Architettura

Reinventing cities: verso una Milano sempre più sostenibile

Il capoluogo lombardo protagonista di Reinventing Cities, è pronto a realizzare quattro aree a zero emissioni, nel solco della sostenibilità ambientale
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Reinventing cities: verso una Milano sempre più sostenibile
Concluso il concorso Reinventing Cities, bando a scala mondiale promosso da C40 Cities Climate Leadrship Group. Ha coinvolto 14 città sparse per 31 siti da reinventare in modo sostenibile. E Milano conferma ancora una volta la sua leadership. In particolare nella programmazione di un futuro che sarà sempre più a zero emissioni e rispettoso dell’ambiente. Quattro le proposte vincitrici per le cinque aree da ridisegnare (l’area Mercato di Gorla non è stata assegnata per la mancanza di offerte economiche):
  • Coinventing Doria di Rete fra Imprese B smart;
  • Vitae di Covivio con lo studio Carlo Ratti associati, Habitech, Fondazione Politecnico di Milano e IFOM (via Serio);
  • Teatro delle Terme dell’omonima ATI (Scuderie de Montel);
  • L’innesto di Investire sgr con Barreca & La Varra, Arup Italia (scalo Greco-Breda).

Il network C40

Presieduto dal sindaco di Parigi Anne Hidalgo, C40 Cities Climate Leadrship Group raccoglie 94 fra le città più grandi al mondo attive nel raggiungimento degli obiettivi di azione sul clima votati nel 2015 alla Conferenza di Parigi (COP21). Limitare l’aumento della temperatura media mondiale rispetto ai livelli preindustriali a 1,5° C. Fare in modo che le emissioni globali raggiungano il livello massimo al più presto possibile (con i tempi più lunghi per i paesi in via di sviluppo) e poi procedere a rapide riduzioni. L’accordo porta la firma dei governi che avevano anche preso l’impegno a riunirsi ogni 5 anni per revisioni e aggiustamenti della traiettoria indicata. Riconosce anche l’importante ruolo strategico delle città, delle regioni e degli enti locali. Sono invitati, ognuno per il suo ruolo, a intensificare gli sforzi per ridurre le emissioni, promuovere la cooperazione e costruire resilienza per ridurre la vulnerabilità agli effetti dei cambiamenti climatici.

Da Reinventer Paris a Reinventing Cities

Il bando, in due fasi, è promosso nel 2017 da C40 con il contributo di Climate KIC, Knowledge and Innovation Community sostenuta dallo European Institute of Innovation and Technology. Partecipa anche la società cinese di bike sharing Ofo e ha coinvolto 14 città. Oltre a Milano figurano anche Auckland, Chicago, Houston, Madrid, Montréal, Oslo, Parigi, Portland, Reykjavík, Rio de Janeiro, Salvador, San Francisco e Vancouver. Il modello di riferimento si basa su Reinventer Paris, concorso con cui la capitale francese ha avviato la rivitalizzazione di 22 aree cittadine. Ben 31 i siti individuati sottoutilizzati nel mondo. Tutti da ricostruire in modo innovativo, con l’obiettivo di avviare una rigenerazione urbana resiliente e a zero emissioni. Apartire dagli edifici, responsabili della produzione di più del 50% delle emissioni totali urbane. L’intervento su ogni sito è valutato sulla base di elaborati. Nella seconda fase è stato previsto un progetto dettagliato corredato da un’offerta finanziaria per l’acquisto o la locazione e una valutazione del carbon footprint complessivo.

I vincitori di Milano Reinventing Cities

Reinventing Cities è un altro tassello di quella multiforme capacità di Milano di ridefinire i suoi spazi. Ecco quali sono stati i progetti vincitori.

L’innesto a Milano

L’innesto di Barreca & La Varra con Investire sgr e Arup Italia ha proposto, con un’offerta economica di oltre 4,8 milioni di euro, un nuovo quartiere di social housing, studentati e servizi (coworking, attività commerciali, supermercato sostenibile) a zero emissioni. Questo sui 73.000 mq dello scalo Greco di Ferrovie dello Stato, parte degli scali dismessi da tempo al centro dell’attenzione. Il 72% delle aree è previsto per verde, percorsi per la mobilità ciclopedonale (con ridotta penetrazione delle autovetture) e aree pubbliche attrezzate. Questo in un quartiere dove, anche attraverso un’app a disposizione di residenti, si punta all’inclusione e alla (ri)connessione del tessuto urbano. In rispetto del contenuto dell’Accordo di Programma stipulato per la riqualificazione.

Teatro delle terme per Reinventing Cities

Le scuderie de Montel di San Siro, con al centro la loro palazzina liberty, rivivranno con il progetto Teatro delle terme dell’omonima associazione temporanea di imprese. Con un’offerta economica di 1,2 milioni di euro Giancarlo Marzorati (capogruppo) e lo studio J+S dell’architetto Federico Pella interverranno su un edificio storico aggiungendo un piano, riqualificandolo energeticamente e trasformandolo nelle nuove terme di Milano. Il piccolo complesso sarà introdotto da un’area a verde a uso pubblico di 1.700 mq e dotato di una nuova area di servizio per gli impianti. Ci saranno nuove postazioni di bike sharing, una stazione di car sharing elettrico, colonnine di ricarica per auto elettriche e una casa dell’acqua.

Rivoluzione a Ripamonti-via Serio

Un’area di circa 5.000 mq lungo via Serio, nel quartiere che già ospita la Fondazione Prada, sarà invece rigenerata da Vitae, progetto presentato da Covivio (ex Beni Stabili) insieme a CRA-Carlo Ratti Associati e Habitech, Fondazione Politecnico di Milano e IFOM per la creazione di luogo dedicato alla ricerca scientifica in campo oncologico. L’offerta vincitrice è da cinque milioni di euro. Verranno realizzati un nuovo edificio e una piazza ad uso pubblico, caratterizzati da sostenibilità e presenza di verde. Alto sette piani fuori terra, il nuovo volume sarà percorso da una spirale verde di 150 m e ospiterà un ristorante con cucina a km zero e serra idroponica al piano terra, uffici ai primi piani. L’espansione del centro d’eccellenza per la ricerca oncologica occuperà il quarto e quinto piano, che saranno anche in categoria NZEB con struttura portante in legno. Mentre il sesto e il settimo piano dell’edificio saranno destinati a foresteria per i ricercatori, con l’ottavo che diventa punto di arrivo della promenade verde coltivato a vite ed erbe aromatiche.

Coinventing Doria

Un ostello sarà infine realizzato con un’offerta di poco più di 1 milione di euro lungo via Doria da Coinventing Doria. Il progetto, presentato da Rete fra Imprese B smart (Teicos UE + Future Energy + Deleo + Energa), trasformerà un parcheggio pubblico a pagamento. Ne verrà fuori un edificio a nove piani fuori terra con tetto verde e affaccio su una nuova piazza con 280 posti letto, bar aperto all’esterno e un ultimo piano ad edilizia libera. Efficiente dal punto di vista energetico e ambientale per l’ampio utilizzo di materiali naturali, presenza del verde, prevede anche un intervento ‘allargato’ a modifica della viabilità del tratto di strada compreso tra viale Brianza e via Giovanni da Palestrina. I veicoli viaggeranno in corsia unica davanti a un nuovo nodo di interscambio tra trasporto pubblico, privato, mobilità elettrica e condivisa.

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