Architettura

Torino Esposizioni, il futuro si avvicina: avviato il cantiere

Entro il 2026 il cantiere darà alla città un polo culturale con un rinnovato Teatro Nuovo, riqualificati Parco del Valentino, sponde del fiume Po e Borgo Medievale
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Torino Esposizioni, il futuro si avvicina: avviato il cantiere
A Torino si avvicina il futuro, finalmente concreto, di Torino Esposizioni. È stato avviato il cantiere che entro il 2026 darà alla città la nuova, e lungamente attesa, Biblioteca Civica cittadina nel padiglione B del grande complesso costruito per fasi a partire dalla metà degli anni trenta del Novecento. È il primo passo per la realizzazione di un importante progetto destinato a dare un nuovo senso a un complesso dall’indiscusso valore architettonico, dal destino rimasto sospeso per troppo tempo. Torino Esposizioni, complesso di proprietà pubblica, diventerà un hub culturale dalle molte funzioni, legato alla città e ad alcuni dei suoi attori più importanti. Ospiterà, chiudendo una vicenda rimasta a lungo insoluta, la nuova Biblioteca Civica della città, dalla storia tormentata, e un Teatro Nuovo rinnovato, realizzati grazie a residui fondi olimpici e nuovi provenienti dal PNRR. A questi il Politecnico affiancherà il nuovo Campus dell’Architettura connesso al vicinissimo Castello del Valentino, storica e aulica sede dell’insegnamento dell’architettura.

Torino Esposizioni: una lunga storia difficile

Ai margini del grande parco del Valentino, Torino Esposizioni è un complesso esteso dalla storia tanto gloriosa quanto difficile, avviata a fine anni trenta del Novecento con Ettore Sottsass senior. Al suo progetto di un Palazzo della Moda per l’Ente Nazionale della Moda, rimasto incompiuto, si devono l’attuale padiglione 1 e il Teatro Nuovo. Il dopoguerra porta la Fiat e Pier Luigi Nervi, che progetta e realizza con la sua impresa le parti più iconiche per l’esposizione delle automobili: i padiglioni 2 e 3, utilizzati con questa funzione fino alla metà degli anni ottanta. Nella carriera dell’ingegnere si tratta di un progetto nodale in cui sperimenta per la prima volta ciò che diventerà il “sistema Nervi”, famoso e celebrato in tutto il mondo. Persa la funzione fieristica in favore del non lontano Lingotto, il complesso di Torino Esposizioni diventa sede per mostre ed eventi temporanei, senza tuttavia mai trovare un utilizzo definitivo. Nel 2006 è una delle location delle Olimpiadi invernali ospitate dalla città, per le quali viene rifunzionalizzato e adeguato. I Giochi consentono negli anni successivi di recuperare un ‘tesoretto’ che, nelle mai della Società di Committenza Regionale SCR, ha permesso la prosecuzione del suo lento iter di trasformazione. Nel 2017 il raggruppamento guidato da ICIS con, tra gli altri, Rafael Moneo e Isolarchitetti, vince il concorso internazionale che, bandito da SCR, porta al primo Studio per il recupero e riuso del Comprensorio di Torino Esposizioni. Il 2019 è l’anno della Getty Foundation di Los Angeles e l’edificio riceve un grant di 200.000 dollari all’interno del programma Keeping It Modern. Un gruppo multidisciplinare guidato dal Politecnico di Torino e comprendente, fra gli altri, l’Università Iuav di Venezia, la University of Miami e Buzzi-Unicem è incaricato di redigere le linee guida per la sua conservazione.

2021: i Grandi Attrattori culturali, il progetto e l’avvio del cantiere

Il 2021 è l’anno decisivo, a valle della pandemia e grazie anche al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il progetto “Torino, il suo parco e il suo fiume: memoria e futuro” è destinatario di 100 milioni di euro, inserito tra i 14 interventi strategici a livello nazionale del Piano per i Grandi attrattori culturali supportati da Recovery EU. Vincolo da rispettare pena la perdita del contributo, il completamento dei lavori entro il 2026. La gara per il Progetto di fattibilità tecnico economica, che dà alla nuova biblioteca e il Teatro Nuovo un ruolo centrale, viene aggiudicata a metà 2022 alla rtp guidata da ICIS con Moneo, Isolarchitetti, Onleco, MCM Ingegneria e Giovanni Battista Quirico. A questa segue l’affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva, tra gli ultimi passi prima dell’avvio del cantiere, all’impresa barese Cobar spa con gli studi ABDR Architetti Associati e MJW Structures e Manens Tifs.

Come sarà la nuova biblioteca civica

La nuova biblioteca civica è il punto di partenza dei lavori, con un cantiere che ha quasi completato lo strip out, che ha riportato all’origine l’architettura del padiglione 2, e la bonifica dell’amianto. Il progetto, ispirato alla Biblioteca Centrale di Helsinki Oodi di ALA Architects, prevede il ridisegno dell’enorme spazio coperto dalla volta a botte nerviana, il cui piano sarà abbassato di 6 metri. Sarà distribuita su tre livelli per 17.000 mq di superficie che consentiranno di ospitare quasi 680.000 volumi. Sale di lettura e consultazione, spazi per la fruizione fisica e digitale, saranno affiancati da postazioni per lo studio e aree ricreative per oltre 760 postazioni. Completano il programma funzionale una caffetteria aperta al pubblico, un bookshop e un auditorium mentre un grande giardino d’inverno porterà i benefici del contatto con la natura nei suoi 2.400 mq. Il rinnovato Teatro Nuovo sarà invece un hub dedicato al mondo del teatro e delle arti performative, a servizio del comparto metropolitano dello spettacolo dal vivo.

Torino Esposizioni: progetto di riqualificazione che si allarga a tutto il parco

Il progetto “Torino, il suo parco e il suo fiume: memoria e futuro” vede la centralità dell’ex complesso espositivo ma non si limita a lui, allargando la sua azione a un intorno di alto pregio che da tempo richiede riqualificazione e valorizzazione. Ne fa parte il Parco del Valentino, il più grande e storico polmone verde del centro città, e il risanamento delle sponde del fiume Po, per cui si prevede anche l’attesa riattivazione della navigazione turistica sospesa in seguito all’ultima grande alluvione e mai ripartita. Include anche un importante intervento di recupero sull’adiacente Borgo Medievale, padiglione espositivo ottocentesco di Alfredo D’Andrade divento tra i simboli più visitati del Parco.

Il Campus dell’Architettura e del Design del Politecnico

In parallelo al procedere dell’iter di biblioteca e Teatro, si muove il tavolo con il Politecnico, importante player dello sviluppo cittadino. La Città e l’ateneo firmano un protocollo d’intesa per la realizzazione all’interno del complesso del nuovo Campus dell’Architettura e del Design. L’accordo, deliberato a inizio 2022, prevede la concessione all’ateneo dei padiglioni 1, 3A e 3B. Il progetto strategico prefigura la sistematizzazione di tutto il settore Architettura torinese nell’area del Parco del Valentino, integrando le funzioni dello storico Castello con quanto previsto in realizzazione nel complesso rinnovato di Torino Esposizioni: nuove aule per la didattica e spazi per lo studio e il relax degli studenti e la previsione di un nuovo laboratorio modelli.

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