Progettazione piscine: come scegliere rivestimenti e finiture

Le finiture e le pavimentazioni delle piscine si presentano in un’ampia gamma di rivestimenti e caratterizzano in modo deciso l’effetto finale della piscina stessa.

Per quanto riguarda le finiture, il tipo di rivestimento della vasca cambia a seconda della struttura: solo le vasche in cemento armato possono prevedere un rivestimento ceramico o a mosaico vetroso. Per le altre vasche (metallo o vetroresina) si utilizzano esclusivamente rivestimenti in PVC o apposite vernici.

La pavimentazione del solarium è un elemento che connota nettamente lo spazio, attraverso l’aspetto e le sue caratteristiche tecniche.
Nelle aree attorno alla piscina occorre prevedere una pavimentazione antiscivolo, per evitare la pericolosità delle superfici bagnate. Tale zona pavimentata deve avere una larghezza di almeno 150 centimetri. Il materiale prescelto dovrà inoltre resistere agli agenti atmosferici.

Tra i trattamenti superficiali sono adatte le finiture che rendono la superficie ruvida, come lo spacco naturale, il piano sega, l’acidatura ecc.

Le pavimentazioni a mosaici di tessere di pietra, ceramica o vetro creano soluzioni dal grande valore decorativo costituendo la finitura classica per le piscine in cemento armato.

La soluzione con pavimento di gomma e resina offre invece un’elevata resistenza e durata con un’ampia gradazione di colori.

Fra le pietre naturali, le più indicate per un utilizzo in esterno sono i sassi e i graniti, materiali estremamente durevoli e resistenti. Tra queste tipologie si possono scegliere differenti materiali: tra i sassi si ricordano le beole, i quarzi, la pietra d’Istria e il travertino, mentre tra i graniti vengono compresi quelli sardi bianco e rosa, il rosa Baveno e la sienite di Biella.