dipartimento di proprietà della holding Alphabet che controlla anche Google) che, partendo dalla costruzione del nuovo Quayside, prefigura la creazione di un Innovative Design and Economic Acceleration (IDEA) District su un’area di 62 ettari lungo il waterfront cittadino. La proposta risponde a una Call for Proposal che venne lanciata nel 2017 da Waterfront Toronto, società di scopo a cui è stata affidata la gestione della trasformazione. Dopo due anni di lavori, elaborazioni, confronti con le istituzioni e con i cittadini e quattro tavole rotonde pubbliche, a giugno è stato definito il Master Innovation and Development Plan. Presentato sia a Waterfront Toronto che alla Città di Toronto, attende un’approvazione che potrebbe arrivare entro la fine dell’anno, sebbene molti siano i dubbi e le polemiche.

Il dossier ‘Toronto tomorrow’

Il piano di trasformazione, per la cui elaborazione Sidewalk Labs si è avvalsa del supporto dei newyorchesi Beyer Blinder Belle e dello studio britannico di Thomas Heatherwick, è illustrato nell’ampio dossier “Toronto tomorrow. A new approach for inclusive growth”, che contiene le linee programmatiche della “città modello dell’era digitale” su cui la società sembra già pronta a investire 900 milioni di dollari. Il piano prevede la realizzazione di un Innovative Design and Economic Acceleration (IDEA) District che fissa il suo punto di partenza nella concretizzazione del progetto pilota di Quayside, per cui Sidewalk Labs si propone come real estate developer. Da qui, prefigura quindi un allargamento a un River District di 62 ettari che comprende 5 quartieri:
  • Villiers West, in cui non a caso Google ha intenzione di spostare la sua sede nazionale,
  • Villiers East,
  • Keating Channel,
  • McCleary e Polson Quay, corrispondenti a poco meno di un terzo della superficie di tutto il lungolago.

Il punto di partenza per Toronto

‘Toronto tomorrow’ prende le mosse da un lavoro preliminare mirato anche a capire come gli abitanti si immaginano il futuro della loro città. Le risposte indirizzano verso un luogo in cui le strade sono più sicure, l’aria è più pulita, ci sono molti marciapiedi su cui camminare, le persone danno più importanza alla conoscenza dei problemi del mondo che non di quelli del loro smartphone. I cittadini immaginano un posto accogliente e attrattivo per gli imprenditori e i creativi, gli artisti e gli operai, che “possa essere chiamato casa” da tutti coloro che desiderino farlo.

Il piano per Quayside

Da queste premesse, lo sviluppo dei 5 ettari di Quayside si impernia su azioni che vanno in molteplici direzioni. Mobilità. L’obiettivo è che il 73% degli spostamenti avvengano a piedi, in bicicletta o tramite una rete di trasporti pubblici ben integrata con quella cittadina, su strade con precedenza pedonale. Housing. Quayside deve offrire soluzioni abitative per tutte le disponibilità di spesa della popolazione, senza tralasciare le fasce più deboli. Per contrastare la progressiva debolezza del ceto medio, per cui sono previsti piani che favoriscono l’acquisto. Spazio pubblico. È ampio e progettati per essere utilizzati il tutto l’anno e avvicinare le persone all’acqua, vivacizzati da tutti i tipi di aree commerciali e comunitarie integrate dentro piazze e passeggiate pedonali sia ai piani terra degli edifici che isolate. Nuove costruzioni. Sono internamente flessibili e attente alle istanze della sostenibilità ambientale. Utilizzano processi industriali di costruzione prediligendo materiali naturali e locali come il legno, di cui l’Ontario è particolarmente ricco. Digital Innovation. Forse il punto più delicato controverso, prevede la totale infrastrutturazione di un quartiere completamente cablato. L’idea è di dotarlo di sensori e telecamere necessario alle attività di controllo. Ma che possono minacciare seriamente la privacy. Sostenibilità. Tutto il nuovo Quayside sarà un quartiere low-carbon e resiliente. Sarà alimentato da reti che forniscono energia pulita e da fonte innovabile per le sue necessità, che promuove il riciclo dei rifiuti e si dota di un efficiente sistema di smaltimento delle acque meteoriche. Servizi pubblici. Il quartiere sarà dotato di un community centre in cui sarà possibile organizzare attività che coinvolgano la popolazione. Spazi multiuso aperti agli abitanti distribuiti ai piani terra degli edifici, una scuola elementare con asilo nido e un centro di quartiere in cui potere gestire le problematiche sanitarie.

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Un progetto controverso

Molte, e provenienti da più parti, sono però le perplessità sui principi guida e sulle modalità di realizzazione di un simile piano. La prima riguarda la (non banale) gestione dei milioni di dati che ogni giorno sensori e telecamere potrebbero mettere nelle mani di una multinazionale che ha costruito il suo modello di business proprio sulla gestione non sempre trasparente dei dati dei suoi utenti. In sintesi la partita tra Waterftont Toronto, Sidewalk Labs, le autorità governative e la cittadinanza è ancora aperta e si potrebbe chiudere entro l’anno. L’opposizione proviene da associazioni e movimenti che hanno lanciato petizioni come #BlockSidewalk, che da tempo chiede che il progetto venga messo da parte. Mentre la Canadian Civil Liberties Association, l’ha portato in tribunale, con l’accusa di violare la privacy.
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