Il nuovo ponte per Genova: il progetto di Renzo Piano

“Mille anni? No, ne durerà duemila. Dovrà ricucire una città divisa e conservare perenne memoria delle vittime. Un omaggio alla città che amo” – così esordisce l’architetto Renzo Piano nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera in merito al nuovo ponte sul Polcevera.
La ricostruzione del ponte è destinata a diventare il simbolo della rinascita di una grande città come Genova, ma anche il simbolo di una nuova fase di sviluppo del paese, mostrando che anche in Italia è possibile fare infrastrutture in breve tempo, dalla fase di identificazione delle necessità alla fase di execution. Il progetto di Genova rappresenta un modello di collaborazione tra grandi aziende complementari tra loro, che permette di mettere a disposizione della città e del paese un know how unico di grandi aziende italiane.
La ricostruzione del Ponte sul fiume Polcevera a Genova sarà realizzata dalla neocostituita società PERGENOVA, sulla base del progetto di Renzo Piano, che prevede il completamento dell’opera in 12 mesi, dal momento in cui l’area viene resa disponibile, dopo il completamento delle attività di demolizione.
A supporto di quanto affermato vi è il decreto n. 19 del 18 dicembre 2018 da cui si evince un cronoprogamma di massima e la tecnologia costruttiva del nuovo ponte.
Chi sono gli operatori economici vincitori?
- SALINI-IMPREGILO S.p.A.: “12 mesi per far ripartire Genova. Questo il sogno che ci accingiamo a regalare subito prima di Natale ai genovesi, per far ripartire la città in tempi rapidi, dando un segnale forte a tutto il paese, perché la ripresa economica e l’occupazione possono ripartire dalle grandi opere” è quanto afferma Pietro Salini, Amministratore Delegato di Salini Impregilo, dopo aver accolto la notizia dell’assegnazione del progetto annunciata dal Commissario Straordinario per la ricostruzione Marco Bucci.
- Fincantieri S.pA. “Fin dal primo momento Fincantieri si è resa disponibile, lo dovevamo a Genova e alla Liguria”, ha commentato l’Amministratore Delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono;
- Italferri S.p.A.
E’ individuato come Responsabile del Procedimento l’Ing. Maurizio Michelini, presisdente dell’Ordine degli Ingegneri di Genova, componente della Struttura Commissariale, delegandolo, con il supporto dell’aerea tecnica ed amministrativa della Struttura Commissariale e del Rina Consulting S.p.A., nella sua qualità di Project & Construction Manager e Quality Insurance dell’opera, alla predisposizione e consegna dell’area di cantiere e relativo verbale, nonché all’avvio dell’attività propedeutica di elaborazione dello schema contrattuale
Importo dei lavori di ricostruzione
I costi complessivi a corpo sono pari ad Euro 202.000.000 (duecentodue milioni) al netto dell’IVA.
Cronoprogramma dei lavori
17 dicembre 2018 | La Procura della Repubblica del Tribunale di Genova ha emanato il decreto di rigetto dell’istanza di dissequestro presentata in data 12 dicembre 2018 dal Commissario Straordinario, autorizzando l’accesso al solo moncone di viadotto lato Savona al fine di procedere alla demolizione dello stesso con modalità tali da preservare le esigenze probatorie connesse alle indagini penali conseguenti al crollo del ponte Morandi |
dicembre 2018 | Attività propedeutiche di indagine, progettazione, bonifica bellica, aree e piste di cantiere e risoluzione delle interferenze |
01 febbraio 2019 | Inizio opere di risoluzione delle interferenze e di spostamento dei sotto servizi |
dicembre 2019 | Completamento dell’impalcato in quota |
Motivazioni della scelta del progetto di Renzo Piano
Come si legge dal decreto n. 19 del 18 dicembre 2018 del Commissario per la ricostruzione, i punti di forza del progetto di Renzo Piano sono stati:
- estetica e progettualità derivate dalla storia – immagine di Genova, città di mare, in ragione della forma delle pile e dell’impalcato, che rispettivamente richiamano la prua e la sezione di una nave;
- ponte appoggiato su pile, nel rispetto della sensazione di avversione psicologica maturata in città dopo il crollo del “ponte Morandi” nei confronti di altre tipologie di ponti con parti sospese o strallate.
La tecnologia costruttiva scelta: struttura mista acciaio calcestruzzo
La nuova infrastruttura avrà un impalcato metallico con pile in cemento armato, che consentono di coniugare l’alta qualità dei materiali con la necessaria durabilità dell’infrastruttura.
In particolare, si legge dal comunicato diramato da Salini SpA che:
- impalcato in acciaio, con una travata continua di lunghezza totale pari a 1100 m;
- 20 campate;
- 19 pile in cemento armato di sezione ellittica posizionate con un passo costante di 50 metri, ad eccezione della campata sul torrente Polcevera e di quella sulle linee ferroviarie, dove l’interasse passa da 50 a 100 metri.
Tale soluzione ha consentito l’ottimizzazione delle strutture e delle fondazioni, limitando le dimensioni delle stesse, in un contesto fortemente urbanizzato ed antropizzato.
Le caratteristiche che hanno convinto la commissione, si legge dal decreto, sono le seguenti:
- modalità esecutive di particolare agevolezza connesse alla scelta di realizzare le pile in cemento armato, pur mantenendo le caratteristiche architettoniche di pregio;
- conseguente riduzione dei tempi di realizzazione dell’opera in prospettiva del recupero della competitività del sistema economico locale e nazionale;
- dimensione economica favorevole;
- riduzione delle interferenze con le infrastrutture e i sotto servizi presenti grazie alla manifestata disponibilità ad una nuova calibrazione del tracciato e delle pile, in coordinamento con i lavori di demolizione;
- dimensione ed affidabilità delle aziende coinvolte;
Per realizzare le strutture in acciaio saranno utilizzati il cantiere di Genova – Sestri Ponente, lo stabilimento di Valeggio sul Mincio (Verona) e, se necessario, altri stabilimenti del gruppo Fincantieri in Italia.
La produzione dell’impalcato metallico sarà realizzata in macro elementi strutturali che verranno trasportati a piè d’opera, assemblati e saldati, completando a terra le lavorazioni di ogni singola campata. In questo modo gli interventi in quota saranno ridotti al minimo.
Il sollevamento invece verrà effettuato utilizzando prevalentemente speciali apparati, denominati “strand jacks”, che permetteranno di allineare l’impalcato all’elemento principale in acciaio collocato preventivamente in sommità alle pile, con l’utilizzo di autogru.
In collaborazione con Cetena, la società di ricerca del gruppo Fincantieri basata a Genova, verrà fornito e installato anche un sistema integrato di monitoraggio, controllo e ispezione del ponte.