Gli
Stati Generali dell’Economia voluti dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte si sono tenuti e conclusi a Roma, a Villa Pamphilj. Tra esperti di vari settori ed esponenti del mondo culturale erano presenti anche due architetti:
Massimiliano Fuksas e
Stefano Boeri.
I due progettisti, già molto noti e mediatici,
sono stati particolarmente sotto i riflettori anche nel periodo di lockdown. Tra ripensamenti dell’architettura delle case e riscoperta della vita rurale, entrambi hanno contribuito a dare linfa a un nuovo ‘attivismo’ degli architetti. Hanno proposto visioni del mondo post-Coronavirus, da soli o all’interno di think tank multidisciplinari, attraverso dirette social e media più tradizionali. Fuksas ha anche inviato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella una serie di linee guida per la vita durante la pandemia. Sono state elaborate insieme a Studio Archea e a consulenti esperti di medicina e tecnologia.
Il
presidente della Triennale di Milano Stefano Boeri al termine del fine settimana romano ha riassunto in cinque punti una strategia per capitalizzare la crisi e renderla opportunità per il paese.
La forestazione urbana
Il primo punto è il più famoso del ‘cavalli di battaglia’ dell’architetto milanese progettista del pluripremiato Bosco Verticale. Evoluzione di un modello ormai esportato in tutto il mondo,
prefigura città demineralizzate fatte di edifici con tetti e facciate verdi, corridoi vegetali e biodiversità. Il primo passo, a costo quasi zero e immediatamente applicabile, è la moltiplicazione degli alberi dentro le città.
La scuola ‘come hub di comunità’
Il
tema della scuola è oggi centrale ma non è mai stato al centro dei dibattiti né ha portato allo sviluppo di programmi politici seri e strutturati. Lo stato in cui versa il settore post pandemia ne è lo specchio e chiara conseguenza, a tutti i livelli. Le
scuole devono recuperare il loro ruolo e trasformarsi in
luoghi aperti e centri in cui costruire comunità.
Il suggerimento
segue la strada già intrapresa da progetti seminali e ancora troppo poco seguiti che hanno portato la trasformazione di complessi cercando di impostare modelli ripetibili. Il primo, e l’esempio per ora più riconosiuto e di successo, è il
concorso Torino fa scuola promosso nel capoluogo sabaudo da Fondazione Agnelli e Compagnia di San Paolo.
L’
intervento sulla scuola è centrale anche per il Cnappc, che la
eleva a stimolo tra i più importanti per la realizzazione di un futuro sostenibile costruito attorno alle persone.
Rilancio dei borghi storici
Le città, soprattutto quelle di grandi dimensioni, durante la pandemia hanno mostrato
grandi punti di debolezza che hanno portato molti a guadare verso dimensioni più ridotte e ambiti extraurbani. Proseguendo sulla scia tracciata da
Mario Cucinella nel suo “Arcipelago Italia” alla Biennale di Architettura di Venezia 2018,
anche Boeri guarda alle migliaia di borghi semi-abbandonati del paese. E suggerisce di iniziare a
lavorare a un piano nazionale per la loro rivitalizzazione.
Sostituzione edilizia
Il
‘costruire nel costruito’ fa parte da molti anni del vocabolario e dei temi di discussione principali del mondo architettonico. La rigenerazione urbana, la sostituzione del vecchio patrimonio con nuovi interventi energeticamente efficienti e la riduzione del consumo di suolo si rafforzano nel mondo post-pandemico. Secondo Boeri è necessario un rilancio sostenibile del settore delle costruzioni, come già del resto
richiesto da molto tempo da molte parti e da tutte le associazioni di categoria del mondo edilizio.
Spettacoli dal vivo
Il tema è atipico per gli architetti. È tuttavia vicino al presidente di una delle istituzioni culturali più importanti del paese che ha recentemente riaperto le sue porte anche con un ricco programma estivo. “Triennale Estate” offre quasi 4 mesi di incontri, proiezioni, eventi live, cabaret, festival e attività per bambini e ragazzi. Il suggerimento è quello di ispirarsi al modello del Live Music Act britannico per aiutare associazioni e imprese culturali a fare spettacoli per meno di 200 persone attraverso l’eliminazione di licenze e burocrazia.
Stefano Boeri pioniere della biodiversità per USGBC
Anche durante il lockdown
Stefano Boeri è stato uno degli architetti mediaticamente più attivi, rafforzando il ruolo che si è cucito negli ultimi anni. L’invito a Roma conferma il successo di una studiata
strategia di costruzione di identità professionale che gli ha portato anche un altro importante riconoscimento.
Lo USGBC, il Green Building Council degli Stati Uniti, ha conferito il
certificato di Professional Leadership a Stefano Boeri e a tutto Stefano Boeri Architetti. L’architetto milanese è così diventato anche ‘pioniere della biodiversità “
per l’impegno profuso nella trasformazione dell’architettura come sfera della vita grazie ad un design attento alla biodiversità naturale e per la visione e i progetti di una città futura sostenibile e accessibile a tutti”.