Architettura

Una sede unica in vetro e travertino per l’Istat a Roma

Il complesso porterà la firma di Abdr, Studio Valle, Proger e Manens-Tifs e sorgerà nell’area di Pietralata. Il concorso dovrebbe chiudere un lungo processo che raccoglierà il personale e le funzioni delle attuali otto sedi
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Una sede unica in vetro e travertino per l’Istat a Roma
Il gruppo guidato dallo studio romano Abdr Architetti Associati (Maria Laura Arlotti, Michele Beccu, Paolo Desideri, Filippo Raimondo), comprendente Studio Valle (progettista con Philippe Samyn e Buro Happold di Palazzo Europa a Bruxelles), Proger e Manens-Tifs, ha vinto uno dei più importanti concorsi di progettazione banditi a Roma negli anni più recenti, imponendosi fra 18 partecipazioni: la competizione porterà alla realizzazione della nuova sede unica dell’Istituto Nazionale di Statistica a Pietralata.

Il lungo processo

La conclusione della procedura segna un passo avanti, si spera definitivo, in una vicenda che affonda le sue radici tra la fine degli anni novanta e l’inizio dei duemila, quando l’Istituto avvia un processo di razionalizzazione per ridurre i costi di gestione di otto sedi disperse sul territorio cittadino (due di proprietà, cinque in locazione e una ad uso governativo). Nel 2000 l’Istat firma un protocollo di intesa con il Comune di Roma che individua un’area nel Sistema Direzionale Orientale (SDO) di Pietralata. Qui nel 2007 acquisisce un terreno di 15.880 mq su cui è possibile realizzare 192.000 mc e bandisce un primo concorso vinto da Mario Cucinella Architects per una proposta che non venne mai realizzata. Nonostante il tentativo di una seconda procedura in occasione del centocinquantenario dell’Unità d’Italia, il processo rimane ancora infruttuoso al 2015, quando la Presidenza del Consiglio dei Ministri promuove la manifestazione di interesse al finanziamento di operazioni immobiliari da inserire nel piano triennale di investimento dell’Istituto Nazionale Infortuni sul Lavoro, che decide di finanziare per intero il costo di realizzazione della sede unica dell’Istat, pari a 125 milioni di euro. Parallelamente, l’Istituto rivede e approva un nuovo complesso programma di razionalizzazione incentrato sulla realizzazione di una nuova sede centrale in cui lavorerà tutto il personale attualmente operativo in tutte le sedi romane. L’ultimo concorso di progettazione viene bandito dal MIT – Provveditorato Interregionale per le opere pubbliche per il Lazio, l’Abruzzo e la Sardegna: è una procedura aperta e a fase unica il cui vincitore sarà l’affidatario dello sviluppo del progetto di fattibilità economica e tecnica a cui spetterà anche un compenso complessivo di 827.500 euro.

Il progetto vincitore: il contesto e l’architettura

La nuova sede unica dell’Istat sorgerà in un’area che, come Polo direzionale di Pietralata, avrebbe dovuto diventare una cittadella pubblica di nuova costruzione che negli anni è stata man mano ridimensionata. Originariamente avrebbe dovuto comprendere, oltre all’Istituto di Statistica, i nuovi spazi dell’Università La Sapienza (i cui lavori dovrebbero partire a breve) e le sedi del Ministero dell’Ambiente e della Provincia di Roma (che invece non verranno mai realizzate) con residenze e terziario. Ben collegata con la città, Pietralata si trova a circa 1 km dalla stazione Tiburtina (il cui progetto si deve proprio allo studio Abdr) ed è servita dalla metropolitana. Il progetto, che ipotizza il suo inserimento e i suoi spazi pubblici in un contesto urbano che deve ancora prendere forma, realizza i 48.000 mq richiesti collocando le funzioni indicate dal bando all’interno di un volume di otto piani che si imposta su una pianta a L che si sviluppa in altezza a partire da un basamento continuo. È contenuto dentro un involucro che verso l’esterno si riveste di sfaccettati pannelli di travertino e verso l’interno si apre diventando completamente trasparente.

Le funzioni

L’interno è destinato agli uffici per 2.000 dipendenti e 100 collaboratori esterni, un centro congressi da 600 posti affiancato da due aule da 100 posti, aree per la formazione e spazi a servizio del personale: una mensa con le aree ristoro, una palestra e un asilo nido. La biblioteca e gli archivi sono uno dei punti nodali della nuova sede unica Istat, che nasce per razionalizzare modalità e organizzazione del lavoro e costi di gestione della struttura, attraverso un edificio moderno e attento alla gestione dell’energia, ma anche per la custodia centralizzata di dati, materiali e digitali, fondamentali per l’attività dell’Istituto. Mentre gli archivi dovranno essere gestiti in modo unitario e informatizzato, con 2.500 metri lineari destinati a un archivio cartaceo che deve essere espandibile del 50%, la biblioteca nasce per mettere a disposizione in un unico luogo il patrimonio di 600.000 volumi.

Il verde

Il ruolo del paesaggio e la presenza del verde, indispensabile come “valore aggiunto teso alla realizzazione alla realizzazione di spazi a misura d’uomo”, sono elementi ritenuti fondamentali fin dal contenuto di un bando che chiedeva di prevedere significative superfici da destinare a verde attrezzato (almeno 5.000 mq), a livello del terreno ma anche in verticale, a cui la proposta progettuale risponde creando un bosco pensile destinato ai dipendenti a quota 9 metri, che terrazza il basamento su cui il complesso si imposta e si affaccia su una piazza pubblica disegnata a livello del terreno con le sue ulteriori aree verdi.

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